martedì 27 ottobre 2009

TOP-SECRET

molti giochi che utilizziamo in ospedale non mirano ad intrattenere il bambino ma a meravigliarlo e a toccare le corde del suo cuore e della sua immaginazione....e la cosa è molto differente...in 11 anni di esperienza sul campo ho cercato di inventare e condividere le esperienze funzionali a questo scopo e di scartare le altre....cosa che tutt'ora del resto continuo e continuiamo a fare...e quando ricevo questi riscontri godo come un riccio...per esempio top secret è davvero una ficata...per farla breve si insegnano delle magie per poi lasciarle al bambino che a sua volta le proporrà ad amici e parenti...se la cosa viene fatta nel modo giusto è una bomba...ecco così che oggi mi viene a trovare un bambino che è stato ricoverato tempo fa per parecchi giorni....e vi assicuro che lui non vive una situazione affatto bella....
me lo sono trovato di fronte sorridente e con in mano il suo sacchetto Top Secret con dentro tutte le sue magie...era felice ed orgoglioso di mostrarmi quanto era migliorato e come le sapeva fare bene...per me è stata una grande gioia

sabato 17 ottobre 2009

IL CORTO

....il lungo e il pacioccone, sono tre bravi cow-boy, non usano mai le pistole perchè lo sceriffo non vuole... fa il testo dell'interessante canzone del coro dell'antoniano. Mi piace pensare che lo sceriffo non voglia perchè nella sua contea non servono armi per mantenere la pace...anche se non vorrei che lo sceriffo fosse un furbone e le armi le usi solo lui e non vuole che gli altri ce l'abbiano...secondo voi? cmq il Corto, il Lungo e il Pacioccone sono tre dritti davvero, fanno scappare i banditi con un concertino..forse suonano parecchio male e li fanno fuggire per quello...poi chisseneimporta...queste canzoni mi piacciono tanto perchè non c'è una logica da adulti che le guida, sono fantastiche e anche romantiche...
da poco il Corto è diventato anche una piacevole esperienza che Stefano e Giovanni mi hanno fatto vivere...mi ha richiesto un po' di impegno e di tempo ma sono felice di averla provata...l'attore non lo avevo mai fatto e alla fine della fierami sono divertito e con loro sono stato bene...in attesa di vedere i risultati e di fare la voce "over" al filmato credo che questa iniziativa possa essere un altro tassello da aggiungere al curriculum dei magicolieri, che essendo una realtà piccola e locale ha sempre bisogno di rafforzarsi per continuare ad esistere...
quindi, grazie al "gancio" di lucca con un forte augurio di realizzarsi nella loro professione, visto che la passione e la stoffa non mancano.
io intanto vado a farmi un giretto in ungheria, per andare a fare il pieno del freddo birbone che c'è là....in attesa di inizare a breve con la scuola e con il mio corso sul gioco a Castello
a la prochaine, m.

domenica 11 ottobre 2009

NINNA NONNA E LA TRIBU'





Guanto Bianco me lo aveva detto...preferirei ci andassi tu in quella stanza perchè ieri con il bimbo non mi sono trovata bene, era troppo nervoso e non gli andava bene nulla....

va bè, vado io....faccio toc toc alla porta e dopo il primo toc, e prima del secondo, mi apre una signora torva e spettinata che ingoiava patatine a manciate..era ninna nonna...così dolce e distensiva come il suo odore ficcante di vino e grappa insieme....tra il barcollante e l'impermalosito, nella stanza in penombra, mi ha indicato il nipotino che dormiva....accanto a lui c'era la mamma, che sorrideva e pareva ammodino, e tre ragazzotti che mi squadravano con la stessa accoglienza che si dà ad un parente lontano che viene a trovarti la domenica mattina presto....nessuno dice una parola, neanche quello sdraiato in terra che per squadrarmi aveva allungato il collo come una giraffa......mi lascio uscire due parole di circostanza, una battuta venuta male che ha riecheggiato nel gelo totale, ed esco....il mio cuore scoppiava veramente di gioia, specialmente all'idea di doverci ripassare...perchè poi il bimbo che c'entrava, era la tribù dei parenti che si era comportata male....che fortuna Guanto Bianco che ieri non se l'era beccata....va bè succede, siccome era l'ultima stanza aspetto nel nostro piccolo magazzino delle meraviglie che il pargolo si svegli e intanto penso su come gestire la situazione....l'idea di portare in omaggio alla tribù una stecca di marlboro, o meglio una carcassa di animaole, l'ho subito scartata...così come quella di offrire in dono il mio scalpo...mentre sono assorto in queste riflessioni passa davanti a me quasi tutta la tribù al completo che esce fuori, forse per chiedere lumi al grande saggio sulla mia sorte....

è il momento! veloce come un razzo prendo le mie cose, rientro nella parte del magicoliere e via.....

busso, entro e, fortunatamente, il bimbo inizia ad essere sveglio, in braccio al ragazzotto-giraffa, l'unico rimasto della tribù.....il bimbo, teso e permaloso, subito gira la testa dalla parte opposta e mi dice di andare via....appena gli mostro un burattino lo fulmia con lo sguardo emettendo un latrato che rimbomba nella stanza....forse a mò di segnale per richiamare alla base la tribù....mi restava poco tempo e mentre mi immaginavo già appeso ad un palo con tutti loro che arrivati mi ballavano intorno, il piccolo indica un palloncino che penzolava dal mio camice.....lo gonfio e sempre impermalosito mi chiede una spada...poi un cagnolino, titti e compagnia bella...lui ha iniziato a sciogliersi e sorridere..poi ridere di gusto...caspita, i palloncini gli garbavano davvero!...dopo poco è entrata la tribù al completo, con in mano i lacci e le pietre focaie, ma era troppo tardi...uno sguardo di intesa col ragazzotto giraffa che però già sapeva che le cose sarebbero andate diversamente....infatti il bimbo era già mio...e se catturi la sua anima anche i più grandi guerrieri sioux non possono far altro che abbassare il capo....con rammarico si sono seduti in circolo intorno a me fumando il calumet della pace.

m. augh




martedì 6 ottobre 2009

GETTONI


Una volta per telefonare dalle cabine si usavano i gettoni..non ho mai capito perchè non si usassero le 200 lire che erano più pratiche e reperibili, ma qt è un altro discorso...cmq la cosa era bellina, te mettevi i gettoni e parlavi per un tot..e se non avevi più gettoni addio conversazione..uno i gettoni era bene li avesse sempre con sè, altrimenti magari nel momento del bisogno non sapevi come fare...ogni tanto in ospedale anche io gioco a gettoni, nel senso che capita che un incontro non scorra totalmente fluido ed armonioso..si interrompe un flusso che poi riprende, per poi fermarsi di nuovo e così via...si va avanti a pezzi e bocconi...e se in quei casi non hai gettoni sei fritto...ultimamente mi è capitato in due diverse situazioni di giocare a gettoni..nella prima il bambino rideva e si esaltava per poi coprirsi con un velo di tristezza che non riuscivo a mandare via...non penso fosse collegato al ricovero e alla malattia, cioè mi pareva che proprio il suo modo di vivere fosse così....l'ho visto diverse volte ed è sempre stato uguale...mi cercava e mi aspettava, ma quel velo ogni tanto continuava ad apparire...i suoi occhi si spengevano e le sue labbra formavano quelle pieghette laterali che danno più forma alle guance...conoscendo la situazione ogni volta che ora lo inconto porto con me un sacchetto di gettoni e li consumo quasi tutti...a volte con i bimbi basta un gettone, con altri due...con questo molti, ma molti di più...più gettoni spendi e più sei stanco..infatti uscito dalla stanza spesso mi sento vuoto...
la seconda situazione spesso mi accade quando lavoro con bambini che hanno tendenze di tipo autistico, che vanno e vengono come razzi impazziti..iniziano qualcosa e la mollano...sembrano presi e poi danno di spalle...si coinvolgono e si stufano alla velocità della luce....anche qui una buona scorta di gettoni permettono di offrire esperienze diverse, che magari si bruciano come paglia sul fuoco, ma perlomeno si lasciano accendere.....se restassi a cercare di capire i perchè della situazione ucciderei il piacere del divertimento...non sono a giocare per capire ma per cercare di stupire e creare magia...
raramente trovo occupato...in quei casi lì i gettoni non servono più

m. tu tu tu