martedì 30 marzo 2010

L'ANGELO E LO SCURO

Durante il corso che ho fatto insieme agli amici del "Ponte Azzurro" di Imola Angelo il custode ci ha detto di stare attento allo Scuro, che di nascosto apre le porte e si intrufola nelle stanze...Angelo il custode non è riuscito a spiegarci perchè lo Scuro si comporta in questo modo...cmq i consigli io li accetto volentieri e allo Scuro butto un occhio di riguardo...già, ma chi è lo Scuro? e cosa vuole dai miei giochi che erano tutti stesi sopra i tavoli?....forse lo Scuro è lo pseudonimo di un cleptomane che fa incetta di giochi altrui, collezionandoli e venerandoli come feticci...chi lo sa....per evitare che lo Scuro agisse il suo losco disegno ho chiuso la porta con un lucchetto ossidato di bicicletta....e di notte ho fatto la ronda per la strada....un po' confuso ho anche pensato che lo Scuro ed Angelo fossero la stessa persona....poi è successo il miracolo, lo Scuro ed Angelo si sono trovati e si sono chiariti...non so bene in quali termini, ma so che hanno fatto amicizia....insieme sono entrati a far parte della prestigiosa Commissione Qualità che delibera i vari piazzamenti del gioco chiamato "le mummie"...sono stati in Camera di Consiglio circa 4 ore e dopo vari conciliaboli hanno deciso un ex equo di tutte le mummie del gruppo....lo hanno comunicato tramite un semplice sms, perchè presi a smaltire una sbronza fine ai piedi della Fortezza
moto m.

giovedì 18 marzo 2010

EPISTEMOLOGIA


Nel mio lavoro, come in tutti del resto, è importante fare aggiornamento ed ascoltare campane diverse dalla propria....a me piace da morire imparare cose nuove e confrontarmi con modelli diversi dal mio...però, anche se le intenzioni mie sono ottime, resto sempre deluso...sono anni che qualsiasi corso segua, non solo non mi lascia nulla dentro, ma fa nascere in me un prepotente moto di rabbia ed insofferenza....si parla del gioco e di lavorare con le persone in modo alternativo...di come sviluppare l'empatia e l'ascolto attivo...come favorire processi di crescita e coscienza dei propri mezzi..e tanti altri concetti molto fichi....però le lezioni a cui partecipo sono sempre pallosissime, fatte in modo tradizionale e frontale...cioè, magari ci invitano a lavorare in cerchio e mentre ci fanno questo invito stanno svolgendo una classica lezione frontale da dietro una scrivania...poi sono spesso ingessati e con la cravatta ed usano la parola "epistemologia"...per me sono pazzi criminali...all'utlimo corso dove sono stato, in 3 ore tediosissime sul tema di un approccio alternativo con i giovani di oggi, hanno utilizzato 4 volte la parola epistemologia....che a parte non mi riesce proprio afferrarne il concetto e la pertinenza..ma poi osservo gli occhi di chi partecipa con me al corso e sono tutti persi nel vuoto, o sul cell, o sull'orologio....che senso di pochezza mi trasmettono questi workshop...si fa tanta filosofia e tanti sofismi e non si parla mai della ciccia, cioè delle cose concrete...vacci dai ragazzi a dirgli che epistemologicamente il nostro approccio euristico non fa una piega....e per chi non avesse inteso si faccia una sinossi e ci rifletta sopra un attimo, producendo in seguito un abstract....
ad ogni corso che vado se il docente non ci mette il cuore da me si becca delle sonore pernacchie....e quando dicono come è andata io alzo la mano per primo e dico male, avrei desiderato finalmente qcs di diverso.
epi mirko

domenica 7 marzo 2010

ANCHE QUESTA E' FATTA

riuscire a campare con quello che ti piace fare è una lotta...si fa una scelta e si cerca di portare avanti solo quella, senza dissipare energie in altre cose, più remunerative, ma che distoglierebbero l'attenzione dal vero obiettivo...e se uno prende altre strade poi spesso si pente perchè si accorge che l'intenzione originaria era quella di fare altro...invece coltivare il proprio orto con pazienza porta sempre dei miglioramenti...il mio orto io lo conosco bene, cioè diciamo sempre meglio...so che quel tipo di melanzane da me non vengono...so dove mettere i meloni ed i pomodori...evito di piantare i cavoli perchè non vengono..ho imparato la terra adatta per le zucche ...le carote invece sarebbero soldi buttati via...il mio amico dice che conosco tutte le zolle a memoria..ma non è così, però sto cercando di farlo...così nel lavoro..se ho trovato una cosa in cui investire faccio quella o cose strettamente attinenti ad essa e contemporaneamente faccio delle rinunce che mi porterebbero verso altre strade, allettanti ma fallaci e pericolose....la lotta sta nel continuare a far crescere il mio orto professionale, vivendo nel presente con un occhio sul futuro...con meno disincanto ma con la stessa passione...cercando di essere cosciente dei miei limiti e dei miei punti di forza...accettando compromessi solo se indispensabili...belligerante contro le insidie che sono sempre dietro l'angolo..contro gli imprevisti e la crisi...e nei momenti di fertilità non adagiandomi ma mettendo fieno in cascina per i m omenti bui...ed essendo cosciente che sento di meritarmi che le cose vadano bene...con tanta fiducia e senza lasciarsi abbattere dalle mazzate, che mi stendono ma non mi abbattono...magari d'inverno il mio orto sembra un po' uno schifo ma a maggio è già una ficata...e da maggio voglio pensare a come farlo diventare fico anche d'inverno....insomma un po' di parabole per dire che anche quest'anno il progetto magicolieri è stato finanziato
un grande saluto alla banda coni-vip di Cuneo, con cui sono stato benissimo ...un grazie per la bella giornata di formazione che mi hanno permesso di svolgere.....
mirko e i dindini