martedì 24 luglio 2012

IL FARO

Un mentore nella vita serve sempre....io ne ho avuti parecchi e diversi e sono stati molto utili per migliorarmi in molte delle cose che mi appassionano...
ho anche passato periodi dove non ne trovavo punti e me ne sono rammaricato....diversi anni fa ero solito andare ai rioni serali del carnevale, famosi per l'atmosfera euforica e avvinazzata che da sempre li caratterizza....in casa, come al solito, si erano raccomandati di stare attento per la strada, non bere, non fare stronzate e non fare a cazzotti...per la prima e la quarta non ho mai avuto problemi...solo una volta mi volevano mettere le mani addosso perchè avevo la faccia a schiaffi e sorridevo, ma questa è un'altra storia...
quando si va al rione il sabato è cosa risaputa che la domenica la devi avere totalmente libera...per depurarti perbenino...
quella notte, durante il rione...mascherato da Pastore, come ero solito fare, mi ero perso dagli altri e socializzavo qua e là con le persone che trovavo....
poi alla fine della festa ci si ritrovava un po' per caso, mi beccavo qualche rimbrotto e si tornava a casa...
in quel rione avevo smarrito la trebisonda e necessitavo di una guida...ma non ne avevo trovata alcuna nel mio peregrinare...mi ero così immusolito e a fine serata ero tutto preso dai miei pensieri obnubilati e macchiati dal vino....i miei amici non intuivano il mio disagio e lo imputavano ai bagordi...ma il mio malessere era profondo...
così io Pastore, il mio amico Marinaio, il Dottore e Franciscu che si vestiva in borghese ma con gli stivali da pescatore a mezza gamba ci avviammo silenziosi verso la macchina.....guidava il mio amico Dalmata che era tranquillo e sobrio.....vicino alla macchina c'era un cantiere aperto, con un paio di fari segnaletici appesi a due aste metalliche....
a me tornò subito il sorriso perchè mi accorsi che avevo trovato la guida che cercavo...non era un caso che la macchina del Dalmata fosse vicino al faro che abbagliava metà quartiere con la sua forte luce rossa...con molta calma ho preso qualche mattone e sono riuscito a sfilare il faro....ero felice....e tutto mi appariva improvvisamente più chiaro e sensato....poco importa se il Dalmata si ostinava a dirmi che quel faro nella sua macchina non sarebbe mai entrato...cosa vuoi farci...io organizzai i posti a sedere...davanti franciscu che era il più alto e dietro io, Dottore e Marinaio...sulle gambe mie e di Marinaio il faro che lampeggiava come la stella più luminosa del cielo e trasformava la macchina di Dalmata in una costellazione celeste....certo per chi passava vedere una macchina che si accendeva e spengeva di rosso era un fatto bizzarro...e nonostante i continui lamenti, i timori per la Madama  e le pesanti minacce di Dalmata, ho portato a termine la mia missione e sono tornato a casa dei miei col faro...per evitare che in casa se ne accorgessero lo nascosi in caldaia..per poi deciderne il destino il giorno dopo...l'idea era quella di fare una marginetta in campagna con il faro dentro...
la mattina alle 7e30 vengono nella mia stanza e mi urlano cosa minchia ci sta a fare un faro acceso in caldaia..tramortito da tutto ho provato a dire che io non c'entravo nulla ma le parole mi uscivano male, poi che era stato il Dalmata e che l'avrebbe preso nel pomeriggio...che me lo avevano regalato gli operai del cantiere..infine che l'avevo vinto all'arci del rione....
non mi credettero...allora confessai la verità...cioè la storia che cercavo un mentore in un periodo confuso della mia vita...mi fecero alzare in malomodo, volò qualche schiaffo e mi ritrovai col faro in mano in mezzo alla via...non erano ancora le 8 ed il faro brillava...ed io traballavo
M entore

lunedì 9 luglio 2012

PIZZICO MA NON RIDO

Pizzico ma non rido si fa intorno al camino acceso, d'inverno...ne esistono comunque diverse versioni estive, autunnali e primaverili...tutti si sta in cerchio...alcuni sul divano, altri sulle sedie...insomma, si forma un cerchio non proprio cerchio, ma che ci assomiglia...in questo gioco tutti sanno le regole salvo uno, la vittima....la persona accanto alla vittima, seduta vicino al camino, si impiastriccia le dita di brace e fuliggine....poi uno al caso del gruppo inizia...e, guardando negli occhi la persona alla sua destra, cerca di restare serio e le dà un leggero pizzicotto sulla guancia, apostrofando le seguenti parole: pizzico ma non rido...peraltro facilmente memorizzabili perchè, come i + attenti avranno notato uguali al titolo del gioco stesso...si continua in questo modo...chi riceve il pizzico a sua volta lo fa al compagno vicino sulla destra...e così via....quando si arriva al bastardone, cioè quello con le dite imbrattate di brace, tutti stanno seri e il bastardone pizzica l'ignara vittima alla sua destra...c'è da essere scaltri a non attirare l'attenzione sulle proprie dita....ma di solito la vittima non ci fa mai caso...e gli viene sporcata la guancia di brace, mentre tutti ridono a crepapelle, meno lui che cade dalle nuvole....
si procede in questo modo per più giri, mescendo allegramente vino rosso nei bicchieri.....
più si va avanti e più il malcapitato avrà, a sua insaputa, il viso nero..
il clou è quando il bastardone è nero...non intendo pieno zeppo di brace, ma nero di colore...un uomo nero, ma anche una donna nera, è l'ideale per questo gioco....
nessuno al mondo ha mai scoperto la brace strofinata sulle dita nere...
oppure c'è la possiblità di trovare in commercio della brace bianca, ma costa cara.
m and zzzzzzz in abito di giorno

mercoledì 4 luglio 2012

L'ARGANO A MOTORE

in questi giorni di afa intensa il mio cervello è in pappa....ora che potrei e vorrei fare un sacco di cose sto a fare su e giù nei miei pensieri, smarrendomi nei colori delle cose...nell'attesa di mettere ordine e non disperdere le energie....i progetti sono tanti e la cosa più pesante è partire, trovare la direzione....quindi scegliere cosa e come....poi guardo la notte e tutto acquista di senso...ed anche le pause hanno un loro squisito perchè....più dai e più ricevi e la compassione come una virtù da coltivare...
intanto tra tutti i festival che in questo periodo ho visitato, quello di pennabilli resta sempre il migliore...ogni volta la magia si rinnova....ma anche a montegranaro non era male....prox Certaldo e Vernasca...ed il teatro di paglia in provincia di ravenna, magnifico..
intatno come magicolieri inizieremo un nuovo servizio al materno infantile di massa, esperienza nuova e stimolante....
abientò, m