mercoledì 23 giugno 2010

IL SIGNOR SACCO


i due giorni di Pennabilli sono volati via....spettacoli fantastici ed altri meno, ma l'atmosfera è gioiosa e familiare...poi per me è un piacere riuscire a muovermi con faciltà nella bolgia del paese, riuscire a trovare al volo le zone degli spettacoli, prendere le scorciatoie....insomma mi sento di casa e la cosa mi infonde sicurezza....poi so dove si trova la bancarella con le fragole caramellate, l'arci con i panini senza fila, il bagno pulito dove non va mai nessuno, quello che fa i palloncini brutti...piccoli riti che mi fanno star bene..e se un anno mi salta qualcosa che mi aspetto di trovare mi sa che vado in paranoia...e stavolta questa formazione (per me è un fantastico corso di aggiornamento) e questo spasso di due giorni è arrivato all'apice di un intenso periodo di crescita e di impegni lavorativi nuovi ed appassionanti...bellissimi ma, a lungo andare, sfiancanti....ho fatto la scelta di sistematizzare le cose che faccio e di non farle scappare via...di scrivere e fermare le mie esperienze per poterle guardare in faccia e confrontarmi con loro...con l'intento di farle maturare e migliorarle....il sunto è che più faccio e più mi sembra di non sapere...perchè una strada te ne fa vedere cento altre che mi incuriosiscono e che non conosco....tutte non le posso fare e questo un po' mi scoccia...
ecco perchè quando tiro un po' il fiato come in questi giorni ,mi sento un po' vuoto e vedo ciò che manca rispetto a ciò che c'è....e faccio delle scelte su ciò che sarà....
vivo un senso di incompiutezza che forse è il senso del mio lavoro ....l'essenza che mi spinge a trovare nuova linfa per migliorarmi......
charlie brown una volta si mise un sacco con due buchi in testa perchè non poteva stare a contatto con la luce del sole...non potendolo vedere in faccia, tutti pensavano che era un ganzo e divenne il capo dei bimbi del campeggio....per la prima volta in vita sua era ascoltato e rispettato....quando guarì e si tolse il sacco tutto tornò come prima e nessuno gli dava più ascolto...ci rimase male da morire....io infatti speravo non se lo togliesse perchè a me charlie sta proprio simpatico
mister m

domenica 13 giugno 2010

IL GRANDE FESTIVAL DI PENNABILLI



Ci siamo, ancora pochi giorni e riparte il festival di artisti di strada che prediligo...credo siano undici anni di fila che ci vado...ho iniziato che ero un ragazzetto implume con tenda e sacco a pelo, affascinato dal juggling e dai monocicli...che prendeva la sua sana sbronzetta e dormiva rintronato dove capitava..una sera era troppo tardi per montare una tenda e mi addormentai con amici sotto una microscopica pensilina del cinema...durante la notte ci pensarono due zelanti polizziotti a farmi sgomberare...poi si cercava di pagare il meno possibile, prendendo un panino alla bottega e dividendo le spese di viaggio in quanti si era....alla fine della fiera di artisti ne vedevo pochi, e un po' a casaccio...però era un'avventura e poi, a notte fonda, si ballava tutti in piazza, cercando di seguire quegli improbabili ritmi dettati da bonghi improvvisati....e per me era tutta una magia...poi come i 4 amici al bar di Gino Paoli i miei compagni di avventura hanno trovato altri interessi, oppure li ho persi...non so bene....insomma ho iniziato ad andarci da solo e non più di sabato, questo per evitare la ressa......la tenda me la portavo ancora dietro e la montavo di pomeriggio...poi una notte venne un temporale incredibile e mi zuppai come un savoiardo del tiramisù...un'altra volta vennero dei fiocchi di neve e mi addormentai insieme ad un paio di fattoni nella zona campeggio, rimasta desolata e diventata paludosa....quando sono arrivato erano lì che dormivano sotto un telo retto da bastoni e quando sono partito erano ancora lì....respirare respiravano...mi sentii locco e fuori luogo, guardai diritto negli occhi l'orso polare e capii che dovevo cambiare qualcosa....passati gli anni l'organizzazione si è notevolmete imborghesita, ma è impeccabile...una sbirciatina a google maps visto che non sono un asso della strada, della memoria e dell'orientamento....prenotazione fatta a Gennaio per due sere infrasettiamanali presso una delle rarissime pensioni del Paese....niente impegni di lavoro o affettivi...mi porto dietro abiti di ricambio a manetta, vestiti pesi e leggeri, visto che lì il clima è davvero imprevedibile...mi gusto le prelibatezze della zona nelle trattorie locali...mi studio il programma degli artisti al dettaglio, così da ottimizzare i tempi...e più che altro un tuffo di godimento e formazione pura, gustandomi degli spettacoli meravigliosi...segnandomi sul mio taccuino gli spunti e le trovate che mi colpiscomno e riempiendomi il cuore di meraviglia....però l'altro anno una boutade pazzesca....dopo un viaggio epico in moto sotto un diluvio torrenziale e ,una volta arrivato alla meta, soccorso dai gestori della pensione perchè tremavo e non mi reggevo più in piedi, dormo 4 ore di fila per evitare di rendere l'anima a Dio e poi esco la sera che pareva febbraio...tra la bruma e ed i bozzi talvolta incronciavo altre persone del Paese che mi scrutavano come un marziano...spettacoli annullati per maltempo o in versione minimalista in qualche cantina o piccola sala...io avendo bagnati anche gli abiti di riserva, giravo in ciabatte con sopra un mezzo pigiama ed una maglietta asciugata col phon....il giorno dopo mi ringarzullisco e decido di voler festeggiare il mio decimo anno in modo impeccabile, con tanto di giacca e camicia scintillante....ma la mia anima fricchettona ha prevalso ancora e per farmi rispiarmare qualche euro di biglietto mi ha fatto restare in Paese, in cui ero andato la mattina a comprare il giornale, con maglietta e pantaloncini e giornale....prima che mettessero le transenne e le casse dei biglietti ed iniziasse la kermesse ....ho ripatito il freddo da morire appena è giunto il tardo pomeriggio e specchiandomi in una vetrina mi sono accorto che ero anche pieno di patacche...un anniversario elegante....quest'anno bando al risparmio e mi porto dietro anche il piumino
m lo stratega