venerdì 23 luglio 2010

LA CORSA

una volta in un periodo brutto della mia vita corsi per 26 giorni di fila.....avevo il secondo lca rotto ma dentro di me pensavo si fossero sbagliati perchè la gamba funzionava a meraviglia....poi mi operai e mi tolsero anche uno o due menischi....iniziò in seguito la trafila pallosissima della riabilitazione dal mio amico alberto ....che ho fatto impazzire a suon di cavolate.... gli tiravo tutte le macchine a bomba ed una volta gliene ruppi anche una, mettendola al doppio di quello che mi aveva detto lui...mi fece una parte devastante davanti a tutti, che tremarono anche le mura.....gli mettevo le targhette dei miei record sopra le macchine, in modo che restassero indelebili nella storia dello studio....quando si toccava il sedere col tallone era festa grande e si festeggiava con bignè....questa era l'usanza dello studio almeno, perchè quando toccò a me portai 15 litri di birra in un barilotto di metallo....quando lo aprii spruzzò sulla moquette e me lo fecero mettere in bagno....credo che il riuscire a prendere in giro i momenti faticosi sia un pregio ed anche un mio personale modo per rispettarli....poi la birra mica sempre mi piace e possono passare mesi che non la bevo e magari invece ci sono periodi che proprio mi va.......correre serve e a me piace tantissimo....non per dimagrire perchè lì non perdo mai un grammo....ma per sentirmi vivo, riguadagnarmi un po' di equilibrio quando questo viene a mancare, per sfogarmi se sono agitato o anche troppo allegro.....quando io corro vuol dire che sto affrontando qualcosa, se non ce la faccio vuol dire che sono ancora troppo dentro le mie cose....mi piace in particolare quando ho finito di correre e mi sento sudato che ripiglio fiato sdraiato in terra...e lì mi sento davvero la vita nel petto....non mi piace correre sulla strada, ma in posti verdi con del buon profumo di natura....le mie gambe non sono tanto contente di questa mia passione e vorrebbero facessi nuoto o bici...ma io non condivido
m. al passo

domenica 18 luglio 2010

FRUGOLETTO

chi sa il perchè, ma ci sono dei bambini che mi rimangono molto impressi, anche a distanza di tanto tempo...mentre altri me li scordo in un battibaleno....frugoletto è piccino, nel senso che è secco secco, di circa sei-sette anni e con la faccia deturpata da un brutto incidente...ma l'immagine che subito ho di lui sono i due occhialoni che portava, buffi ed esageratamente grandi per il suo volto minuto....dietro le lenti si intravedevano due occhietti spaesati a punta di spillo....era ganzo frugoletto perchè diceva pochissime parole e con un filo di voce appena...però il suo sguardo era una calamita che non mi perdeva mai di vista...anche la mamma di frugoletto era una bella persona, con il suo silenzio attento e intramezzato da sorrisi che venivano dal cuore....
non c'è un perchè delle cose che sto scrivendo....solo un grande senso di tenerezza che colora il mio ricordo....
io non ero poi così sicuro che gli garbasse quel che facevo e talvolta lo mettevo alla prova facendolo soffiare o chiedendogli di dire qualcosa di bizzarro....lui eseguiva con quel suo modo pacato e garbato, tipico d'altri tempi...
sentivo di avere dinanzi un bambino timido di suo ed in più spaventato per quel che gli stava succedendo...il mio incontro è scivolato via dolcemente e mi sono accorto che anche io gli stavo parlando con un filo di voce, ero paterno come raramente mi accade e gli stavo proponendo delle attività molto morbide....uscito dalla stanza ero veramnte tranquillo e percepivo di essere stato capace di entrare in risonanza con le sue emozioni ed il suo modo di essere.....
m. di zucchero

venerdì 16 luglio 2010

ILLOGICA ALLEGRIA

come cantava il fantastico gaber a volte si può avere vergogna di stare bene, lasciandosi catturare dalle prime luci del mattino o dagli ultimi raggi di sole....di tenere il proprio cuore incollato al fininestrino....di prendersi il diritto di vivere il presente..."lo so del mondo e anche del resto" ma sto bene...la mia allegria può nascere da piccole cose come uno sguardo, un complimento, un odore....ma anche morire per delle piccole cose come una cicca buttata dal finestrino della macchina o dei materassi buttati per strada.....il rispetto dell'ambiente è amore per gli altri ....anche trovarmi in posti dove non vorrei stare mi soffoca la gioia...
mentre aspettare una cosa bella mi riempie di entusiasmo....
dopo aver condiviso un po' di banalità che mi passavano per la mente mi appresto ad andare in ospedale a giocare...ogni volta con una sana curiosità ed una sana apprensione....chiedendomi quanto durerà tutto questo e che sviluppi potrà avere...quanto sarei in grado di gestire un suo sviluppo o sopportare un suo ridimensionamento....credo che tante cose avvengano se uno ci crede e ci investe...e magari se fa delle scelte giuste che portano verso quella cosa lì e no verso altre che non c'entrano nulla....
e mi sento ancora tanto carico e la voglia c'è....l'amore per il dettaglio, nell'appuntarsi tutte quelle idee che mi conquistano e che ogni tanto ripesco per approfondirle e svilupparle....la sensazione di leggerezza mi fa stare sopra le difficoltà e mi rende sereno....il mio rischio è di aprire un po' troppo la porta agli eventi e di esserne travolto...per questo ho chiesto consiglio al druido che, dopo un digiuno di due giorni ed un bagno purificatore nei fiori di loto, mi sta preparando una pozione magica per mantenere sempre un minimo di controllo...altrimenti la nostra vita sarebbe come una barchetta in mezzo al mare....ma questo è Francesco...e quindi un'altra storia.
abientò, m.

lunedì 5 luglio 2010

L'ANIMALE


un uomo senza la sua donna ritorna un cavernicolo con la clava dell'era paleolitica...non lava, mangia con le mani, gira con abiti improponibili e beve birra con la barba incolta...poi lascia le luci accese e si ringarzullisce perchè si sente il padrone del castello...il casino aumenta esponenzialmente insieme allo sporco...poi qualche ora prima della fine della festa, quando lei è in procinto di tornare, rassetta tutto e torna a scodinzolare...le tribù dell'era primitiva, una volta l'anno, uccidevano l'animale sacro e si dividevano le carni...poi tornavano a cuccia e per tutti gli altri giorni lo veneravano...quel rito serviva per tenerli buoni e per farli sfogare un pochino...anche a me gaberebbe sfamarmi con le carni dell'animale sacro e bere birra, tanta birra.....mangiare cocomero e sputare i semi in terra e pulirmi le mani ai pantaloni......farmi una spaghettata di notte e poi dormire sul divano con la tv accessa....uscire a fare i bagordi e le indianate...far dormire il gatto insieme a me e mangiare wurstel insieme a lui....ma aimè mi trovo sì da solo, ma senza acqua perchè i tubi sono rotti, devo fare il manovale per l'idraulico che verrà e mi metterà a scavare qua e là con la vanga....con un orto sterminato da accudire, con un libro da scrivere e la suocera che, minacciosamente, ha paventato la possibilità di passarmi a trovare senza prevviso....la mia prima sera l'ho passata nel cercare di scacciare un pipistrello che mi era entrato in casa, con un paio di pantaloncini sulla testa, visto che mi hanno sempre detto che il topo-volante si attacca ai capelli e non trovavo cappelli, e con una pila in mano per tentare più volte di indicargli la strada persa, cioè la finestra aperta....poi c'è da ricordarsi di annaffiare le piante da frutta che sennò le strina il sole, andare al lavoro....domani l'enel mi toglie l'energia elettrica per tutta la mattina....c'è da passare dalla banca e dalla posta....portare la moto al tagliando e aggiustare il mio studio, che, senza motivo, ha iniziato a fare acqua da una parete e, a breve, avrà i bozzi con l'acqua verde e le rane....
insomma, facendo bene i calcoli, mi rimangono 10 minuti liberi venerdì, nel tardo pomeriggio...e lì lo giuro, faccio l'animale a tutta randa
primitiv m.