domenica 30 gennaio 2011

SONO STANCO

Come red diceva ad andy nel film "le ali della libertà" in carcere tutti sono innocenti....nessun prigioniero ammette di essere colpevole...ma Andy lo era per davvero innocente e stava lì ingiustamente....
si diceva così perchè tutti volevano uscire dal carcere di Shawshank, dove regnava l'impunità assoluta verso le efferatezze dei secondini e del direttore....poi al colloquio per ottenere l'estinzione della pena non ti facevano mai uscire, almeno fino a quando non eri lobotomizzato, o meglio "istituzionalizzato", nel senso che non avevi più strumenti e motivazioni per rifarti una vita, e quelle mure erano riuscite a rubarti l'anima...
in ogni gruppo regnano regole precise, che uno conosce col tempo e solo entrandovi a far parte....tali regole sono funzionali all'esistenza del gruppo stesso e ne consentono la sopravvivenza.....in tutti i gruppi è così....esistono regole che valgono solo all'interno di quel contesto e dall'esterno risultano spesso incomprensibili o fuori luogo.....
dopo mesi di tennistavolo sto capendo alcuni sacri principi che lo contraddistinguono....del tipo: chi ha la gomma puntinata viene visto quasi come un fuorilegge ed un imbroglione....tutti cazzeggiano e ridono ma vogliono vincere...nessuno tiene il punteggio delle volte che vince o perde perchè non è importante, ma ognuno sa precisamente le volte che vince o perde...ed incredibile, questo per me è ancora un mistero, i veterani sanno anche quante partite vinci o perdi te, anche se non giochi contro loro e quella sera non ci sono.....oppure se fai un punto con lo spigolino o perchè prendi il net della rete, è buona creanza chiedere sempre scusa, ma dentro godi come un maiale....
ma la regola per antonomasia è quella di dire sempre sono stanco....
all'inizio non capivo perchè tutti erano sempre stanchi ma giocavano fino all'una di notte...dopo un po', per abitudine o rispetto, ho iniziato a dirlo anche io che ero stanco, anche se a volte avevo la freschezza e l'energia di un leone....ma poi mi si è accesa la lampadina ed ho capito....
il mio secondo maestro l'altra sera, prima di iniziare la partita contro me, mi ha chiesto come stavo...io ero veramente a pezzi e gli ho detto, come tutti e come al solito, sono stanco....
lui, premiando la mia costanza e la mia assiduità, ha ritenuto fosse il momemento di confidarmi una nuova verità sul gruppo, sconosciuta ai novelli che si approcciano a questo sport....
tutti si dice che siamo stanchi e mai nessuno dice che è in forma e che vuole fare il culo a tutti, anche se dentro lo pensa....così si para il suo di culi....quando uno è stanco davvero non viene mica!!!
brutti porcelli! non eravate stanchi allora! fingevate, così io abbassavo la guardia e se malaguratamente vincevo era solo perchè voi eravate stanchi...non è vero che tutti vi alzate alle 6e30, che non avete mangiato, che fate sempre tutto di corsa e che avete avuto una giornata terribile....non siete dei super eroi allora....
ed io che a volte venivo moribondo e dicevo se lo fanno loro lo faccio anche io di giocare stanco....
anche quando ero bello tonico vi contemplavo stupito e pensavo....certo che saranno anche sfatti ma sono delle furie....io sto bene e sono un cesso e ne piglio anche da questi zombie...così la mia autostima ne risentiva ed anche la qualità del mio gioco e della mia vita in generale....
grazie per la dritta secondo Maestro, ne farò tesoro.....ma preparati perchè arriverà il giorno che dirò oggi sono in gran forma e riuscirò a vincere lo stesso.....
le cose si cambiano sempre dal di dentro, sempre.
m ping

giovedì 27 gennaio 2011

ZIO MARINO

dopo la spensieratezza dell'infanzia, in quel limbo prima dell'adolescenza, quando le bimbe proprio non mi filavano di striscio e forse nemmeno a me interessavano ancora tanto, si ingannava il tempo in modo curioso....messe da parte le biglie e le infinitamente lunghe partite di pallone sulla strada, si cercavano cose nuove da fare...si guardavano i film horror e si pigliava spunto per rifare robe strane a modo nostro....oltre alle visite presso le case abbandonate, che portavamo avanti ormai da anni, e che ci vedevano come luminari affermati del settore, con tanto di mappe e di stelline per segnalare le più paurose, c'era venuto il prillo di provare a fare le sedute spiritiche...e lì circolavano strane leggende, tipo che se interrompevi la seduta bruscamente, lo spirito restava lì e, forse, si impossessava di te e ti faceva diventare indemoniato.....molti avevano amici di amici che conoscevano delle persone che prima non avevano nulla e poi si indemoniavano e veniva il prete a togliere il demonio....cioè, il rischio era grosso...di finire al letto che sbavavo e che cambiavo la voce non mi garbava punto........guai quindi a sbagliare....poi c'era chi non ci credeva ma partecipava uguale..io ero convinto che la cosa funzionasse, perchè la moneta si muoveva davvero sopra le lettere...e dopo tutti si giurava che nessuno l'aveva mossa volutamente..e quindi era davvero lo spirito che ci parlava..lo spirito diceva sempre cose bizzarre...sempre truci e sinistre, tipo quando era morto, dove, come....mai che stava bene o che raccontasse una barzelletta o un aneddoto divertente....un giorno un mio amico, che ci prendeva in giro per questo hobby, volle partecipare per smontare tutto il teatrino e dimostrarci che era tutto un bluff...invocò allora l'anima di suo zio marino che se ne era andato da qualche anno....zio ci sei?...la moneta andò sulla S e poi sulla I....stai bene?...SI....sei proprio te?...SI...
il mio amico decise di giocare il suo asso nella manica per dimostrare l'infondatezza del tutto e chiese allo spirito il giorno e l'anno in cui se ne era andato.....la data la conosceva solo il mio amico, noi proprio non si sapeva affatto chi fosse zio marino.....zio, quando sei morto?...lo zio rispose prima con il giorno, poi con la data ed infine con l'anno.....
rispose giusto ed il mio amico divenne bianco come un cencio e ruppe la seduta e scappò giù dalle scale a gambe levate....
che cavolo, noi non si era fatto nulla...e però c'eravamo...chi tra noi sarebbe divetato indemoniato? per me era giusto fosse il nipote che aveva fatto tutto il casino... ed anche per gli altri...poi noi si giurò che nessuno sapeva la data e nessuno aveva mosso con coscienza la moneta...il mio amico non aveva giurato ed anche questo aspetto è rivelante affinchè il demonio andasse da lui.....
qualche tempo dopo la cosa si spinse oltre ed avendo invocato ormai tutti i parenti più stretti di tutta la nostra cricca, decisi di invocare il babbo di mia nonna...presi una fotografia d'argento da camera di mia nonna e andammo in un gruppetto di 5-6 in cantina con candela, tabellone delle lettere e moneta.....
mentre lo spirito del babbo di mia nonna ci stava parlando che stava bene, che era proprio lui e ci diceva come era dipartito, la porta della cantina si aprì di botto...era mia nonna che non vedendo la foto d'argento in camera sua era andata in paranoia.....ci vide lì tutti quanti con un dito sulla moneta a fare delle domande a suo padre dipartito e sbottò...accese subito la luce ed iniziò a sbraitare come mai l'avevo vista fare prima...no nonna, ferma! dopo sennò mi piglia me tuo padre...non voglio essere indemoniato da mio bisnonno...perchè poi gli altri giurano e lui mi piglia me.....non mi calcolò nenache di striscio, prese la foto e mi mollò uno scappellotto...la frittata era fatta....probabilmente ero indemoniato.....
la notte stetti lì ad aspettare i primi sintomi che non tardarano ad arrivare...ecco perchè sono così, questa è parte della mia storia.
m. zombie

lunedì 24 gennaio 2011

MANTRA

oggi mi sono ritrovato a recitare un brevissimo mantra insieme ad una mia amica buddista...e mi parlava in termini strani..dalla buddhità dentro di noi...al namasmarana....dalla Pergamena al dharma...ed io dovevo guardare un punto fisso che, in effetti guardavo....i miei occhi a palla forse facevano credere che ritenessi la ricerca della felicità estranea al concetto di spiritualità...ma non è così, ero solamente attento e recettivo....sono di tutt'altro genere le cose che mi lasciano perplesso e che mi restano indigeste....al contrario tutto ciò che riguarda lo spirito, se è fatto in modo puro, mi affascina....nella pratica ciò che mi ostacola, principalmente, è la noia..la pazienza di apettare la bellezza dell'essenza non ce l'ho...e quando mi ritrovo a fare una cosa ad occhi chiusi, di quelle lente in cui ti guidano, scalpito e desisto.... e la bestia dentro mi gratta lo stomaco....potrei leggere questo aspetto come una resistenza o una difesa...ma non penso sia così perchè poi una forte carica, o una forte pace, la ritrovo in tanto altro.....quando facevo meditazione mi garbava più che altro l'atmosfera, il silenzio, il parquet sul pavimento, i calzini senza scarpe, le tisane...ma poi stare un'ora lì fermo a fare dei versi, a volte, era pesa...se era una meditazione dinamica mi sfiziava già di più, e la motivazione aumentava...poi tutti parlavano sottovoce, lontano dal frastuono che c'è fuori...si mangiavano dei biscotti strani, che sapevano di poco perchè integrali e senza edulcoranti o grassi idrogenati...ma erano bellini e facevano bene, oltre che fico....lo zuccehro bianco non c'era mai, solo di canna..anzi, molto meglio il miele...lì non si parlava mai di pallone, ma di come si stava e del nettare della vita.....ci si dava la mano e ci si abbracciava.....si commentavano le cose in cerchio e quell'atmosfera mi rilassava parecchio...e poi c'era un gong che faceva intendere che la parte pratica era terminata...gli occhi si aprivano lentamente e, tutti storditi e spettinati, si prendeva coscienza e ci si trovava al centro della sala....dopo faceva quasi strano salutarsi e andare via in macchina...era meglio se al chiaro di luna ciascuno si fosse dileguato a piedi nel bosco per dirigersi chissà dove.....
poi chi fa queste cose sono spesso tipi strani...una guida spirituale, una volta, ci fece alzare all'alba per fare il saluto al mattino in una radura del bosco, che per arrivarci c'era da fare un sentiero scosceso che neanche lei sapeva bene...siccome molti avevano i sandali e c'erano un sacco di rovi, si tagliuzzavano qua e là...io pensavo un po' come fanno i pellegrini col cilicio...solo che loro lo sanno...io, che avevo un po' di esperienza ed avendo inquadrato la tipa spirituale, mi ero portato gli scarponi ed un bel coltrone di lana grezza.....
arrivati alla radura, nel freddo del primo mattino, molti tremavano...ma anche quello fa parte della grande giostra....ci fece fare una serie di gesti strani conditi con alcune parole in sanscrito che si ripetevano tutti insieme.....ci si guardava negli occhi e poi si indicava il fratello sole che ormai aveva fatto capolino....
infine si tornò indietro da dove si era partiti....ma anche la guida spirituale, che all'andata si era tagliata, al ritorno si era ricreduta, o ravveduta, e ci fece passare dalla strada...tutti in fila indiana con le macchine che passavano...e si ripetevano parole diafane e prive di forza....però facevano parte del copione....poi al bar del paese di montagna un caffè e una condivisione sull'esperienza...ma io avevo già adocchiato la Gazzetta sul tavolo accanto...forse la Fiorentina aveva comprato qualcuno di buono, quelli che fanno la differenza e ti fanno vincere le partite....sogna ragazzo, sogna
m..aum

venerdì 14 gennaio 2011

100%

al cento per cento sarebbe splendido....essere sempre lì, dalla vita tranquilla di tricarico al centro di gravità permanente di battiato...o forse il bello è la tensione o il continuo provare ad arrivarci....oggi per un ragazzo era picchiarne un altro per vedere chi si doveva prendere la dama...e lui era felice perchè l'aveva prese ma gliene aveva date anche tante... e avevavo deciso che nessuno dei due se la pigliava....oppure per un'altra ragazza era ricevere un sms di auguri dal babbo, visto che era il compleanno di lei...e lei sarebbe stata felicissima, ma non è arrivato alcun msg e quindi era triste....o sempre oggi, un'altra ragazza che non vedeva l'ora venisse sabato per uscire per la prima volta al cinema con la sua nuova fiamma...e le batteva forte il cuore e mi chiedeva se era normale si sentisse le farfalle nello stomaco...mi chiedeva se era grave e mi diceva che non riusciva a mangiare.....si sentiva svenire ed aveva tanta paura.....
oppure per Stella e sua mamma di de gregori il 100% è il non avere più il padre intorno....o il capitano della barca di legno di rosa di fossati che perde l'anima e non sente niente....ognuno ha il suo cento per cento, a seconda del momento che vive....o in zucchero di finardi "e quando penso al tempo che è passato mi fa sorridere tutto quel che sono stato"....o in Nina di castelnuovo dove l'amore è più forte della guerra...
io al ragazzo che si era picchiato per il possedimento della bella glielo dicevo che c'erano altri cento per cento oltre al suo....ma lui era contento, e sardonico mi guardava mentre gli raccontavo i miei cento per cento....e quando pensavo di averlo convinto, almeno un po'.... mi ha chiesto 3 euro per la focaccia....tanto era sospeso, non so per cosa, e a scuola non poteva andare....gli ho dato tre euro..magari con la pancia piena si ragiona meglio.

http://www.youtube.com/watch?v=PhIg1WJEjAY

m

mercoledì 12 gennaio 2011

BELLA STORIA MAESTRO

speriamo non si svegli che proprio non saprei che fare e mi sento svuotato.... mi richiede sempre tanta energia e talvolta è sconfortante accorgersi che l'incontro non decolla.....lui non parla, ma vibra ....e così ti fa capire che è contento....non ti guarda e solo sporadicamente i miei occhi riescono ad incrociarsi con i suoi.....e allora sono io che vibro.....
ed invece si sveglia ed è imbronciato come poche altre volte mi è capitato di vederlo....non sta bene e anche stavolta se l'è vista brutta....trovare qualcosa che lo possa interessare può essere la cosa più sempliece del mondo, ma anche la più complessa....è di quelli che se lo porti al luna park rimane catturato dalla forma di un palo o da un sasso nascosto sotto un ciuffo d'erba....io credo sia un poeta e infatti mi ha insegnato a vedere oltre l'apparenza delle cose....apprezzare quei particolari che a volte si perdono nel frastuono generale, tipo un modo di camminare, un colore, una musica di sottofondo....insomma una sorta di maestro che si permette di godere solo delle cose che gli piacciono e del resto fregarsene...nel senso che se qualcosa non gli piace neanche la prende in considerazione e se ne va, o si addormenta....il maestro è di bocca fine e mira alla sostanza....con lui si va oltre i formalismi....se stai lì a tergiversare lui fa il pollice verso.....i suoi occhi sono profondi come il mare e sono speciali perchè riescono ad osservare l'essenza senza guardarla...penetrano senza toccare.....comprendono senza mostrarsi....
ed io di punto in bianco ero lì, dinanzi al maestro, che seduto sulla sponda del letto contemplava il vuoto, e la mia anima....insieme a lui c'erano i due sommi discepoli che lo attorniavano di luce ed amore.....
la tentazione era quella di dire quelle cose incomprensibili ed inutili, tipiche di chi si trova in difficoltà...resisto.....
provo a toccarlo ma lui non apprezza affatto e si ritrae stizzito....
sono completamente in ambasce....
sto per dichiarare la mia impotenza....chinare il capo per il patibolo genuflettendomi al maestro.....lui infatti neanche mi considera, perchè giustamente non lo merito...
dentro me sento un moto che sale e che mi aiuta a darmi quella forza che proprio non credevo di avere...
va bene! ci penso io....esco e ritorno dopo poco con una serie di giochi di ogni tipo...richiamo la sua attenzione, cambio il tono di voce, la mia vitalità, la mia gestualità, la mia motilità....
ed il maestro apprezza e riprende a guardare nel vuoto...
azz, mi ha dato una seconda possibilità....
ritrovo l'entusiasmo del fare, rido e gli dono la mia anima.....sento di essere lì per lui...i due discepoli annuiscono pacati.....e apprezzano.....anche loro partecipano e si divertono.....
si crea un intreccio di palle, sacche, soffi e mani che applaudono.... in un tripudio di suoni e colori....
il maestro sente che ci sono e mi premia con uno sguardo...inizia a vibrare ed il suo riverbero rimbomba nella stanza e mi nutre....
sto da lui tanto, molto tempo....e mi irradia con la sua forza e mi fa stare bene....
e poi, in fondo, mi fa il dono più prezioso....un ciao con la mano...bingo!
omnia munda mundis m.

lunedì 10 gennaio 2011

TIROCINIO ALICE



Il mio stupore in pediatria porta il nome di Davide,così come la mia meraviglia e gli effetti che il servizio offre ai bambini che vivono il ricovero in ospedale. Inoltre è proprio vero che ogni porta è una scatola chiusa, almeno per me è stato così!

Mentre entravo in quella stanza in compagnia del mio amico Mariani e sotto la supervisione di Mirko, eccitata da cosa avrei visto e da quale sarebbe stato l'intervento...provai freddo.

Mirko azionò lo stereo e la musica che ne usciva era quella dello Zecchino d' Oro di qualche anno fa.

La musica, accompagnata dalla voce di Mirko, che sa a memoria tutte le canzoni, veniva ,a mano a mano, rafforzata dal ritmo delle maracas, dei tamburelli e da altri strumenti sonori che Mirko faceva girare nello spazio

e che ci passava per farci partecipare.

Dopo un po',insieme, ci siamo improvvisati tre ottimi ballerini provetti eseguendo il nostro numero con le maracas e con il movimento delle nostre mani; e continuavamo anche a cantare.

L'energia era buona e fra la paura di sbagliare qualcosa, ed essere eccessiva nei movimenti, sentivo l'esigenza e la voglia di “spendermi” al massimo delle mie possibilità.

E non è finita qui....

Sempre in sottofondo musicale, Mirko tirò fuori tre palline colorate che ruotavano in maniera circolare di fronte al ragazzo e che poi “si trasformarono” in tre fazzoletti morbidi che davano vita ad una sfera di colori che rimaneva sospesa nell'aria come se fosse una magia.

I palloncini andavano su e giù, giravano nella stanza, e c'erano anche i camici a portare colore.

Il ragazzo si muoveva, emetteva suoni con la voce e mi sembrava che sorridesse con gli occhi, che sembravano accesi sempre!

Era una festa di colori, movimento, energia ed emozioni che rimbalzavano in quella stanza su tutte le pareti, senza fermarsi mai.

Adesso in quella stanza sentivo calore.

A riportare la calma, fu la nenia di un carillon, che ci permise di mettere via gli oggetti e di parlare con la mamma e con Davide.

Ai MAGICOLIERI con ammirazione.

Grazie Alice

sabato 8 gennaio 2011

TIROCINIO ILARIA



"Eccomi qua! Tutto è iniziato più di un anno fa, quando una mia amica mi ha raccontato la sua esperienza fatta al Dynamo Camp, e mentre me ne parlava vedevo i suoi occhi illuminarsi di una luce particolare, speciale direi! E da lì si è smosso qualcosa in me, qualcosa che era nascosto, e così l'anno successivo ho fatto pure io la domanda come volontaria al Camp, ho fatto i tre giorni di formazione a marzo del 2010, durante i quali ho conosciuto persone speciali e provenienti da tutta Italia, una delle quali mi ha mandato poi un'e.mail dove mi parlava del concorso indetto dalla regione Toscana per diventare Magicoliere... Proviamo mi sono detta, e l'ho fatto, mi sono messa in gioco ed è iniziato quindi un percorso che oggi mi ha portato fin qua! Il 2010 è stato un anno pesante per me, fatto di molti cambiamenti e di molte difficoltà personali, impegni e sacrifici, ma mi ha dato pure molto!
Innanzitutto l'esperienza del Dynamo, fatta sia con le famiglie che con i bambini, ed è stata profonda e meravigliosa, dove ho provato delle sensazioni uniche, poi il corso di Magicolieri, dove si è formato un gruppo fantastico, unico nel suo genere, dove mi sono trovata a mio agio e con il quale sto imparando molto, sotto tutti gli aspetti, un arricchimento e una crescita personale dei quali ringrazio veramente tutti coloro che ne fanno parte, dai "magici" insegnanti ai "magici" ormai amici facenti parte del corso! Un percorso ancora da completare, che mi ha portato anche in Albania, a toccare con mano realtà diverse dalla nostra.
E poi come non parlare dell'esperienza fatta direttamente in ospedale, dove ho potuto constatare metodi diversi di lavoro, ognuno con la propria personalità, dallo "scoppiettante" Mirko, alla "pacata" Samantha, all' "energica" Simona, tutti veramente Bravissimi e capaci di relazionarsi al bambino in modo efficacie, personale e divertente, capaci di entusiasmare e portare gioia in un ambiente in cui la terapia del sorriso aiuta e facilita indubbiamente la degenza.
Ringrazio veramente tutti di cuore, penso che ognuno di noi può fare qualcosa per migliorare se stesso ed aiutare gli altri, e mi sono resa conto di quanto sia veramente importante un sorriso, una parola, un gesto d'affetto che spesso nella fretta della vita ci dimentichiamo di fare...quello che diamo è sempre inferiore a quello che riceviamo, perchè niente appaga di più di un sorriso ricevuto! Il sorriso è tutto, è la speranza e la gioia della vita, che magari in mezzo a mille difficoltà, ancora fa capolino! Ed è nostro compito tenderle una mano, aiutarla ad emergere e darle la forza necessaria per sorridere di nuovo!

Buon 2011 Magici Magicolieri!

Ilaria

lunedì 3 gennaio 2011

TIROCINIO MARIA LETIZIA


Cari ragazzi eccomi qua...


sono passate più di due settimane dal mio tirocinio in ospedale, giorni di riflessione e attesa per cercare di raccontare un'esperienza, un incontro….trovare le parole per raccontare quando mi sento ancora dentro, ancora all'inizio è difficile in questi giorni pieni di festa, di cene, di incontri, di regali......come ogni fine anno ritrovo il bisogno di cercare momenti di riflessione...i pensieri corrono veloci fra passato, presente e futuro. Dedico spazio ai ricordi, immagini... profumi.... parole …cosa stavo facendo un anno fa ? chi ero ? chi ho conosciuto, o ritrovato, o scoperto!

ripenso agli incontri, ai luoghi che ho visitato, alle persone, amici che ho incontrato

il tempo si dilata e si restringe. cos'è un anno?!

quest'anno è stato di certo, per me, un anno di crescita, un anno di scoperte…

ripenso a tutti gli eventi piccoli o grandi che mi hanno portato a intraprendere il corso di magicolieri, a giugno. sorrido nel constatare che mai avrei immaginato di piombare in un mondo fantastico di cui mi sono fatta avvolgere.. cullare..formare..penso a come è buffa la vita

e la ringrazio per avermi fatto intraprendere questo percorso

penso che lasciarsi andare, provare e fare ci aiuta a conoscersi

"ognuno è tanto infelice quanto crede di esserlo"

grazie a Mirko e la sua equipe di docenti....magicamente.....si è creato un gruppo...30 persone...ognuno ha partecipato, ognuno ha donato qualcosa di se

rispetto ad un anno fa siamo sicuramente diversi…crescere insieme ad altre 30 persone che ti stimolano, che ti sostengono, che non hanno paura ad aprirsi a confrontarsi, a confidarsi

condividere i cambiamenti le emozioni è per me un'opportunità importante di crescita

questo corso ci sta insegnando l'importanza della relazione, con noi stessi e con gli altri, per poter lavorare in maniera costruttiva...per vivere meglio...

attraverso il gioco le emozioni hanno lavorato dentro di noi

il gioco ci ha dato la possibilità di esprimerci

giocando abbiamo imparato a conoscersi, giocando ci stiamo scoprendo...

ogni materia del corso è stata per me una porta che si è aperta, direi spalancata per l'impatto che ha avuto su di me….sei mesi intensi aspettando il martedì e il giovedì sera per giocare, stare insieme, ascoltare, imparare…ogni incontro è stato per me prezioso ed ogni volta che non potevo partecipare era per me fonte di rammarico e dispiacere perché sapevo che mi sarei persa qualcosa...

il tirocinio in ospedale...è stato quindi per me come una iniziazione

ho atteso con ansia mista euforia e curiosità, l'arrivo della mia settimana ma nonostante questo.... mi sentivo impreparata. Il primo giorno fuori dal reparto di pediatria mi sono trasformata, incontrollabilmente sono diventata uno stoccafisso...paralizzata....continuavo a ripetermi....stai calma!! molto calma!! andrà tutto bene...e cose del genere..e così a forza di pensare mi sono persa gran parte delle cose che potevo imparare...

gli altri due giorni sono stati incredibili, scacciata la paura sono riuscita a vedere la professionalità di Mirko, ho osservato il suo lavoro di anni e di ricerca, espresso con una naturalezza e padronanza di gesti e parole, che potrebbe sembrare scontato e facile il suo metodo di lavoro, tanto funziona.

e così mi sono trovata per terra a lottare con un bambino che ride felice, con due palloncini diventati magicamente spade incredibili, dimenticando che cinque minuti prima lo stesso bambino era timido e silenzioso sulle gambe del babbo.

ogni stanza del reparto è un mondo dove i magicolieri entrano piano con il loro carrellino pieno di opportunità per dare la possibilità al bimbo, o ragazzo e alla rispettiva famiglia, uno spazio di tempo e strumenti per potersi esprimere attraverso la magia del gioco.

l'ultimo giorno, con Alessandra e Simona che ci conduceva, ho apprezzato il lavoro di gruppo, per me è stato il giorno della scoperta del personaggio mediatore….

quando nella stanza dei magicolieri Simona mi ha dato Gerry...beh...quel'orsacchiotto marrone che si muoveva con la mia mano, una volta calzato ha incominciato ad animarsi come parte esterna a me....giunti nella stanza di degenza gli occhi del bambino hanno dato il tocco magico finale, Gerry si è svegliato ed ha preso vita....

come esprimere certe emozioni? posso solo ringraziare per l'opportunità concessami…

posso impegnarmi a farla crescere e maturare …

auguro a tutti voi di scacciare la noia e concedersi il tempo di imparare, di creare, di donare e di ricevere.

un abbraccio

Maria Letizia