giovedì 12 agosto 2010

UN FORTE PENSIERO A S. ANNA

in quasi due anni che scrivo sul blog mi accorgo di non aver mai affrontato temi politici o storici o di attualità...non che non mi interessino, tutt'altro...oddio, alcuni mi annoiano da morire, ma altri mi appassionano...specialmente l'accorgermi di come tante persone che hanno il potere hanno perso proprio il cervello e compiono azioni invereconde....in tante, tantissime zone del mondo, nel passato come ora....solo che parlarne e scriverne è per me un terreno ostico in cui mi muovo peggio ....e poi tante cose che leggo me le scordo, o forse, me le voglio scordare....poi c'è il rischio di fare della facile retorica e di perdersi in ideologie che ti fanno vedere le cose in modo poco obiettivo e confuso....ma la mia coscienza la sento chiara e la mia sensibilità importante....poi non è neanche lo scopo di questo blog, che in realtà è un veicolo per far conoscere il lavoro dei magicolieri in ospedale e per sfogare un po' delle mie bischerate e fantasie....però un'eccezione mi sento proprio di farla....in questi giorni di metà agosto il mio pensiero silenzioso, ogni anno, corre a quello squallido e inenarrabile eccidio che si è compiuto a s anna di stazzema, dove hanno perso la vita 560 civili, quasi tutti donne, anziani e bambini, per mano dei nazi-fascisti....tutti nel giro di poche ore e senza alcuna pietà....e parlare di motivazioni per una cosa così inaudita sarebbe veramente una mancanza di rispetto....provo solo tanta vergogna e tanta rabbia per dei miei simili cha hanno potuto fare cose così atroci....e purtroppo non è stata l'unica...si sa che quando una cosa ti è vicina, ti tocca di più, ma questo avvenimento ha delle proporzioni così mostruose e così insensate che mi avrebbe ugualmente colpito....l'atmosfera a s. anna è incredibile e ogni volta che salgo, tutte quelle persone assassinate barbaramente me le sento sulla pelle.....e anche se non credo, una preghiera talvolta la faccio, forse per cercare di stare meglio io.....mantenere viva la memoria di una strage avvilente e dolorosa come questa è un dovere.....
mirko

martedì 10 agosto 2010

LO SBOCCO

no cari ragazzi, oggi poco spazio alla poesia....lo sbocco nel senso proprio di sboccare...insomma il vomito, che è una roba proprio schifosa assai....in pratica oggi una bimba mi ha sboccato quasi addosso...non uno sbocchino a scopo dimostrativo, ma una vera cascata che non riesco a capire come potesse contenere quel corpicino tutta quella roba giallastra e filamentosa....non credo di essere stato io con una magia, non ne sono capace....e non penso nemmeno le facessi così schifo...solo che era sotto sedativi e sbarellava alla grande....secondo me non aveva neanche capito fossi io, perchè continuava a biascicare una serie di parole insensate, scandite da smorfie ed espressioni stravaganti del viso....la cosa ganza era la zia, che giustamente preoccupata e facendo le veci della mamma, mi chiedeva di farla divertire....ma lei proprio non c'era e la sua mente girovagava in sterminate praterie alla ricerca dell'orizzonte...ogni tanto è fico avere un po' il cervello in pappa e sotto l'effetto di qualche sostanza benzodiazepinica...a me una volta fecero la pre-anestesia e mi lasciarono per un po' sopra una barella lungo il corridoio.....conobbi un altro poveretto nella stessa condizione su una barella accanto alla mia e con il suo prezioso aituo mi era venuta l'idea di fregare delle medicine che erano nell'armadietto di fronte a noi...solo che non ce la facevo più ad alzarmi e mi veniva da ridere, tanto da ridere...lui però non era d'accordo con me e voleva farmi desistere dall'impresa....allora gli tolsi la parola e detti una spintarella alla sua barella....
mirko

lunedì 2 agosto 2010

LA LUNA E AMELIE


non sempre sono al top e ci sono volte che magari ho anche un morso allo stomaco.....tutti questi momenti fanno parte della vita e lasciarli fuori dalla porta è faticoso, ma indispensabile nel mio lavoro.....

ieri ho letto sopra un muro: scegli un lavoro che ti piace, così per tutta la vita non lavorerai nemmeno un giorno.... la frase è intrigante e suggestiva e mi ha colpito perchè penso che anche per me sia così.... ma la condivido solo a grandi linee....forse perchè a volte occorre confrontarsi e scontrarsi con la realtà per realizzarsi pienamente... per poi magari tornare indietro sui propri passi, non avendo più il rammarico dell'essere ignavo, ma con qualche ferita e ammaccatura in più....nella vita e anche nel mio lavoro, che amo, occorre fare compromessi e certe volte la cosa mi pesa....meglio osservare da lontano ed immaginare le cose come vorremmo fossero o andare a toccarle con mano? mi viene da dire la seconda, ma talvolta anche la prima mi sa che è meglio...o forse, più semplicemente, ogni cosa ha il suo momento...ma poi, cosa vuoi che ne sappia....

signore e signori, una canzone per la notte che incombe, "la Luna":

http://www.youtube.com/watch?v=HGLth4UeRI4


Un giorno all'improvviso,

la luna si stancò,
di guardare il mondo di lassù;
prese una cometa,
il volto si velò
e fino in fondo al cielo camminò.
E sorpresa fù
che la bianca distesa
non fosse neve.
Eran solo sassi
e i piedi si ferì,
piangendo di nascosto lei fuggì.
Affrontare il mondo a piedi nudi
non si può
e dall'alto a spiarlo lei restò.
E sorpresa non è più
che la bianca distesa
non sia neve.

m e Angelo