venerdì 28 ottobre 2011

I GRANDI MISTERI INSOLUTI



Riz tira delle sberle da paura...quando colpisce la pallina questa prende fuoco e diventa un proiettile che fa scintille quando rimbalza sul tavolo....io sgrano gli occhi e resto basito...penso alle sue gomme o al suo telaio..poi guardo i suoi muscoli, forse sono quelli...certo lui è una roccia, un bel bisonte..di quelli che si vede che hanno fatto calcio amatoriale di un certo livello e che fanno palestra due o tre volte la settimana, anche d'Agosto....sempre con le magliette attillate che ne risaltano i muscoli ben scolpiti sul corpo...

poi ripenso alle sue micidiali schiacciate che mi tolgono il respiro... forse è semplicemente un movimento di polso che permette alla pallina di trasformarsi in un dardo assassino...e mi rincuoro, perchè quei muscoli mai li avrò..ma quel movimento di polso lo potrei anche imparare, magari registrando di nascosto Riz e la sua mossa segreta...per poi riguardarla infinite volte al computer...oppure andare su internet e cercare un forum su movimenti di polso più adatti per tirare semine mozzafiato...o ancora su you tube per approfondirne lo studio, sfinendomi su qualche video di qualche dissennato cinese che consuma la vita a giocare a tennistavolo....

Chissà se per Riz quel colpo è un dono di natura o se lo ha imparato, magari apprendendone il giusto movimento da una pergamena donatagli da un maestro alla fine di un duro percorso iniziatico...

lui sull'argomento glissa e si crea intorno un fitto alone di mistero...forse si è fatto venire i muscoli solo per confondere le acque...

inoltre una tra le caratteristiche più buffe di Riz è che, durante la partita, dice sempre "dai Riz che oggi sei moscio!"

moscio? sfotte per caso? non le vedo neanche le palline che tira, è aggressivo come un leone affamato e dice di essere fiacco?

tutti a giocare parlano in terza persona ed è buffo.....esempi: Beppe afferma "forza Beppe, muovi le zampe" o Giulio in un maccheronico tedesco "Nain Giulio, nain" o Andrea in un brillante inglese"Yes Andrea, come on!"....

questa è una cosa che tutti fanno e non so perchè...però per essere accettato la faccio anch'io...tipo "no Mirko, no!" quando sbaglio...o "grande Mirko!" quando faccio bene...

per ora ho poca fantasia e nell'enfasi della partita mi viene da dire solo queste affermazioni un po' banali...

prima o proi troverò la mia citazione personale...tipo "Vamos Mirko!!" o uno yes con la s bella lunga...."yessss Mirko, yesssss"....vedremo

ma tornando a quello sfacciato di Riz mi pare incredibile la sua espressione, quasi irrisoria dell'avversario...dovrebbe dire "Furia Riz, sei una stramaledetta furia spaccatutto!!!" e mentre afferma così ruggire e mostrare gli incisivi aguzzi e quello sguardo di assassino che lascia di ghiaccio...

se poi capita che Riz ti colpisca con una delle sue botte ti lascia il segno sul braccio per giorni, anche se uno c'ha sù una maglia pesa.... e lui, inverecondo, dice di essere moscio....

quando imparerò il colpo dell'airone, di cui il Folletto di Ortonovo custodisce il segreto, mi librerò leggero sopra il tavolo e durante il volo le mie braccia saranno ali e la pallina, toccata dalla mia racchetta, diverrà invisibile ed imprendibile agli occhi dell'avversario..ed il mio motto con Riz sarà "Mirko!! sembri un pollastro così"....e questo al termine di ogni punto conquistato...

poi lo guarderò imperscrutabile e fuori sarò serio, come da copione...ma dentro riderò, tanto riderò....

m shalom

giovedì 13 ottobre 2011

IL CROCO

alcuni possono confondere il fiore di croco con il bucaneve.....è simile, forse per il suo color pastello e perchè, quando non è coltivato, nasce solitario qua e là, splendido e fiero....dal croco si fa lo zafferano...solo che ne servono parecchi per riuscirne a produrre una quantità significativa.....come il croco alcune persone hanno dentro sè qualcosa di prezioso, imponderabile, inimmaginabile...anche quando la scocca scricchiola la loro essenza è preziosa proprio come lo zafferano e gli occhi abbagliano per la loro vitalità e per la loro grandezza.....in ospedale è importante non affezzionarsi troppo ad una persona, ma a volte proprio non ce la faccio e certi sguardi mi portano via....so che prima o poi non ci saranno più quegli occhi a meravigliarmi, insegnarmi, stordirmi e questo mi sgomenta....certe situazioni mi appartengono più di altre e mi trascinano come un maestrale travolgente ed impetuoso che tutto spazza via e ti lascia senza fiato...so che la cera sta per finire e sto imparando ad accettarlo...gradualmente mi preparo

m