domenica 27 dicembre 2009

IL DECESPUGLIATORE


il mio decespugliatore è una belva...ed io quando lo indosso divento un guerriero stellare....per combattere occorre un'armatura appropriata....mi metto un mantello, dei guanti magici, una super maschera e lui è la mia alabarda spaziale...la vestizione è sacra e meticolosa perchè è lì che si trova la concentrazione ed il favore degli dei....uno sguardo verso il cielo e tutto d'un fiato si tira la cordicella di attivazione....lui tossisce forte e non si accende, forse perchè un po' se la tira e vuole il giusto corteggiamento...dopo altre tre volte parte e subito fa un rumore assordante di tuono e fa tremare tutto quanto.....se domato taglia che è un piacere....e chi ce l'ha in mano può fare lo sborone e lo smargiasso tirando la levetta dell'acceleratore a manetta, anche se non ce ne sarebbe bisogno...ma l'uomo è uomo e ci sono delle leggi della tribù da rispettare...le stesse emozioni che da piccolo provavo a far sgasare il motorino davanti al gruppetto di amici...chi me lo ha venduto mi disse -arriverai ad odiarlo-....all'inizio non era così perchè mi divertivo molto a pelare le piane tempestate da arbusti e rovi....sù e giù per le balze scoscese ed irregolari con il decespugliatore sulle spalle era uno spasso.....poi, dentro me, mi pensavo tipo un super eroe che sconfiggeva mostri di ogni tipo con una super arma....ed al crepuscolo, sfinito e soddisfatto, contemplavo il buon lavoro fatto a petto nudo....col passare del tempo i mostri sono aumentati ed il mio entusiasmo esponenzialmente diminuito....la mano che mi continua a vibrare la sera dopo 3-4 ore di decespugliatore non mi fa più tanto fico....le orecchie ovattate, la schiena a pezzi e le braccia graffiate, di cui prima andavo fiero sono ora stigmate di cui farei volentieri a meno....non mi fermo più tanto a fantasticare e giocare con la natura, ma inizio a prenderla a maleparole....non mi importa più di ammirare quanto fatto perchè mi preoccupa quello che manca...e mentre sono lì, sommerso dal suono assordante della belva, penso a dove sarei potuto essere invece che qui....e poi la selva maledetta ricresce sempre più alta e cattiva....e allora si rastrella, si accumula e si brucia....poi prendi, metti, parti, ritorna, risistema....tante volte così... e non si finisce più....e anche lui, il decespugliatore, inizia a portare addosso i segni della battaglia: graffi, fumo più nero, filtri da cambiare, giunzioni da ungere....pure la belva è stanca.....vecchia carogna, ruggisce ma non ne può più....
l'idea che anche lui pata e sia meno luccicante di pimaconfesso che mi piace e mi fa sentire immediatamente vicino a lui...tutti e due malconci ma quadrati e tenaci....non molliamo e insieme contuiniamo...sì, insieme ce la possiamo fare....la natura è lì che ci aspetta per essere messa a bada...e noi la rimettermo a cuccia....già mi girano a pensarla che furoreggia beata sulle piane....pensa di farcela sotto i baffi la spudorata...no, no cara mia...non è finita e ci rivedremo presto....io amo il mio decespugliatore
m. e dece

sabato 28 novembre 2009

IL MANDARINO

quando la campanella suona lui è tra i primi ad uscire, mentre io resto a scuola a riordinare le mie cose e le idee...lui è un ragazzo silenzioso e riservato, ma con gli occhi che lasciano il segno...quando lo guardo bene mi accorgo che è ancora un bambino...anche se ha già imparato a cucirsi addosso quella scorza di "finto duro", talvolta tipica dell'adolescenza....fa qualche cenno col capo ad alcuni compagni che incrocia e si mette a sedere sulle scale....all'inizio tra la ridda di scolari che vanno, la sua sagoma si confonde e si disperde..poi con il diradarsi della folla si staglia nitidamente tra il bianco sgargiante degli scalini.....fino a quando non rimane l'unica persona nel raggio di 100 metri...dove qualche minuto prima c'era un campo di battaglia assordante, ora c'è il silenzio e solo lui....ed aspetta per un bel po' da solo, vicino alla colonna....poi non so, immagino lo vengano a prendere o forse si dissolve per magia ad un ora stabilita e ricompare l'indomani alle otto, pronto per la scuola...questo non lo so...
lui non ha mai voglia di parlare tanto, ma però ti ascolta e ti risponde a cenni o sussurrando qualcosa a voce bassissima....i suoi occhi invece sono molto espressivi e penetranti....
io gli parlo e lui spesso sorride e credo di stargli simpatico...a scuola ne ha già combinate di cotte e di crude ed è il classico ragazzo a rischio dispersione.... ed è anche il classico ragazzo a cui io tengo in maniera particolare e a cui mi affeziono maggiormente...a volte basta poco per indirizzare bene una relazione, magari un gesto, pur strano che sia...un'azione che magari ad occhi poco attenti non dice niente, ma che può essere invece ricca di significati...senza dire nulla io esco da scuola, prendo la macchina e a motore acceso abbasso il finistrino a mi posiziono nei pressi degli scalini bianchi...un braccio alzato per richiamare l'attenzione...prendo dal sacchetto un mandarino e lo lancio verso lui che lo afferra al volo ...un cenno di saluto e "à la prochaine"...
m lo yankee

venerdì 20 novembre 2009

TROTTA CAVALLO

da piccoli io e checco si giocava a stare uno di fronte all'altro, a dieci metri di distanza, lungo una strada dove di macchine ne passavano davvero poche...il gioco era quello di dare una puntata fortissima alla palla e se quello davanti non la prendeva doveva trottare come un cavallo per andare a riprenderla...non c'erano vincitori ma solo provetti trottatori e, spesso, nel tentativo di rendere la palla veloce come un missile la mira difettava e andava a finire in una delle tante ville disabitate del quartiere...si scavalcava e si ripartiva...in questo periodo io al lavoro sto trottando come all'ora..e tra poco inizierò a galoppare...anche se la cosa non è che mi sfizi troppo perchè il troppo mi fa curare meno le cose che amo e non mi fa rendere come potrei...poi lo stress è tremendo e fa molto male alla mente e al corpo....quindi preferirei provare a galoppare e a godermi appieno la mia vita...ho riniziato a scuola, l'ospedale continua a ritmo regolare, sto seguendo privatamente un paio di bimbi, sono dietro al mio secondo libro e ad un progetto importante, ma più che altro molta energia la dedico al corso "giochi per meravigliare" che sto svolgendo a casa mia, nella mia stanza attrezzata dei giochi...questa è un'esperienza splendida e veramente inusuale...e la sento proprio mia al 100 per cento...ogni incontro è una magia e non so mai quali argomenti toccheremo e cosa con precisione faremo...l'atmosfera è frizzante e sta venendo fuori proprio un corso come ho sempre sognato....con tutti i giochi che mi servono a disposizione, tanto tempo per insegnare, inventare e sperimentare, pausa cena davanti al camino acceso, scherzi e tanto piacere di condividere questa esperienza con i partecipanti....e tante altre amenità di questo genere....una ganzata a tutto tondo.... per ora sono bello carico e sono molto curioso di vedere come andrà questa settimana caliente...
m al camino

mercoledì 11 novembre 2009

IL TORERO CAMOMILLO


lui si che ha raggiunto la pace dei sensi...la vera essenza dell'impertubabilità...l'arena è gremita che lo aspetta per vedere il sangue e matare il toro...invece lui arriva, sonnolento, e si mette a dormire, usando l'ungolato come un cuscino....gran persona Camomillo....in certe occasioni mi piace prendere esempio da lui....non nel senso di appisolarmi accanto al toro, ma riuscire a mantenere la calma in certe situazioni complicate....quando, per esempio, la nonna fa la ganza con la nuora e si fa vedere che con il bimbo ci sa fare e che il bimbo le vuole un mondo di bene....e quel beccaccio non si chiude mai e dice bischerate a ripetizione...la tentazione è quella di prenderla per il bavero e attaccarla alla parete...

o quando tutte le stanze sono terminate e ne rimane una...una sola dove i dottori si sono raccomandati di passare...ma il bimbo in questione dorme da 3 ore filate...e non ne vuole sapere di svegliarsi.....la tentazione è quella di entrare con un tamburo e un rullante e percuoterli fino a scassarli e poi spalancare le serrande....

oppure nel momento in cui tutto scorre da dio e dopo mezz'ora sono quasi arrivato in fondo al mio incontro ma , nella stanza, entra il cuginetto insieme ad uno stuolo di parenti...e il babbo del bimbo con cui sto giocando si rivolge al cuginetto così - il tato è bravissimo, vieni a vedere che ti fa uno spettacolino -.......la tentazione è quella di montare scalzo sopra il letto, tuffarmi con un carpiato e affondare i miei piedi uniti nello stomaco del babbo...

in tutte queste occasioni mi torna in mente il savuarfer di camomillo e mi lascio catturare dalla sua pacatezza...così invece dell'istinto animale trionfa sempre la dolcezza e la diplomazia...e anche nel dire certi "no" prevale il bon tone e quella sottile ironia che spiazza le persone.
m . occhi di toro

venerdì 6 novembre 2009

L'IMMERSIONE DI ARTURO


alla fine è andata proprio così, influenze A che piovono a grappoli e noi vestiti da palombari che si entra nelle stanze dei bambini....l'atmosfera è veramente post bellica..tutti girano con le mascherine e sono sempre a spruzzarsi disinfettante sulle mani...la mia eccitazione era alta, probabilmente perchè sperimentavo una cosa nuova....poi nelle stanze si può entrare senza nulla in mano, per evitare rischi di contagio...oppure si possono utilizzare cose che poi si buttano o che si possono facilmente disinfettare....principalmente ho utilizzato la tecnica dell'affabulazione e il coccodrillo arturo che avevo messo sotto un sacchetto trasparente per surgelati....il coccodrillo parla e ha detto un sacco di bischerate...la prima stanza è andata da dio, ma già mi rendevo conto di quanto fosse difficile giocare tutto bardato con mascherina, cappello, guanti, copricamice e occhialoni....mi sentivo quasi in un altra dimensione e ogni volta che iniziavo una frase mi pentivo, perchè finirla era sempre un'impresa...oltre agli occhiali sempre appannati, respirare e parlare insieme è veramente faticoso....insomma la mascherina rompe veramente le scatole....

nella seconda stanza l'ambiente era down, il bimbo sull'arrabbiato e il distaccato ed i genitori algidi come il ghiaccio.....ho tripolato parecchio e non è che le cose siano andate così bene..insomma ho fatto il compitino con molta fatica...percepivo quei brutti silenzi che si creano quando non tutto fila liscio...percepivo nel vero senso della parola, nel senso che mi immagino che le cose siano andate così, in quanto da sotto lo scafandro le cose ti sembrano, ma non puoi esserne sicuro....poi anche il bimbo aveva la mascherina con occhiali e tutti e due ci si intravedeva, tanto che se ci incontrassimo a volti scoperti non ci riconosceremmo....da sotto la mia armatura io agivo un po' a manovella e non trovavo il modo di stabilire una relazione...ad un certo punto ho avuto anche la fantasia che mi avessero prelevato degli alieni sopra un'astronave e che a breve mi avrebbero vivisezionato per scoprire i segreti dell'uomo....so solo che Arturo, da sotto il sacchetto, gli ha chiesto di alzare un braccio...lui è rimasto con il braccio giù...poi non ricordo come arturo abbia continuato...sono solo fatti suoi.

m. e a.

martedì 3 novembre 2009

LO SCAFANDRO


pensavo di andare in ospedale per giocare e invece la realtà era ben diversa....un silenzio post nucleare, un po' di nervosismo e sparute persone che ogni tanto si affacciavano con la mascherina dalle loro camere...cartelli di avviso qua e là....infermieri e ausiliari bardati come cosmonauti e disinfettante dapertutto....mi sa tanto che è venuta a trovarci l' A/h1N1.....che poi se c'è topo gigio che ci dice come tenerla a bada stiamo a posto....sarà anche un'influenza simile alle altre ma io sto casino non l'avevo mai visto....va bè, fattostà che per la prima volta mi sono trovato a lavorare, senza mai toglierla, con la mascherina...è una bella rottura davvero, anche se faceva buffo vedere tutti con la mascherina...mi dava l'idea fossimo dei banditi pronti per la rapina in banca....la mascherina oltre ad essere proprio fastidiosa ti copre gran parte della mimica del viso, aspetto molto importante nella relazione con i bimbi....ho cercato di valorizzare maggiormente il parlato e la gestualità e buonanotte al secchio...l'unica cosa è che ad un certo punto faticavo ad essere concentrato e la mia mente divagava per i fatti suoi...un po' stordito ho tripolato un po' a mantenere una buona presenza e un'attenzione adeguata...non so perchè....
poi ieri non si poteva, ma oggi ci saranno alcune situazioni che se potrò andarci dovrò farlo con lo scafandro...e cioè guanti, copricamice, mascherina con valvola, occhiali, copricapo, copriscarpe...e senza portare nulla con me....pronto all'immersione

m. dal profondo degli abissi

martedì 27 ottobre 2009

TOP-SECRET

molti giochi che utilizziamo in ospedale non mirano ad intrattenere il bambino ma a meravigliarlo e a toccare le corde del suo cuore e della sua immaginazione....e la cosa è molto differente...in 11 anni di esperienza sul campo ho cercato di inventare e condividere le esperienze funzionali a questo scopo e di scartare le altre....cosa che tutt'ora del resto continuo e continuiamo a fare...e quando ricevo questi riscontri godo come un riccio...per esempio top secret è davvero una ficata...per farla breve si insegnano delle magie per poi lasciarle al bambino che a sua volta le proporrà ad amici e parenti...se la cosa viene fatta nel modo giusto è una bomba...ecco così che oggi mi viene a trovare un bambino che è stato ricoverato tempo fa per parecchi giorni....e vi assicuro che lui non vive una situazione affatto bella....
me lo sono trovato di fronte sorridente e con in mano il suo sacchetto Top Secret con dentro tutte le sue magie...era felice ed orgoglioso di mostrarmi quanto era migliorato e come le sapeva fare bene...per me è stata una grande gioia

sabato 17 ottobre 2009

IL CORTO

....il lungo e il pacioccone, sono tre bravi cow-boy, non usano mai le pistole perchè lo sceriffo non vuole... fa il testo dell'interessante canzone del coro dell'antoniano. Mi piace pensare che lo sceriffo non voglia perchè nella sua contea non servono armi per mantenere la pace...anche se non vorrei che lo sceriffo fosse un furbone e le armi le usi solo lui e non vuole che gli altri ce l'abbiano...secondo voi? cmq il Corto, il Lungo e il Pacioccone sono tre dritti davvero, fanno scappare i banditi con un concertino..forse suonano parecchio male e li fanno fuggire per quello...poi chisseneimporta...queste canzoni mi piacciono tanto perchè non c'è una logica da adulti che le guida, sono fantastiche e anche romantiche...
da poco il Corto è diventato anche una piacevole esperienza che Stefano e Giovanni mi hanno fatto vivere...mi ha richiesto un po' di impegno e di tempo ma sono felice di averla provata...l'attore non lo avevo mai fatto e alla fine della fierami sono divertito e con loro sono stato bene...in attesa di vedere i risultati e di fare la voce "over" al filmato credo che questa iniziativa possa essere un altro tassello da aggiungere al curriculum dei magicolieri, che essendo una realtà piccola e locale ha sempre bisogno di rafforzarsi per continuare ad esistere...
quindi, grazie al "gancio" di lucca con un forte augurio di realizzarsi nella loro professione, visto che la passione e la stoffa non mancano.
io intanto vado a farmi un giretto in ungheria, per andare a fare il pieno del freddo birbone che c'è là....in attesa di inizare a breve con la scuola e con il mio corso sul gioco a Castello
a la prochaine, m.

domenica 11 ottobre 2009

NINNA NONNA E LA TRIBU'





Guanto Bianco me lo aveva detto...preferirei ci andassi tu in quella stanza perchè ieri con il bimbo non mi sono trovata bene, era troppo nervoso e non gli andava bene nulla....

va bè, vado io....faccio toc toc alla porta e dopo il primo toc, e prima del secondo, mi apre una signora torva e spettinata che ingoiava patatine a manciate..era ninna nonna...così dolce e distensiva come il suo odore ficcante di vino e grappa insieme....tra il barcollante e l'impermalosito, nella stanza in penombra, mi ha indicato il nipotino che dormiva....accanto a lui c'era la mamma, che sorrideva e pareva ammodino, e tre ragazzotti che mi squadravano con la stessa accoglienza che si dà ad un parente lontano che viene a trovarti la domenica mattina presto....nessuno dice una parola, neanche quello sdraiato in terra che per squadrarmi aveva allungato il collo come una giraffa......mi lascio uscire due parole di circostanza, una battuta venuta male che ha riecheggiato nel gelo totale, ed esco....il mio cuore scoppiava veramente di gioia, specialmente all'idea di doverci ripassare...perchè poi il bimbo che c'entrava, era la tribù dei parenti che si era comportata male....che fortuna Guanto Bianco che ieri non se l'era beccata....va bè succede, siccome era l'ultima stanza aspetto nel nostro piccolo magazzino delle meraviglie che il pargolo si svegli e intanto penso su come gestire la situazione....l'idea di portare in omaggio alla tribù una stecca di marlboro, o meglio una carcassa di animaole, l'ho subito scartata...così come quella di offrire in dono il mio scalpo...mentre sono assorto in queste riflessioni passa davanti a me quasi tutta la tribù al completo che esce fuori, forse per chiedere lumi al grande saggio sulla mia sorte....

è il momento! veloce come un razzo prendo le mie cose, rientro nella parte del magicoliere e via.....

busso, entro e, fortunatamente, il bimbo inizia ad essere sveglio, in braccio al ragazzotto-giraffa, l'unico rimasto della tribù.....il bimbo, teso e permaloso, subito gira la testa dalla parte opposta e mi dice di andare via....appena gli mostro un burattino lo fulmia con lo sguardo emettendo un latrato che rimbomba nella stanza....forse a mò di segnale per richiamare alla base la tribù....mi restava poco tempo e mentre mi immaginavo già appeso ad un palo con tutti loro che arrivati mi ballavano intorno, il piccolo indica un palloncino che penzolava dal mio camice.....lo gonfio e sempre impermalosito mi chiede una spada...poi un cagnolino, titti e compagnia bella...lui ha iniziato a sciogliersi e sorridere..poi ridere di gusto...caspita, i palloncini gli garbavano davvero!...dopo poco è entrata la tribù al completo, con in mano i lacci e le pietre focaie, ma era troppo tardi...uno sguardo di intesa col ragazzotto giraffa che però già sapeva che le cose sarebbero andate diversamente....infatti il bimbo era già mio...e se catturi la sua anima anche i più grandi guerrieri sioux non possono far altro che abbassare il capo....con rammarico si sono seduti in circolo intorno a me fumando il calumet della pace.

m. augh




martedì 6 ottobre 2009

GETTONI


Una volta per telefonare dalle cabine si usavano i gettoni..non ho mai capito perchè non si usassero le 200 lire che erano più pratiche e reperibili, ma qt è un altro discorso...cmq la cosa era bellina, te mettevi i gettoni e parlavi per un tot..e se non avevi più gettoni addio conversazione..uno i gettoni era bene li avesse sempre con sè, altrimenti magari nel momento del bisogno non sapevi come fare...ogni tanto in ospedale anche io gioco a gettoni, nel senso che capita che un incontro non scorra totalmente fluido ed armonioso..si interrompe un flusso che poi riprende, per poi fermarsi di nuovo e così via...si va avanti a pezzi e bocconi...e se in quei casi non hai gettoni sei fritto...ultimamente mi è capitato in due diverse situazioni di giocare a gettoni..nella prima il bambino rideva e si esaltava per poi coprirsi con un velo di tristezza che non riuscivo a mandare via...non penso fosse collegato al ricovero e alla malattia, cioè mi pareva che proprio il suo modo di vivere fosse così....l'ho visto diverse volte ed è sempre stato uguale...mi cercava e mi aspettava, ma quel velo ogni tanto continuava ad apparire...i suoi occhi si spengevano e le sue labbra formavano quelle pieghette laterali che danno più forma alle guance...conoscendo la situazione ogni volta che ora lo inconto porto con me un sacchetto di gettoni e li consumo quasi tutti...a volte con i bimbi basta un gettone, con altri due...con questo molti, ma molti di più...più gettoni spendi e più sei stanco..infatti uscito dalla stanza spesso mi sento vuoto...
la seconda situazione spesso mi accade quando lavoro con bambini che hanno tendenze di tipo autistico, che vanno e vengono come razzi impazziti..iniziano qualcosa e la mollano...sembrano presi e poi danno di spalle...si coinvolgono e si stufano alla velocità della luce....anche qui una buona scorta di gettoni permettono di offrire esperienze diverse, che magari si bruciano come paglia sul fuoco, ma perlomeno si lasciano accendere.....se restassi a cercare di capire i perchè della situazione ucciderei il piacere del divertimento...non sono a giocare per capire ma per cercare di stupire e creare magia...
raramente trovo occupato...in quei casi lì i gettoni non servono più

m. tu tu tu

martedì 29 settembre 2009

FURIA ARMONICA

Furia è un cavallo fulgido e nero, amico di tutti i bimbi. La canzone dice che su Furia si sta anche in tre ma per me esagera...mi sa tanto che si fiaccherebbe un po' a galoppare nella brughiera tenendo sul groppone tre marmocchi...cmq sia questo cavallo è tosto davvero....io ho un amico che ha un nome d'arte simile al suo, perchè si scatena di fronte a quasi ogni tipo di libagione, intesa non come sacra offerta agli dei del cielo, ma come trionfo dell'edonismo più sfrenato....con la grazia di una geisha ti può avvolgere tra le sue possenti spire o come Medusa basta uno sguardo per trasformarti in pietra...e te magari all'inizio non lo sai, innocente ti avvicini per un saluto e la tua mente viene subornata dalla sua arte sopraffina....perchè furia è un artista e come tale va lasciato libero di creare ed inventare, anche nelle taverne e nei baretti meno rinomati dei sobborghi di periferia....sta a te, o viandante, leggere i testi sacri e conoscere le leggende, per evitare di ritrovarti inerme preda nella sua tela di ragno....e se lo incontri per caso lungo la strada, e non sei preparato, non incrociare mai il suo sguardo e tira diritto....non fingere di essere pazzo perchè lui ne verrebbe subito attratto...il vecchio trucco di svenire a volte funziona, ma non sempre....perchè con il tempo le sue strategie ed i suoi schemi si sono evoluti e raffinati....la cosa migliore è dichiarare pietà e chiedere indulgenza...a volte la sua magnanimità è grande, un buffetto sulla testa e due medie e puoi andare.....
una volta, era notte e pioveva, io che conosco a memoria tutti i testi sacri e le leggende, ho visto la sua figura materializzarsi di fronte a me....ho tentato a fare finta di nulla frugandomi nelle tasche ma lui mi ha chiamato....ero perso e senza speranza, ho provato a svenire ma non avevo ancora toccato terra che lui mi aveva già rimesso in piedi...ho iniziato ad urlare e a saltare qua e là, fingendomi in preda ad una crisi isterica...ma lui, scuotendo dolcemente la testa, ha sorriso beffardo.....mi sono allora prostrato e ho chiesto la grazia...ho alzato lo sguardo verso il suo ma la sua testa faceva ancora cenno di no....
poi finalmente il colpo di genio, il coup de theatre che ha cambiato le carte in tavola.....la sua passione e bravura per le fotografie era un argomento che attecchiva...ho aggiunto così un carico maggiore...il mio lavoro con i bimbi al servizio della sua arte....e via così, a procedere su come strutturare e dare vita a questo fantastico progetto insieme...
che drago che sono! è bastato impegnare il mio lavoro per i prossimi tre mesi e me la sono cavata con solo poche bottiglie...
e cmq penso proprio sarà un grande esperienza, perchè furia è un cavallo di razza e noi magicolieri tutti siamo orgogliosi di ospitarlo nella nostra banda e di beneficiare del suo estro e della sua presenza.
m. mosto, ops mesto

sabato 19 settembre 2009

L'AGGUATO


non so se siete a conoscenza del fatto che i dottori, una sera a settimana, si trovano in ospedale, in una stanza segreta del reparto...non fanno riunioni per trovare nuovi modi di curare i bambini e neanche si consultano su farmaci di ultima generazione...quei birbanti, smesse le mise bianche da medici, indossano tute colorate e tutti a carponi si mettono a giocare a macchinine..sono circa una decina, praticamente tutta la cricca dei medici della pediatria..il capo banda è lui, il direttore, con la sua macchinina che è la più bella ed invidiata, una ferrari d'epoca gialla e lustra come il sole...e stanno lì per delle ore a metterle in fila, a fare le gare per vedere quale è la più veloce, a pulirle, a fare le acrobazie...e ognuno di loro si è dato dei nomi ad arte: tempesta di fuoco, dente di squalo, freccia rossa, rombo di tuono...insomma se la spassano alla grande fino a notte fonda...poi dormono lì col sacco a pelo, la mattina fanno la pipì e bevono cioccolata e via di corsa a guarire i bimbi, un po' stanchi ma col cuore pieno di gioia...

io era un po' che facevo la corte al primario, perchè almeno una volta mi chiamasse....

ed effettivamente, dopo un anno di insistenza, il mese scorso mi ha invitato..una vera ficata..mi sono presentato con la mia macchinina lancia stratos, che fa 260 di velocità, e con il sorriso stampato sulle labbra...

abbiamo subito iniziato a giocare e a fare degli incroci pazzeschi tra le macchinine lanciate a folle velocità...

e chennesò io..forse ho sbagliato mira o forse ero stanco..ho sbagliato direzione e ho cocciato la macchinina gialla del primario che si è graffiata tutta...si è incavolato ed agitato come un serpente..ma io non l'avevo di certo fatto apposta! può capitare no?

essendo il capo della banda, tutti i medici in tuta colorata si sono messi a cerchio con me nel mezzo e severi mi hanno redarguito: tu hai fatto il danno e tu rimedi..con una magia falla tornare lustra come prima

io che a fare le magie me la cavo, c'ho provato ma ero nel pallone e invece di aggiustarla l'ho trasformata in una carota...

il primario e i dottori tutti, furibondi e neri di rabbia, me l'hanno giurata...non finice qui!...e sono andati via sbattendo la porta...io rimasto solo nella stanza ho riflettuto un po' sul guaio, poi ho dormito, ho fatto la pipì, ho bevuto tutte le ciocolate e sono andato a giocare con i bimbi...

ecco questo è l'antefatto...

a distanza di un mese posso dire che me l'hanno fatta davvero pagare...quei monelli dei dottori si sono messi d'accordo e ogni tanto si nascondono dietro le porte dei bambini e mi fanno un agguato per farmi prendere un bello spavento e poi scappano via...io tutte le volte faccio un salto in aria che tocco il sofitto con la testa...e non la smettono mai! almeno un agguato al giorno se lo sparano sempre..poi si telefonano per farsi i complimenti a vicenda

m. macchinina

martedì 15 settembre 2009

IL LINGUAGGIO SEGRETO

talvolta con i bambini si parla un linguaggio segreto che gli adulti non conoscono..o meglio non riescono a decodificare...per questo molti di loro anche quando sono maldisposti e cercano di ostacolare il mio incontro si sentono disarmati e ammainano bandiera bianca quando si accorgono che non ci possono fare nulla..il bambino ride e sta bene...con un sorriso di circostanza e a denti serrati allora dicono che sono stato bravo pur non capendo perchè...il pupazzo si vede che lo muovo io, capiscono i trucchi delle magie, le parole e le battute che uso a loro non sanno di nulla, le gag sono scontate....proprio non capiscono come possano fare presa sui loro figli, è un miracolo!
loro non sanno che io conosco il linguaggio segreto che spesso mi permette di entrare nel cuore dei bambini e loro nel mio..anzi, la cosa ganza è che non sanno nemmeno che esiste....che ci vuoi fare? dire che in certe occasioni la cosa mi dispiace sarebbe una bugia...
m. carogna

sabato 12 settembre 2009

PRESENTAZIONE CORSO E LIBRO

DOMENICA 04 OTTOBRE 2009
DALLE 9:30 ALLE 13:30
L’Agenzia Formativa Per-Corso è orgogliosa di presentare:

GIOCHI PER MERAVIGLIARE
Tecniche e stili di gioco per stupire e coinvolgere i bambini
di e con Mirko Magri

Workshop gratuito di presentazione dell’omonimo corso di formazione “Giochi per Meravigliare” della durata di 60 ore che si terrà a partire dal mese di ottobre 2009.
Durante la giornata, oltre ad essere mostrati e spiegati alcune tecniche e alcuni giochi, verranno illustrati gli argomenti, gli obbiettivi e la metodologia di lavoro del corso.
Verrà inoltre presentato il libro “Magicoliere - come promuovere meraviglia e benessere nel bambino ricoverato in ospedale”–Mirko Magri–Troll Libri- 2009

Diretto a chi: a tutte le persone interessate a giocare ed a utilizzare il gioco come strumento di lavoro con bambini e ragazzi
Quando: domenica 04 ottobre 2009
Dove: Agenzia Formativa Per-Corso via delle Tagliate, 645 - Borgo Giannotti – Lucca – telefono: 0583 33.33.05/33.34.38 - Fax 0583 33.20.42
Come fare a partecipare: prenotazione (anche telefonica) presso la segreteria dell’Agenzia Formativa Percorso entro giovedì 24 Settembre
Chi è Mirko Magri: Psicologo e Pedagogista Clinico, vive da sempre in Versilia ed utilizza lo strumento del gioco in ambito educativo, rieducativo e formativo con bambini, ragazzi e adulti. Ha fondato e partecipa al gruppo di lavoro dei “Magicolieri” che da più di dieci anni opera presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale Versilia (Lucca). Lavora da molti anni con diverse classi di Istituti Professionali con l’obiettivo di prevenire il fenomeno della dispersione scolastica, rafforzando le capacità relazionali e decisionali del singolo e del gruppo. Si occupa e conduce con entusiasmo corsi di formazione, workshop, seminari.
Per informazioni: Ilaria Ghelardini 0583 33.33.05
i.ghelardini@per-corso.it

La partecipazione a questa iniziativa è gratuita

lunedì 7 settembre 2009

A VOLTE RITORNANO

è tornato a trovarci dopo un mese e mezzo che era stato dimesso...con noi ha passato tre settimane intense ed indimenticabili per la loro crudezza e tenerezza..e rivederlo è stato uno spasso proprio...per la naturalezza che c'è stata sembrava di riprendere un discorso lasciato in sospeso...poche parole e frasi di circostanza ma subito tanti giochi succosi che in un batter d'occhio gli hanno fatto brillare gli occhi...è così che si può diventare amici davvero, semplicemente giocando.
m

sabato 29 agosto 2009

BACCALA' E LIMONE

è un periodo che i bimbi all'ospedale non mancano e che le cose vanno bene...ma come spesso accade ci sono le eccezioni e per il mio spirito battagliero sono le situazioni che mi restano maggiormente impresse.....era l'ultima stanza che mi restava ed era anche bella piena di gente...ero stanco ed era tardi e di aspettare non ne avevo propria voglia...così decido di entrare con un'energia molto alta...la formazione era così composta: la bimba di 4-5 anni e malata, veramente una splendida principessa...una signora molto anziana sul rintronato andante...una zia ed un cugino disponibili e collaborativi...una sorella grande, gioiosa come un baccalà che mi guardava con compassione...una mamma dolce come un limone andato a male.......un gran brusio di fondo con la mamma che parlava del più e del meno alla figlia grande come fossero al mercato....la mamma limone veramente una grande cafona..a nulla sono valsi i miei tentativi di coinvolgerla e neanche i tanti sguardi che ho sprecato per cercare di stabilire un contatto visivo che non c'è mai stato...la mia voce si alzava di tono per ritagliarsi un suo spazio tra le altre...anche i miei silenzi, con il corpo scocciato rivolto verso la mamma limone e la figlia baccalà, hanno fatto flop...però la nonna (forse bis o tris nonna)brillante come un piccione malandato, ogni due tre minuti chiedeva se ero il dottore e come stava la nipotina...in questo delirio la cosa che mi confortava e allo stesso tempo mi faceva tenerezza era la piccola principessa che rideva a crepapelle...un bimbo piccolo, si sa, si nutre anche delle emozioni dei familiari e più volte ha cercato con lo sguardo gli occhi di limone e baccalà che invece erano intente a urlare tra loro..i suoi occhi perdevano quindi di lucentezza e questo mi scocciava...di solito il bimbo che ride è un'esca infallibile per i parenti distratti che di colpo si zittiscono e iniziano a partecipare...questi no, erano veri e propri professionisti ed infatti hanno protratto il loro show di cafoneria interrompendomi più volte per chiedermi una marea di bischerate...alla fine della fiera posso dire che io mi sento di aver fatto il possibile per coinvolgere tutti e che la bimba è stata bene, ma non benissimo come avrebbe potuto...ignoranti e gretti
m

martedì 18 agosto 2009

LASCIA FARE CICCIO

quando tutto sembra non attecchire e le lacrime scendono copiose...quando i genitori scuotono la testa e ogni possibilità di far colpo sul bambino sembra dissolta.....quando il bimbo sta per accennare ai cuginetti o inizia a sciorinare i vari giochi che possiede...quando accadono queste cose lei c'è sempre che fa cucù dal girocollo di lana...lascia fare ciccio che ci pensa lei! la scimmietta non tradisce mai e lascia di stucco grandi e piccini..così il bimbo che urlava e si contorceva dal dolore dopo poco è lì che ride e che le vuole dare i bacini...ci parla e la stuzzica a fare i dispetti...la scimmietta non si tira di certo indietro e ne combina di tutti i colori...addirittura oggi voleva fumarsi la pipa e bere birra in abbondanza...fa tutto quello che a un bimbo viene detto di non fare e per questo ai suoi occhi diventa un mito...di conseguenza i grandi si stupiscono di quanto la scimmietta possa essere potente...poi quando si addormenta e la festa è finita, gli occhi dei genitori sono più sereni ed il bimbo per un po' si scorda di stare male...
m. e sam

martedì 11 agosto 2009

OCCHI BLU

non come quelli di una bella ragazza ma come quelli di un bimbo di pochi mesi che mi pareva potessero bucare le pareti della stanza, tanto erano intensi e grandi...invece nulla, lui non poteva vedere e neanche muoversi, non ce la faceva a stringere gli oggetti tra le mani e non si metteva mai nulla in bocca....solo un apparecchio gli permetteva di sentire...la sua mamma, innamorata di lui, se lo stringeva forte e continuamente lo riempiva di premure...così, anche in queste situazioni particolari, qualcosa si può fare per portare gioia e leggerezza....ma solo se la mamma vuole e ci crede...e i brividi che mi hanno attraversato la schiena non erano tanto per il bambino che rideva, ma per la mamma con gli occhi lucidi nel vedere il suo bimbo che se la spassava...è bastato veramente poco...le canzoni giuste, qualche semplice strumento musicale e un po' di amore.
m.

lunedì 3 agosto 2009

LA STORIA

dove lavoro a scuola c'è stato un grande insegnante di lettere che di fronte all'orda di ragazzi con la clave in mano, lì faceva stare lì sul banco con piacere e dolcezza e insegnava loro la gioia dello studio.....e per me è stato sempre bello intrattenermi durante le sue lezioni ad ascoltare e talvolta intervenire nelle riflessioni che spesso faceva nascere spontanee in tutte le persone...la storia serve per non ripetere gli errori del passato....questa è la risposta giusta che i ragazzi erano arrivati a darsi quado venivano interpellati sull'argomento...purtroppo alla loro età per me la storia era una palla pazzesca, forse perchè il mio insegnate leggeva il giornale e dava soprannomi invece di far nascere in noi la passione per la materia...premettendo che io per molte cose ho la memoria di una zanzara, posso dire che la storia mi affascina e mi fa piacere leggere testi o vedere film e documentari che trattano di eventi realmente accaduti...mi piace la storia del '900 e vedere come tanti errori vengono purtroppo rifatti in continuazione e come può essere misero l'essere umano....come probabilmente tanti uomini non sono capaci di stare tra loro come un'unica popolazione senza fare troppi casini...nel vedere come il movente della violenza sia sempre lo stesso e che la pancia non è mai piena...poi, se con il tempo mi sono accorto che tante persone che ritenevo assennate e alfieri dei diritti dell'uomo si sono rivelate meno limpide e disinteressate di quanto immaginassi, tutte quelle che invece mi hanno fatto sempre spalancare gli occhi come un gufo reale, per l'orrido e la vergogna di appartenere alla stessa razza, sono sempre rimaste tali....mi piacerebbe che le cose mi restassero in testa, però non è così e ogni volta che mi documento mi vengono i brividi come fosse la prima...inoltre la mia forma mentis è diretta altrove, per le bischerate e per i draghi che fanno cucù dai cespugli, con me che devo sconfiggerli con un bastone usato a guisa di sciabola giapponese..tutto non si può avere e ho imparato a conviverci quasi in serenità con questa cosa...poi se le letture sono fresche col drago ci parlo anche un po' di storia...
m.

lunedì 27 luglio 2009

GLI OCCHI BALLERINI

qualche giorno fa la mia intenzione era fare veloce e fare un tuffo al mare per poi risalire veloce a casa a curare l'orto che mi occupa più tempo che la tela di penelope....di solito in questo periodo i bimbi non sono tanti e quindi il mio ottimismo era alle stelle...arrivo presto ma di certo non si può dire che il reparto fosse vuoto...c'era un bel brusio in corridoio e subito ho capito che il mare l'avrei saltato....avevo anche voglia di giocare e tutte le stanze passano infatti con gioia e divertimento...arrivo in fondo che mi manca una stanza...ma la bimba non c'era, si trovava nei piani di sotto a fare degli esami e ne aveva per un bel po'....bene, posso considerare il lavoro concluso! come una lama nel costato sento una voce sibillina che scandisce il mio nome! la riconosco, è proprio lei, la propietaria degli occhi ballerini....ognuno al lavoro c'ha le sue cruccie....io in ospedale ho 2 o 3 persone squinternate che hanno una fissa per me ed ogni tot vengono per fare il tagliando al bimbo...quando vedo che ci sono tiro un bel sospiro e mi preparo psicologicamente ad affrontare l'evento...sono mamme spesso seguite da assistenti sociali che ne combinano più di carlo in francia...con loro ogni volta spero non accada nulla di grave in mia presenza ...mi basta poco, che nessuno si faccia male...questa mamma è una bimba grande e sporca che si sbaffa pacchetti giganti di patatine riempiendosi la bocca mentre sono lì...imprevedibile e micidiale come un dardo infuocato...a volte mi ha offerto del prosciutto o mi ha proposto cose allucinanti, del tipo divenire una magicoliera o metterci in società insieme...con lei è regolare che il bimbo si metta a strillare, pianga, rida, salti, scappi....e lei magari va a fare la doccia in stanza o mi accende la tv a manetta o mi prova a parlare dei suoi problemi sessuali...talvolta tra loro volano brutte parole e mezzi schiaffi..io la contengo e sto in allerta..so che con lei le cose che di solito si fanno e dicono non vanno bene..ha gli occhi ballerini d'altronde....se sto bene col bimbo si ingelosisce e interrompe il gioco facendo i capricci e chiedendomi cose bislacche tipo di fare i palloncini...cosa che non interessa per nulla il bimbo...
io non sapevo ci fosse e la schiena mi è gelata.....non vale! non ero pronto....
ed invece mi sono trovato di fronte a lei che con un sorriso senza denti mi ha aperto le porte dell'inferno, cioè della sua stanza....sapevo che non sarei riuscito tanto presto...ed infatti il clichè si è ripetuto e l'incontro si è svolto in modo folle e surreale...tra rimproveri e litigi tra loro, racconti di fuori luogo di vita personale, lavaggio dei pochi denti rimasti, domande inopportune......quando era in bagno avevo catturato l'attenzione del piccolo che finalmente si stava abbandonando e meravigliando ad un racconto fantastico....poi è tornata e con la sua mole da balena si è interposta tra me e lui e mi ha chiesto i palloncini....gli occhi ballavano come tony manero nella febbre del sabato sera..
ho finito di annaffiare l'orto che il sole era già andato via da un pezzo
m. e polvere di stelle

domenica 26 luglio 2009

GABER GIORGIO

mi piaceva perchè sul palco era una bomba..una tempesta di gesti e parole che mi catturava l'anima...perchè mi ha aiutato a riflettere e certe sue canzoni le ritengo capolavori....la sua mimica ed espressività sono state di una forza inaudita e sapevano emozionarmi..lui e luporini hanno inventato un modo di fare musica che era uno spettacolo a 360° ..e poi la passione che aveva te la serviva sopra un piatto d'argento e mi sembrava proprio di poterla toccare a piene mani...e come molte altre cose è legato a tanti ricordi e sensazioni indimenticabili che fanno parte di me...ieri il festival gaber a viareggio è stato bello...morgan e fossati sugli scudi...mentre iacchetti proprio non mi è piaciuto nulla, mi imbarazzava quasi, con battute terra terra e già sentite mille volte..però la gente rideva e forse per un pubblico di quel tipo andava anche bene....vergassola bravo e ficcante come al solito..la nannini ha fine serata non ha lasciato il segno come avrei immaginato....
m

martedì 21 luglio 2009

EURIDICE

la bischerata di voltarsi l'ha fatta Orfeo, che si era fatto un mazzo così per andarsela a riprendere nell'ade....e la fregatura l'ha presa lei sparendo per sempre...il più era passato, bastava camminare ancora un pochetto e tutto sarebbe filato liscio..invece la troppa premura e il troppo attaccamento sono stati sufficienti a produrre la frittata...orfeo, orfeo...ma l'amore che è? vivere per l'altro o vivere con l'altro? io direi con...anche se non è facile ed a fare casino basta un attimo...."vivere per" ti può travolgere e scaraventare come una barchetta in mare contro gli scogli o bene che vada ti fa perdere la bussola..."vivere con" ti permette di essere in armonia con te stesso ed illuminare la persona che ti sta a fianco della tua luce...essere se stessi ed avere la coscienza di cambiare per accomodarsi al prossimo, quando si vuole....il più ganzo però è lui...quello che rincorreva Euridice perchè gli garbava e non ne poteva proprio più...scappando nei campi lei però è stata morsa dal serpente ed è caduta esanime a terra....lui fischiettando si è defilato...che drago!
m.

domenica 19 luglio 2009

LA STANZA N. 8

dopo tanto tempo sento veramente la mancanza di un bambino...non che sia di pietra ma un certo distacco cerco sempre di metterlo nelle relazioni di lavoro, altrimenti annienterei la mia sfera privata...ma stavolta non ce l'ho fatta e il mio amico mi ha lasciato un vuoto...sarà per le tre settimane in cui lo abbiamo vissuto quotidianamente...sarà perchè tutto il tam tam mi ha fatto frizzare le orecchie...ma forse sarà perchè quei suoi sorrisi e quella sua dolcezza in certe occasioni mi hanno fermato il battito del cuore...non è stato un bimbo facile..di quelli per intendersi che pretendono e se una cosa non piace te lo dicono subito e sbadigliano...però trovata la chiave è stata una pacchia.....due cose in particolare mi ricorderò:
- quando prima di entrare nella sua stanza cercavo di centrarmi su me stesso e lui da dentro, allettato e fasciato come una mummia, con voce squillante chiedeva se ero io o qualcun altro..e la zia tergiversava per non guastargli la sorpresa e lui eccitato come un grillo pareva giocasse ad "indovina chi"..ma è riccio? è maschio? è vestito di giallo?....
- quando mi ha chiesto se potevamo fare un pigiama party nella sua stanza e se poi ci potevamo vedere ogni giorno, magari a casa sua....
il ricordo è bello quando è forte...una esperienza vissuta più volte perderebbe di fascino e sostanza....in quei giorni tremendi sento che per lui siamo stati speciali e mi piace pensare che ci ricorderà così...
m.

giovedì 16 luglio 2009

ARTURO NELLO ZAINO


sono partito ma Arturo è venuto con me...tra gli eucalipti giganti ed i faggi secolari Arturo c'era...anche negli abissi del mare blù cobalto e sui crinali delle montagne...nelle polle del fiume e nelle stanze d'albergo....

di solito nn stacco quasi mai perchè per me è un piacere pensare sempre a nuove cose da fare, ma che il coccodrillo mi abbia seguito non è che mi sia andato giù facilmente...stava lì a rompermi le scatole e a stuzzicarmi continuamente, a prendere appunti su ciò che facevo e su tutti i guai che combinavo....e poi al primo giorno di ospedale va a spifferare tutto!!


no, decisamente non posso dire di essere partito con l'animo sereno e non ho neanche problemi ad ammettere di aver trovato difficoltà a staccare la spina....

ogni giorno in contatto telefonico con l'ospedale per sentire come andavano le cose e programmare i giorni a venire....un servizio ininterrotto di quasi tre setimane, sette giorni su sette, frutto della nostra coscienza e sensibilità....

in ospedale abbiamo un bambino che necessita attenzioni particolari e con una situazione molto pesante alle spalle....per noi è stato faticoso, ma credo proprio che abbiamo svolto un lavoro egregio....

e dopo nove giorni che non lo vedevo lui doveva essere finalmente dimesso ma ha detto al dottore che non voleva andare prima di avermi incontrato ancora una volta...pardon, prima di avere incontrato Arturo ancora una volta....

cmq il tempo di arrivare a casa, organizzarsi un attimino e poi via con Arturo a salutarlo..e come molto raramente mi accade, con il groppo in gola...

un grazie speciale alle mi compagne magicoliere che sono riuscite ad entrare nel cuore del bambino....

figatellu mirko

sabato 4 luglio 2009

L'ALTRA PARTE DELLA LUNA

nei casi più difficili, a contatto con la sofferenza, non è facile restare nella relazione...ogni momento c'è corrente e le onde ti possono trascinare via...ascoltare, osservare, modulare e rischiare....se la tecnica è diventata un automatismo, la mia attenzione può dirigersi sulla persona e sul mantenere un contatto con lei....e questo è ganzo perchè è come se vedessi il mio corpo che parla e si muove in automatico e le mie mani che vanno da sole...come se fossero caricate con la manovella...questo mi permette di essere sereno perchè so cosa fare e so farlo bene e il mio interesse va sul come farlo....guardo il bambino e mi accorgo se la cosa funziona o c'è da cambiare qcs in itinere...il ganzo, e il difficile, è riproporre ogni esperienza come se fosse la prima volta che si fa, con lo stesso entusiasmo e partecipazione..ridere le stesse cose come se fossero estemporanee e non conosciute a memoria...così facendo si può improvvisare e sparigliare le carte del mazzo per dare nuovo ordine alle cose...la sicurezza in ciò che propongo mi aiuta a non andare nel panico nelle situazioni più difficili e a trasmettere leggerezza e meraviglia...così può realizzarsi la magia che il bambino venga catturato dalla mia figura, tanto da pensare più ad essa che alla sua situazione contingente di malato...essere e restare sopra il disagio, per rispettarlo ma vederlo dall'alto e per riuscirlo a controllare, è una qualità imprescindibile per chi lavora in ambito sanitario...permette di saper cogliere e leggere sfumature che agli occhi di alcuni sono inezie mentre invece sono indispensabili...
se dei parenti darebbero l'anima per far star meglio il loro bambino, ma sono nella situazione di non poter fare nulla, un professionista della salute, un medico in primis, può andare incontro ai loro bisogni..........e curare non solo il bimbo ma anche la famiglia.........magari con piccoli gesti che facciano sentire loro partecipi e importanti, anche se in realtà inutili ai fini della terapia...
così facendo si può dare una mano a riempire un po' un grosso vuoto che le persone si portano dentro...
per un po' vado in vacanza...ci sentiamo quando torno...
m. brum brum

mercoledì 1 luglio 2009

UN GRAN CASINO

in qt periodo in reparto c'è davvero una bolgia, una marea di amici e parenti, dottori ed infermieri....dopo il disastro alla stazione alcuni bimbi sono da noi e si avverte una concitazione e un'apprensione particolare...non tanto per la loro salute fisica, quanto per le ferite che non si vedono ma fanno più male....in qt momenti tante persone perdono un po' la bussola e fanno qualche bischerata...mi riferisco a qualche amico o conoscente che arriva a fare visita con addosso un'enorme tensione e dolore che trasmette pari pari al bimbo....e l'ansia del piccolo aumenta...10, 20 persone tutte a parlare concitatamente e a fare mezzi sorrisi che non intortano nessuno...bisognerebbe riuscire a distinguere le nostre esigenze da quelle della persona che ci sta davanti...delle cose che sono mie ma che magari non appartengono ancora a chi ha vissuto la drammaticità dell'evento..ci sono modi e tempi diversi che vanno saputi leggere e rispettare...ascoltare per potersi accomodare...avere l'intelligenza di capire cosa è bene per lui e non per noi....
così per il mio incontro mando tutti fuori e faccio come al solito, un po' il bischero e un po' il mago..racconto stramberie e cerco di sorprendere e meravigliare....che a dire il vero in qt situazioni mi richiede tanto impegno ed attenzione... sia per catturare il suo interesse e sia per trovare il tempo ed il modo di giocare ed accomodarmi a degli eventi inaspettati che la sua situazione richiede...sia sotto l'aspetto medico che psicolgico....
quando gioco, gioco davvero e cerco sempre di tenere il ritmo alto per creare un'onda che catturi il bimbo..dentro mi sento sgretolare ma la buccia fuori regge bene...
so di essere una piccola goccia nella tempesta ma voglio fare il massimo di ciò che posso e riesco, per dare una mano, insieme a tutta la banda dei magicolieri, ai medici e a tutti gli altri professionisti della salute...pigio sull'acceleratore, come in molte altre situazioni, quando il bimbo me lo permette...e per ora sento che questa cosa gli arriva...il mio problema, come profesisonista del gioco, non è tanto la gestione del mio vissuto o quello del bimbo, ma dello stuolo di amici e parenti che a stento riesco a contenere...va bè, vi ho messo un po' di riflessioni in liberà..un po' confuse ma vere...poi scrivendo rifletto e mi scarico...per ripartire domani
m.

martedì 30 giugno 2009

PERBACCO

senza entrare nello specifico oggi in ospedale ho vissuto delle sensazioni e delle situazioni molto forti...a stretto contatto con il dolore, lo smarrimento e la realizzazione di un qualcosa di diverso e molto difficile di accettare...lacrime o peggio sorrisi di chi ancora non sa perchè magari troppo piccolo...e portare gioia in questi casi ti stringe dentro e ti toglie il respiro..tutti intorno sono agitati e c'è un via vai di persone amici e parenti...e trovare il modo ed il tempo giusto per far bene il mio lavoro mi costa fatica, tanta fatica...oggi la mia candela ha finito la cera
m.

venerdì 26 giugno 2009

IL RISO CHE TIRA

quando ti aprono il buzzo e poi lo richiudono piacere non fa mai...poi qd ti risvegli ci sono i punti belli freschi e tutti ti consigliano di non muoverti troppo e di stare calmo....diverse volte mi è capitato di lavorare con bimbi a cui tiravano i punti....in questi strani casi in cui i bimbi sanno che non possono ridere, di solito ridono sempre.... anche quando vorrei non lo facessero..e tutto l'incontro trascorre tra frenate e accelerazioni di ilarità, in quel sottile limbo dove basta una smorfia del viso per far scoppiare il piccolo di gioia e dolore...
d'altronde si sa che quando non si può fare una cosa è più gustoso e attraente farla lo stesso...
l'altro giorno però non sapevo davvero cosa fare...questo frugoletto di 7 anni era lì tutto appallottolato nel lettuccio...fin da subito la scintilla era scattata tra noi e anche con il suo fratellino che era venuto a trovarlo....c'erano il babbo e la mamma che partecipavano divertiti e un'atmosfera davvero positiva...l'unica cosa è che lui non poteva ridere...ed io cercavo di evitare che ciò accadesse...evidentemente non ci sono riuscito visto che dopo poco lui ha iniziato a piangere dal dolore perchè non riusciva a smettere di ridere...basta, basta....io bastavo ma lui non si fermava di ridere e piangere...ho dovuto smettere e uscire insieme al fratellino che poi gli portava delle sculture di palloncino....
il giorno dopo uguale...sono entrato e lui era sulla poltrona...quando mi ha visto è trasecolato come se avese visto il demonio e ridendo ha iniziato a piangere, facendomi cenno di andare via...
e io ancora fuori col fratellino a fare palloncini....
ma poi a me i palloncini farli così come una macchinetta rompe parecchio e allora col fratellino ci siamo sparati anche una messe di magie....così per ridere insieme, noi che si poteva...però con la promessa di non dirlo a nessuno....
m. serietti

martedì 23 giugno 2009

LA REPRIMENDA


stavo per andare quando è arrivato un nuovo ricovero....ho rivestito il camice e via, mi sono fiondato con la forza di un vortice sul bimbo...mi sentivo ancora addosso una bella energia e ci ho dato dentro parecchio, con l'acceleratore a manetta....forse troppo perchè il bimbo era ancora un po' stordito e di carattere riservato e la mamma, diciamocela tutta, era un po'stronza e incurante del mio intervento...via vai di infermiere anche loro infastidite dall'atteggiamento menefreghista della signora e un nutrito stuolo di parenti che facevano su e giù...certo non erano le condizioni ideali ed anche io ci ho messo del mio per risultare poco attraente agli occhi del piccolo....probabilmente sono stato eccessivo rispetto a quello che lui in quel momento poteva ricevere....gli ho proposto delle belle cose fatte ammodino ma avevo l'impressione che gli scivolassero addosso...

intanto nel cestello del mio carrello magico. zitta zitta se ne stava la scimmietta che ascoltava ed annotava tutto....

appena terminato l'incontro, mentre stavo da solo nella nostra stanzetta ho voluto chiedere a samanta la scimmietta il suo parere...mondo birbone, l'avessi mai fatto! è scattato un sonoro e prolungato rimprovero che sono riuscito a stento a contenere..la sam me le ha cantate di santa ragione facendomi riflettere in cosa avevo sbagliato..per me c'era rimasta anche male che nn l'avessi utilizzata e per qt è stata così acida e c'è andata giù pesa...

cmq errare è umano ma perseverare diabolico...

oggi il bimbo era ancora lì in reparto...sono entrato che disegnava e mi dava di spalle....per un po' è rimasto di spalle ma, a differenza del giorno prima, sono riuscito ad accomodarmi al suo stato emotivo entrando in risonanza con lui...il gioco è iniziato lento e pian piano è cresciuto...l'energia è salita gradualmente fino a quando non ha girato la sedia cavalcando appieno l'onda irresistibile della fantasia....

poi nel pomeriggio ho proseguito con le atre stanze e gli altri bimbi...

terminato il turno sono andato a cambiarmi e sotto la porta della nostra stanzetta c'era un suo splendido disegno per me...anche questa è fatta..

samanta docet

m

venerdì 19 giugno 2009

IL DISEGNO MONELLO


proprio ieri Paola Carmen Salamino mi ha regalato una lavagna magica....bellina bellina davvero....così tutta la sera l'ho passata, con samanta luna e il nido di uccellini, a fare uno splendido disegno per te, buffo e pieno zeppo di colori...poi stamani, al risveglio di tutti noi, non c'era più nulla...era sparita ogni cosa....ho chiamato la magicoliera Salamino e mi sono fatto sentire....proprio un bella magia!! la prossima volta che ti vedo ti nascondo un mio calzino nella borsa così lo usi come cimosa....lei è rimasta in silenzio e mi ha fatto sfogare....

quando ci vuole ci vuole....va bè senti, la lavagna è qui con me e il disegno te lo faccio ora....

ti faccio il ritratto di Salamino e la prendiamo un po' in giro, tanto vive lontano e non ci vede mica....mi diletto nel farle la testa a ravanello e il nasone a patata con il brufolo sopra e ci ricamo un po' sopra....hey, proprio bella questa magicoliera, sembra proprio una tipa in gamba...poi che lineamenti fini e delicati....se mi vedesse ragazzi sarebbe proprio un casino, quindi acqua in bocca tutti quanti...ora le faccio anche un corno....le disegno un cornetto da diavoletto e il disegno muove gli occhi...la bimba trasecola e scatta indietro di un metro col sedere....io non mi accorgo di nulla e liquido l'avvenimento comeun'allucinazione del bimbo....ripeto la gag disegnando il secondo cornetto....santa patata...Paola Carmen ci vede....il disegno muove gli occhi per davvero e segue i movimenti del dito posto di fronte ad esso....agitazione a manetta e movimenti concitati nella stanza....meno male che non può parlare sennò chissà cosa direbbe.....perchè tu non parli disegno? ed il disegno: no!

il disegno di Salamino vede, parla e vigila su tutti voi...occhio a non fare troppo i birbanti

esterrefatto m.

martedì 16 giugno 2009

LA TELEFONATA


la bimba è in ospedale da un bel po'...con lei e la mamma è veramente scattato qcs di magico e sento che il mio arrivo è aspettato con trepidazione ed entusiasmo....c'è grande complicità e le risate non si risparmiano affatto...qui la mia fantasia spazia e può prendere sentieri paralleli, in un melange di suggestioni e colori, dove la piccola si abbandona e si lascia cullare...realtà e fantasia non hanno più confini e tutto si dilata...tra magie, racconti, personaggi mediatori, musica non 'è più nulla di chiaro....c'è solo un forte piacere nello stare insieme e nel divertirsi....

ieri doveva esserci con me nella stanza la mia scimmietta samanta....ma quella birbante non era presente visto che l'avevo lasciata nella nst piccola stanza giochi...certo sarei potuto anche andare a riprenderla ma non è andata così....la samanta non so dove sia, si giocava a nascondino in ospedale ed ora non la trovo più...ho cercato da tutte le parti ma nulla....mi prende anche in giro perchè si è fatta fotografare da un'infermiera dietro il cuscino di una stanza!!! ho cercato dietro ogni cuscino ma nulla....la bimba alza il suo cuscino....mi spiace da morire perchè voleva passare a salutarti ma abbiamo scommesso tre gelati che non riuscivo a trovarla...dopo aver dato risposta a varie curiosità della piccola sull'accaduto e aver rovistato insieme nella stanza alla ricerca della scimmietta perduta il nostro incontro procede in altro modo....alla fine del pomeriggio, poco prima di andare via, passo dal direttore a regalargli una copia del mio libro...è occupato e aspetto fuori dal suo ufficio....con la coda dell'occhio noto che la bimba fa cucù dalla sua stanza osservandomi.....mi vibra il telefono, è samanta! mi dice è rimasta nascosta tutto il pomeriggio e che sono una patata lessa a non averla trovata..mi chiede della bimba, come sta e se si è divertita...mi chiede se domani ripassiamo a giocare con lei e se può portare la polvere magica..e se sì di che tipo: rossa, azzurra o invisibile....mi rivolgo verso la bimba che ammaliata si gusta la scena e le chiedo se domani le va di vedere la samanta e quale tipo di polvere magica preferisce..la bimba dice "insivibile"...ok sam, la bimba ha detto che vuole quella insivibile....ok, ok le dico che le mandi una sacco di baci e che nn vedi l'ora di incontrarla domani...la bimba dallo stipite della porta fa ciao con la manina...ti saluta anche lei sam...

così facendo si promuove nella piccola un forte investimento del tempo di attesa che la separa dal nostro incontro di oggi....e i tempi morti ed i disagi del ricovero possono passare in secondo piano....

drin drin m.


venerdì 12 giugno 2009

IL GRANDE BLUFF


la mia idea è questa..per i bambini meno scuola e più magia...ok la matematica, la grammatica, la storia e compagnia bella, ma la magia?....la vogliamo insegnare un po' a qt bimbi? poi ci credo che la scuola va a rotoli...all'inizio di ogni anno scolastico mi incontro con tutte le maestre della zona nel grande salone della magicoleria per tenere un incontro magistrale sulla qualità e lo stile dell'insegnamento a scuola...sempre mi impegno affinchè istruiscano gli scolari anche sui giochi di magia...che so, le monete magiche di Ciccia Puzza o la sparizione del fazzoletto di Pizzipipino Pappalessa...o anche le banane di Callimaco Saltasiepe...invece nulla...e tutti i bimbi, li ho sentiti, sarebbero d'accordo...ma loro testarde vogliono fare di testa loro...si parla si parla ma non succede mai nulla..in questo grosso salone metto tutte le maestre col sedere grosso da un lato..quelle col sedere secco dall'altro...quelle coi baffi in galleria e quelle senza in platea...insomma una buona organizzazione logistica....fresca insalata! dopo un po' si va sempre a litigare..loro iniziano a urlare tutte insieme solo scuola senza magia...mentre noi magicolieri iniziamo a scandire un altro slogan meno scuola più magia...poi il tutto finisce a gavettoni e secchiate d'acqua, perchè alzare le mani non sta bene....ma quest'anno ho proposto alle maestre un'alternativa molto interessante...ci vediamo in piazza a fine mese, tutti disarmati e si mangia insieme un gelato....

in realtà, è un segreto, da 4-5 mesi c'è un gruppo di ingegneri che sta lavorando alacremente alla produzione di 2 gigantesche bombe d'acqua che verranno gettate su tutte le maestre della zona grazie a degli elicotteri che abbiamo noleggiato...i lavori sono utlimati e da due settimane i pompieri stanno riempendo le bombe con una quantità d'acqua impressionante...mi raccomando non spargere la voce, la cosa è top-secret...

m. la volpe

martedì 9 giugno 2009

L'ULTIMA POSSIBILITA'

osservavo oggi le bimbe delle mia vicina che correvano nel prato insieme ad altri amichetti....quando sei bimbo ed a perdere non ci stai, specialmente in gruppo, l'ultima carta da giocare quando si fa una corsa e sei ultimo è urlare a squarciagola chi arriva ultimo è primo e chi arriva primo è ultimo....di solito non ti considera mai nessuno e bene che vada ti riempiono di ulteriori sfottò....però l'escamotage è interessante...pur di non perdere si può arrivare a fare di tutto....se un bimbo è competitivo, da professionisti del gioco mai ingaggiare una sfida con lui....almeno che la cosa non venga esplicitata e in rare eccezioni....questa cosa del cercare di essere il più bravo devo dire che accade di più con i bimbi maschi....da magicoliere la tentazione di rispondere e duellare ogni tanto può venire con quei bimbi che sanno come va a finire una storia o come fare quella specifica magia o come gonfiare con la bocca un palloncino...creare una collisione sarebbe proprio un grande sbaglio....lasciar scivolare le cose, giocarci sopra, lodarlo in modo scanzonato sono tecniche per far rientrare il pericolo o distogliere l'attenzione dall'evento critico....anzi in reparto così facendo si può incidere positivamente sull'autostima del piccolo, fattore indispensabile per aiutare a superare momenti difficili....specialmente in presenza di amici e parenti è male far sperimentare al piccolo un vissuto di squalifica o mortificazione....talvolta le cose che possono ferire sono strane e a prima vista nascoste...magari possono ridere dei loro piedi che puzzano come il formaggio con la muffa ma restare male e chiudersi se soprannominati patata lessa...il tutto è un equilibrio sottile e un gioco di sguardi ed espressioni....una cosa che diverte un piccolo può ferire un altro...imparare a leggere i segnali delle diverse situazioni aiuta a prevenire o gestire il fenomeno....un ascolto attento ed una serenità d'animo aiutano i professionisti a trovare una possibilità per rimediare ad eventuali errori di percorso e caricarsi sulle proprie spalle ciò che un bambino non riesce a reggere....poi che magari la cosa potrebbe essere anche utile per la sua crescita è un altro paio di maniche ma non è il nst compito....
abientò
m

giovedì 4 giugno 2009

PENNABILLI


come ogni anno il timbro ce l'ho messo...il decimo timbro per me..e giustamente ho festeggiato il decennale da gran signore con giacca e albergo con colazione...finiti i tempi delle tende montate nella mota al crepuscolo ed i fastidiosi risvegli sempre vestiti dalla sera prima e sempre mezzi sbronzi...pennabilli è il gotha degli artisti di strada...una vera musa ispiratrice...ci si possono trovare le cose più stravaganti che possono anche non piacere, ma difficilmente deludere...questo perchè la qualità è alta davvero...il mio blocchetto di apputi si riempie ad osservare, ascoltare e vivere tutte le emozioni del festival che si tiene ogni anno a cavallo tra fine maggio ed inizio giugno....stavolta il tempo non è stato clemente con qt piccolo paesino delle marche..infatti ha diluviato quattro giorni su cinque e gli organizzatori hanno tripolato assai a mettere su una cosa decorosa....solo ieri c'era il sole ed è stata proprio una bella giornata che mi ha lasciato tanto...quando l'artista è bravo il pubblico partecipa e fa lo spettacolo insieme a lui, costruendo un momento di gioia e leggerezza che mi fa sempre stare bene...e poi il paese è bello e pieno di colori con gente che ride e balla....mi hanno anche chiamato sul palco del teatro a fare delle smorfie e delle bolle di sapone...io so che qt rischio c'è sempre ma stavolta avevo anche la giacca ed ero fico davvero...ma porca vacca, mentre salivo sul proscenio mi sono accorto che mi era sceso il fischio dei pantaloni....maledetti jeans discount!

zip mirko

giovedì 28 maggio 2009

LA SFIDA


una gara da ricordare....io adulto consumato con moto cilindrata 650 rombo di tuono...lui bimbo di 4 anni alle prime armi con la bicicletta a cui sono state appena tolte le ruotine....l'ho incontrato all'uscita del mio portone mentre provava a fare manovra sul ghiaino del mio piazzale...come è naturale tra due maschi che si rispettano basta un'occhiata e scatta la sfida...il guanto lo lancio io mentre allaccio il casco e calzo i miei guanti in pelle nera....si parte da qui e chi arriva in fondo alla stradina vince...perentorio riscaldo il bolide con 2 o 3 sgassate e mi allineo al nastro di partenza con la biciclettina del fringuellino....un cenno di intesa tra me ed il bimbo....1,2,3 via! .....la gara è breve ma intensa..prevede due tornanti e un centinaio di metri in rettilineo, dove entrambi sappiamo giocarci la vittoria.....il bimbo è piccolo ma tosto, ci dà dentro alla grande e sprezzante del suo precario equilibrio scatta come una saetta...io sicuro della vittoria gli sto dietro, pronto a dare giri alla moto lungo il rettilineo...quelle gambotte del bimbo girano come una turbina...dentro di me so che non può reggere a quei ritmi anche lungo il rettilineo...alla seconda curva il bimbo si allarga troppo...forse lo fa apposta per farmi cadere dalla balza della piana... so che è piccolo, ma che diamine, è sempre un avversario ed ora esagera con quel bricco di bici...sotto stress agonistico inizio ad urlargli da dietro le solite frasi del tipo...tanto ora ti richiappo amico....ti faccio mangiare la mia polvere...lui non si volta nemmeno ed indefesso continua la sua corsa....si arriva al rettilineo decisivo...come da copione accelero di un poco col sorriso beffardo di chi sa di avere la vittoria in pugno...porca puttana!! In fondo al rettilineo c'è suo padre....non so che fare..accelerare e rischiare di speronare il bimbo di fronte agli occhi del babbo è un rischio troppo grosso...poi anche se non lo coccio non penso starebbe bene che lui mi vedesse sgassare al fianco di suo figlio di 4 anni...forse potrei tirare giù la mia visiera scura, e se le cose vanno male schizzare via come valentino rossi..poi penso che dovrei fare i conti con la mia coscienza e la ragione prevale...sono convinto che il furbastro del bimbo lo sapeva che se concludeva le due curve in testa avrebbe avuto la vittoria in tasca...il piccolo ha vinto in solitario con le braccia alzate..il babbo stordito non ci ha capito nulla..io facendo finta di niente son passato a fianco loro serafico, facendo al bimbo un piccolo cenno con la mano stile Fonzie...poi ci ho dato di acceleratore e sono svanito nel crepuscolo della sera....

questo è accaduto parecchi mesi fa....

ieri tornando a casa col bolide ho rincrociato il bimbo col babbo che camminavano mano nella mano nella stradina...il campione quando mi ha visto ha sgranato gli occhi ed ha detto..è quello della gara!...il babbo ha fatto un sorriso di circostanza pensando fossero le solite fantasie bizzarre dei bimbi..ma io capito ed ho letto in quei piccoli occhi da tigre la gioia del ricordo, l'unico che abbiamo insieme.....
m. brum brum

lunedì 25 maggio 2009

LEONE E MACCHINETTA

oggi c'erano pochi bimbi...una giornata tranquilla in ospedale in cui si può approfittare per rassettare un po' la nst stanza dei giochi e disinfettare un po' di roba...ad un certo punto, quando ormai tutte le stanze degenza erano finite, la mia amica infermiera mi chiede se posso andare da un bimbo, probabilmente russo, che era solo in stanza perchè la mamma era dovuta scendere all'accettazione...da quella stanza c'era passata da poco la mia compagna mgc San Sam che era già andata via da qc minuto...certo che ci vado...entro e c'era questo bimbo di 4-5 anni con la flebo al braccio e seduto sul pavimento, attorniato da macchinine e animali di plastica...di certo non era italiano anche perchè la mamma che avevo incrociato mi aveva sfarfugliato qcs di incomprensibile dileguandosi lungo il corridoio....mi sono seduto accanto a lui e lì son rimasto per molto tempo..credo quasi un' oretta senza avere la sicurezza che il piccolo parlasse italiano..anche perchè non abbiamo parlato tanto, ma giocato...niente personaggi mediatori ne affabulazione e neanche magia...lui aveva l'espressione di uno che se la stava spassando ed io ho cercato di accomodarmi al suo stato emotivo e al suo divertimento...l'unica cosa logica da cui siamo partiti era fare un villaggio di macchinine ed uno di animali...la sola cosa che gli ho chiesto è stata...le macchinine e gli animali sono amici? e lui ha riposto sì, amici!...bene ho pensato io, invece delle solite botte va a finire che ci scappa un gioco sui buoni e sani valori dell'amicizia...io avevo il villaggio degli animali e il mio capo era il leone....il suo era macchinetta....leone e macchinetta si sono allontanati dai rispettivi villaggi per incontrarsi da soli in mezzo alla stanza....io intendevo assemblare i due villaggi in un tripudio di danze e falò fino a notte tarda, ma forse il bimbo no...dopo le presentazioni di rito il leone mostrava il suo affetto per macchinetta attraverso piroette ed acrobazie niente male, offrendole in seguito uno scrigno dei pirati che poteva contenere chi sa quali gioielli e gemme preziose...leone, fiero del suo altruismo e del suo buon cuore, saluta coerdialmente macchinetta e torna al suo villaggio...macchinetta, vigliaccamente da dietro, dà un colpo a leone...ma non eravamo amici? provo a ricucire lo strappo diplomatico dicendo che leone si è fatto un po' la bua e serve un dottore....arriva direttamente dal villaggio degli animali elefante il dottore...appena arriva macchinetta dà il benservito anche a lui e lo mette k.o. con profondo gusto...arriva poi lo zio del dottore, il signor porcellino, preoccupato di vedere leone ed elefante esanimi sul pavimento...macchinetta senza pietà regala una cofanata pure a lui che frulla vicino alla porta...poi il bimbo posa macchinetta e prende leone....io prendo macchinetta che ora vuol fare la pace con gli animali tutti...un bel fico secco..leone ora sbrana macchinetta che accende il motore e schizza via....leone si scaglia poi contro il villaggio delle macchinette e le ribalta tutte...poi il piccolo trasforma in killer professionisti anche elefante e porcellino...ad un certo punto, dopo aver preso una marea di bastonate, riesco a far sposare macchinetta con leone e viene ad officiare la cerimonia la mucca sacerdote..i due si scambiano finalmente un bacino ma è un bieco tranello perchè macchinetta è subdola e appena leone e mucca si distraggono un attimo, per loro è la fine...scaraventati entrambi sotto il letto...e sorte migliore non tocca a nonno coccodrillo e amico micione volati sopra l'armadietto...
il bimbo non era invasato o particolarmente assatanato, ma non per qt non trovava un enorme piacere nel dare le botte a tutti...anzi per me era proprio un bel bimbo dolce e magari attraverso il gioco è riuscito a sfogare la sua tensione o stress da ricovero in un modo non pericoloso e gestibile...solo che io ne ho prese tante e data nessuna...poi mi chiedo..ma perchè le bimbe non giocano mai a dare le botte? cultura o biologia? forse entrambe....
malconcio e felice, m.

mercoledì 20 maggio 2009

DAME E DAMI DI PROPRIETA'

le relazioni tra ragazzi durano di media tra i tre-quattro giorni, suppergiù come una degenza di un bimbo all'ospedale....cmq tanto basta per far dire ad una ragazza che è indamata....il mi damo è bello da morì....talvolta mi chiedono opinioni sull'estetica del loro damo a cui io non so proprio rispondere e non voglio nemmeno farlo..cmq la cosa è ganza! il damo e la dama danno l'idea di essere come degli oggetti che si comprano in una merceria e quindi divengono di proprietà...cioè se io sono indamato quella dama è mia e guai a chi ci gira intorno...talvolta si sfiora il ridicolo...se per esempio oggi parlo e rido con te che non sei indamato e nel pomeriggio diventi indamato il giorno dopo non posso più scherzare con te allo stesso modo...qt perchè come un allenatore di pallone che quando viene ingaggiato si porta dietro tutto lo staff (massaggiatori, medici, preparatori atletici...) nel pacchetto "dama" sono compresi amici, consiglieri e piccole vedette lombarde il cui compito è quello di osservare il comportamento del damo.....se il damo parla con delle amiche è la fine..la notizia gira in un battibaleno e inevitabilmente dopo poco appare la dama con dietro la squadra delle sue giannizzere........m'han detto che facevi la scema col mi damo...il trucco è rispondere che ti spiace e che non sapevi fosse indamato altrimenti si scatena l'inferno e ti aspettano fuori....le relazioni tra pari sono un campo minato....o sei un eremita o sei un super eroe o sei fritto... nessuno riesce a farla franca, almeno una volta nell'arco di un anno un regolamento di conti ti tocca...poi la vita è così, una volta ti tocca una volta lo fai...basta imparare come funzionano le cose e organizzarsi il proprio giro di amicizie....la cosa paradossale è che il damo o la dama che colloquiano o scherzano con altre persone non hanno mai colpa e non vengono neanche rimproverate...è come la lotta tra scimmie nella giungla per la conquista della compagna con cui copulare...qui indipendentemente dai sessi è così
chapeau
m.

venerdì 15 maggio 2009

LIBRO SUL MAGICOLIERE



ci siamo! dopo tanta fatica vedo realizzarsi una cosa che per me è davvero molto importante e gratificante...11 anni in ospedale a inventare, provare, studiare, entusiasmarmi e creare un modo di lavorare che cresce giorno dopo giorno......anche grazie alla collaborazione delle mie compagne mgc......

poi io professionalmente devo tanto a Mondo Troll che mi ha insegnato molto e mi ha sempre cullato con la sua magia e serietà...sono veramente cresciuto con loro, attraverso i loro libri, suggerimenti, workshop, prodotti.....grazie

di seguito il link del libro in uscita ad inizio giugno




martedì 12 maggio 2009

MA VOGLIO PROPRIO VEDERE


qd ero piccolo ho avuto la fortuna di giocare un sacco sulla strada..le macchine non erano ancora così tante e si poteva stare tranquilli nel calciare un pallone, usando come porta un cancello di una delle tante ville disabitate della zona...all'epoca avere la possibilità di avere come porta un cancello di una villa era una figata e poi se il pallone andava di là non c'erano problemi, si scavalcava e via....ricordo che a primavera arrivava un bimbo di milano che ci guardava senza mai giocare, forse perchè lui non avendo mai avuto la possibilità di fare goal in un cancello nn era pratico e non aveva le ginocchia sbucciate dal cemento....viveva infatti in una di quelle case con un parco al posto del giardino e con delle porte con reti vere...ogni volta che la palla andava di là si gonfiava come un pavone e diceva voglio proprio vedere come fate a prenderla...a me pareva un po' tocco perchè ogni volta noi si scavalcava il muretto e si riprendeva a giocare...scrivo qt perchè oggi in reparto stavo usando con una bimba Luna, uno dei miei personaggi mediatori...il gioco era molto semplice, la piccola aveva il compito, insieme a me, di scegliere il numero di un dado e metterlo in un barattolo senza che Luna vedesse nulla...infatti avevo posizionato il procione Luna fuori dalla porta della sua stanza....la mamma della bimba, che si atteggiava da professore all'università, ha esclamato voglio proprio vedere come fa il pupazzo a indovinare il numero che avete scelto...semplice! qd ho ripreso Luna l'ho avvicinata all'orecchio e, senza indugiare un secondo, mi ha bisbigliato la soluzione giusta....io ho solo ripetuto ad alta voce qt Luna mi aveva riportato....la bimba, che aveva sui 12 anni, divertita è scoppiata a ridere, mentre la mamma è rimasta un po' stizzita e mi ha fatto notare che i pupazzi non parlano...porca vacca è vero, non ci avevo mai pensato! grazie mamma...
mirko e Luna

sabato 9 maggio 2009

LA MAMMA CHE SBARELLA

la figlia, siamo d'accordo che non è uno stinco di santo...fa parecchie assenze, i suoi risultati sono alquanto peggiorati, non dorme quasi mai in casa, nn ne ha più voglia e vuole solo divertirsi e ruzzare....questo non va bene e servono delle regole...fin qui ci siamo...ma la mamma con due occhi che strabuzzano dalle orbite, tesa come una corda di violino, con discorsi a natta di ronzone e altre amenità, che aiuto può dare alla figlia? tenendo conto che il babbo non c'è più....la mamma utilizza un lemmario alquanto colorito e ricco di parolacce, ride e piange insieme, si alza all'improvviso e mi va dietro la schiena a lavarsi le mani nel lavandino, poi chiama e mette il vivavoce al telefono per farmi sentire che la bimba, che a scuola nn c'era, nn le risponde..poi telefona ad un suo amico (della figlia) minacciandolo e poi si ricalma...tossisce e dice che fuma come una ciminiera...io credo che l'agitazione della mamma sia indipendente dall'atteggiamento della figlia che effettivamente sta uscendo dal seminato....è più probabile che l'irrequietezza della ragazza sia anche una conseguenza dei tormenti della mamma...da sempre sono convinto che la serenità e l'equilibrio dell'adulto sono qualità indispensabili per uno sviluppo armonioso del figlio....il mio lavoro con lei è stato proprio questo, di contenimento e presa di coscienza di uno stato d'animo disfunzionale al bene della figlia ...per trovare nuovi canali di comunicazione e dinamismi affettivi occorre rifarsi un po' il lifting alla propria emotività, altrimenti la notte la bimba continuerà a scappare dalla finestra e dormire fuori, la scuola si squaglierà come ghiaccio d'estate e non accetterà nessun tipo di osservazione e regola...
e quando poi la sigora mi ha detto che aveva le tette rifatte mi sa che c'avevo proprio preso..la mamma non c'è
à la prochaine
m

venerdì 8 maggio 2009

LO SPRAY DELLA VERGOGNA

già li digerisco a fatica a cose normali quegli aromi artificiali che servono a deodorare l'ambiente..ora ci sono anche gli sbuffini che ogni tot fanno un ruttino e tutto odora di deodorante....cmq questi sono gusti personali e ognuno a casa sua o in macchina fa come crede....a scuola trovare in classe un deodarante con la lucina accesa che ogni tot fa un ruttino è cosa perlomeno singolare, specialmente in qt periodo, qd basta aprire le finestre...cmq anche lì sarebbero affari degli studenti se dietro nn ci fosse altro...se qcn emana un cattivo odore può essere ritenuta cosa giusta, dal popolo della classe, organizzare una colletta di gruppo per finanziare l'acquisto di un diffusore per affrontare e risolvere il problema...così si risolve il problema, alla faccia del puzzone...qt modo di affrontare il problema non mi piace per nulla, anzi mi fa veramente ribrezzo...anche perchè la persona che si suppone abbia un cattivo odore chiaramente va in crisi e le si spezza il cuore....e allora casini, discussioni, coordinatori, richieste di assemblee, tensioni, capriole di parole imbizzarrite, discorsi senza senso di alunni allucinati...un pandemonio....il diffusore è stato dato l'ordine di toglierlo, tra la sorpresa e lo sconcerto della maggioranza della classe che nn riteneva giusto di levarlo....daltronde alla persona X era stato detto da tempo del suo problema e, siccome non è stato risolto, il diffusore a gettone era indispensabile e giusto....che poi la persona se lo trovasse dietro la schiena che faceva puf puf era una cosa secondaria e comunque un prezzo che doveva pagare per la sua presunta trascuratezza....la persona X non ne poteva proprio più e prima di scoppiare a piangere e correre fuori dall'aula ha urlato bastardi!...le bimbe della classe hanno detto che così dicendo ha mancato di rispetto a tutti, perchè se magari qcn nn aveva il genitore l'offesa era gravissima....
per me è pura follia

sabato 2 maggio 2009

IL GIMMICK ALLA SECONDA


certi termini in inglese si potrebbero tranquillamente evitare perchè la stessa cosa può essere esattamente espressa in italiano....ma altri sono indispensabili...gimmick, per esempio, è un temine asciutto che riassume da solo un insieme di parole distinte...è lo strumento segreto, grazie al quale si può realizzare un trucco di magia...per chi è del settore il gimmick per eccellenza è il falso pollice, oggetto indispensabile per decine di strabilianti effetti magici...in questa mia riflessione si inserisce a fagiuolo il ricordo di Kamala, panzone dell'Uganda...Kamala era un lottatore wrestler degli anni 80', un gigante di due metri con una stazza da elefante...lui era americano ma faceva finta di essere africano e si decorava viso e corpo con disegni tribali....si vestiva da africano e si rifiutava di parlare l'americano...il suo manager stava accanto a lui sul ring ed era vestito da cacciatore e mi dava l'impressione che Kamala fosse stato catturato da lui nella giungla e portato lì a combattere...con gli occhi di ora una scena davvero triste...il wrestling a me non piace, ma confesso che mi affascinava molto tutto il folklore ed il circo che si costruiva intorno ai personaggi...recentemente ho scoperto che gimmick ha pure un altro significato, cioè l'insieme delle caratteristiche di un personaggio wrestler...il teatrino di kamala l'africano era un gimmick,un qualcosa di inventato di sana pianta per far colpo sulle persone.....cmq torniamo a noi...io credo che, in magia, un gimmick di per sè, spesso abbia poco senso...cioè far sparire un fazzoletto di fronte agli occhi di un bimbo sicuramente colpisce ma nulla più...far scomparire un fazzoletto dichiarando sfacciatamente e con somma boria di farlo riapparire legato tra due foulard incuriosisce già di più..se poi sventuratamente tra i due foulard compare inaspettatamente e con profondo disappunto del magicoliere un reggiseno di pizzo, la magia sarà ricordata per sempre...il bimbo in visibilio si innamorerà di voi....quindi l'effetto del gioco si raddoppia se si utilizza il gimmick del mago e quello del wrestler, cioè quando riesco a fare un po' di circo e teatro intorno all'effetto magico, rendendolo comico....così si che si crea stupore e si sciocca l'immaginazione del bimbo...quindi grazie kamala, che ora starai riposando sopra un divano con gli occhiali e le gambe alte sopra un cuscino...

buon maggio, m



mercoledì 29 aprile 2009

SAKAMOTO CIM CIUM LAM


sakamoto cim cium lam è un venerabile maestro di vita giapponese...giappone! terra ricca di magia e tradizione millenaria, custode dei più antichi e nobili segreti della magicoleria...sakamoto è un po' il nostro guru che ci dà le dritte sulle magie più fighe da fare...da sempre io e tutti i magicolieri studiamo con attenzione i suoi saggi e il suo manuale "la magia secondo cim cium lam" per noi è come una bibbia....non so se a scuola te ne hanno parlato ma tempo fa è venuto qui in italia ed è stato un evento eccezzionale....lo hanno scritto anche i giornali a titoli cubitali, è stato un onore immenso avere il privilegio di poterlo conoscere ed imparare direttamente da lui i suoi staordinari segreti.... poi sakamoto è un tipo strano, usa anche parole strane tipo Dharma e Samsara che io capivo sempre il prosciutto di Parma è dalla Sara...è piccolo e pelato con dei baffetti lunghi lunghi e un sedere enorme enorme come una mongolfiera....poi è un tipo ghiotto da morire di pasticcini al cioccolato e risotto di zucchini e cavolo nero...insomma, se ti capita, un tipo da conoscere davvero....è il meglissimo maestro di magia che abbia mai incontrato, un vero sballo.....

qd è venuto ci ha insegnato, in particolare, una magia incredibile...non vi dico la fatica per impararla, ma ne valeva davvero la pena...ora te la mostro...

il bimbo sceglie una carta dal mazzo che gli porgo di fronte....io so la carta che hai scelto, ne sono sicuro e per dimostrartelo ti presento una carta gigante che mi sono preparato a casa ieri sera...effettivamente tiro fuori una carta gigante, mostrando al bimbo il dorso di essa....quale carta hai scelto? il piccolo dichiara la sua carta e subitaneamente esclamo...eccezzionale proprio la carta che sapevo avresti scelto... giro la mia carta gigante e mostro la scritta giapponese che indica esattamete la carta scelta dal bambino....

di fronte allo sbigottimento dell'astante...come? non sai leggere il giapponese?

caro mio il gioco è giapponese e la soluzione è in giapponese, no?

arigatò

m

venerdì 24 aprile 2009

IL TELEFONO VOLANTE DI SPACCATUTTO

tra 2 ragazzi in classe all'intervallo e a muso duro:
a io si che sono ganzo e non mi fai certo paura te....
b non sei fico ma un atteggione che se la piglia con i più deboli e con la roba degli altri...
a questo lo dici te, io se voglio spacco tutto..ora ti sfascio qualcosa...
b facile farlo con la mia roba, fallo con la tua, ma tanto con la tua c'hai strizza...
a non dire cavolate a me nn frega nulla di nulla...
b allora sfascia il tuo cellulare, tirandolo contro il muro!
a sai a me che cazzo frega...
b lo dici ma no lo fai!...

e invece lo fa davvero e senza pensarci su tanto prende il suo cellulare e lo sfascia scaraventandolo contro il muro...il telefono nel suo tragitto volante sfiora due teste di ignari compagni e poi si divide letteralmente in due...
Spaccatutto sa il fatto suo e lo dimostra sempre....non si può certo dire che Spaccatutto sia ignavo, lui si che sa scegliere la direzione da prendere e non ha mai titubanze...
la scena del telefono volante non è passata inosservata ad una professoressa molto in gamba che giustamente ha portato Spaccatutto dal signor preside..i compagni sono rimasti sconcertati da tanta severità! non è giusto, così nn si fa! che modi sono?
ha tirato il cellulare ma non ha mica preso nessuno, n0? se l'avesse preso era giusto ma non l'ha preso e quindi è ingiusto
boh? sarò strano io ma a me il discorso nn è che torni tanto, che c'entra se ha preso qcn o no?
la psicologia dei ragazzi nn smette mai di sorprendermi e insegnarmi cose nuove...
seraficamente m.

mercoledì 22 aprile 2009

TESTA D'ASINO

ragazza di 13 anni ricoverata in reparto...stanca di stare in ospedale da una settimana...l'incontro va proprio bene e l'energia è alta....la mamma è presente e partecipa da persona intelligente...essendo la bimba grande le propongo una serie di giochi di prestigio e magia comica che lei apprezza ridendo e partecipando con gioia....le battute si sprecano e l'atmosfera è delle migliori...il fascino del mio lavoro, nel bene e nel male, sta anche nell'imprevidibilità e nel riuscire ad accomodarsi ad essa....infatti ad un certo punto entra un signore, probabilmente il babbo, con la sensibilità e la grazia di un cinghiale e il cervello di un pettirosso....come un adolescente alle prime armi si mette di fianco a commentare e giudicare ogni cosa....certo, certo, tanto c'è il trucco...vediamo......istantaneamente il bel clima si dilegua...la leggerezza diviene pesantezza ed ogni mio gesto, parola, espressione viene commentata, analizzata, vivisezionata...il "time" dei miei giochi inizia a balbettare e le gag si succedono a fatica...il rischio che corro in qt casi è di farmi trascinare là dove vuole il seccatore e, cosciente di questo, miro a sublimare il mio disappunto con ironia e sarcasmo....ma questo facocero era davvero un osso duro...non si dissuadeva con nulla...era troppo determinato a infastidirmi e innervosirmi..insomma un vero professionista del settore...tanto lo so che le palline ce l'avevi nelle maniche...rifallo un' altra volta qt gioco...lì c'è la calamita...non è vero che te l'ha insegnato un maestro giapponese...se sei un mago prova a farmi scomparire....io l'ho capito il segreto, si vede....la ragazza aveva smesso di ridere ed era infastidita e la mamma era un po' sull'imbarazzato andante....avrei voluto togliere il camice e darlo a "testa d'asino" perchè facesse lui...ma nn si può! occorre cercare di uscire con stile e malizia da certe situazioni, magari sciorinando battute brillanti che stemperano la tensione e fanno ridere un po' tutti...mi sa che ho tripolato un po' nel riuscirci e "testa d'asino" mi stava mangiando la pappa in capo...fino a qd non gli ho dato ciò che voleva, divenire cioè il protagonista dell'incontro....in qt ribaltamento di ruoli la ragazza è divenuta genitore e il babbo figlio e principale artefice e protagonista di tutte le magie, tra gli elogi e i consensi di tutti....alias, tra lo stizzito ed il risentito di tutti.
mirko