martedì 28 settembre 2010

FERRO 3

ferro 3 è un tipo di mazza da golf ma è anche un film coreano di kim ki duk, particolarmente eccentrico ed originale....è un film in cui ci sono pochissime parole ed il protagonista si comporta in modo curioso e, apparentemente, incomprensibile...però è anche una storia d'amore molto romantica....quando il protagonista è in carcere in una cella minuscola riesce a non farsi mai beccare dal secondino, riuscendosi a nascondersi nel nulla...non si capisce bene perchè il protagonista faccia certe cose, però mi pare di ricordare che le faccia tutte con piacere e senza parlare nè motivare alcunchè...nel mio lavoro spesso le parole non servono...o meglio servono meno del linguaggio del corpo, molto molto più forte e significativo...qualche giorno fa una bimba, mentre giocavo con lei in ospedale, non ha profferito alcuna parola ma si vedeva che stava bene e che per lei era giusto così...allora perchè chiederle: come stai? come ti chiami? che classe fai? che senso avrebbe?.....forse a fare stare meglio noi, ma non certo lei.....
mirko

giovedì 23 settembre 2010

IL TEMPO DI CECCO

cecco è un mio grande amico...si chiama cecco ma non so perchè....meglio, si chiamava perchè poi il soprannome si è perso nel tempo....e si stava sempre insieme a fare un sacco di cose più o meno sensate...spesso delle bellissime cose assurde, che mi fanno ricordare quegli anni come meravigliosi...lui era più grande ed io gli volevo tanto bene....ma non è che condividessi tutto quello che diceva o faceva....avevamo anche una fornitissima bancarella di giornalini che allestivamo sul ciglio della strada con le cassette della frutta rovesciate....tanti ricordi, per fortuna quasi tutti sulla strada....di ginocchia sbucciate e palloni bucati....figurine e ping pong....anche atari e bicicletta....e tanto tanto altro....cecco dall'alto dei suoi due anni più grande sapeva come andava il mondo e conosceva bene le sue regole...io imparavo tanto da lui e mi sentivo tanto implume.....ma chioccone come sono, spesso volevo dire la mia...un giorno infrasettimanale, nel periodo di carnevale, eravamo ad un incrocio tra due strade ed il gioco consisteva in lui che spruzzava la schiuma alle macchine che passavano ed io che la dovevo spalmare con un manganello di plastica su tutta la fiancata....io mi sentivo tosto perchè sapevo che il manganello era illegale e i grandi non volevano si usasse.... e questo mi gasava da matti....però, dopo un grosso entusiasmo iniziale e dopo 5-6 macchine, non avevo più voglia di spalmare la shiuma di cecco con il manganello...volevo io la schiuma....ma cecco non me la voleva dare..e la mia frustrazione era grande....più insistevo e più mi diceva di no...ma poi, dico io, c'ho un manganello in mano e lo uso per spalmare la schiuma? no, no,no.....alla prossima macchina gli do una bella botta....cecco me lo diceva che era una cavolata, che da noi non è come in città e d'inverno passa una macchina ogni 10 minuti e che ci avrebbero beccato subito, poi era anche giorno....bla, bla, bla,.....ma al mio decoro non ci pensava? alla mia autostima ed alla mia dignità?
stavolta, amico, le regole le faccio io.... alla prossima macchina gli do una botta....
passano 10 minuti di silenzio indispettito tra noi e da lontano si vede avvicinarsi una macchina rossa...è ormai a pochi metri ....che faccio gli do una botta e mi faccio notare da cecco o faccio il quacquaracquà?
....la macchina è dinanzi a noi....cecco spruzza con lo spray ed io sferro un colpo secco e perentorio col manganello....il rumore è forte...la macchina inchioda....mi sa che gli ho fatto un bozzo sulla carena.....ingrana la retromarcia e torna forte indietro da noi....cecco scappa via....io che ero due volte più lento di lui lo seguo.....cecco è furbo e trova un nascondiglio tra la siepe ed il lampione...io lo raggiungo e gli dico che mi nascondo lì con lui....cecco capisce che così ci avrebbero beccati di sicuro e prova a spingermi via con me che abbracciavo il lampione.....desiste dal tentativo e riscappa via lungo la strada...si sente quel rumore fastidioso e prepotente di marcia all'indietro che si avvicina sempre più...io la vedo che mi passa di fianco e segue cecco...allora io scappo in direzione contraria e dopo una cinquantina di metri mi volto a vedere cosa accade...beppe è di fianco ad una macchina parcheggiata e dall'altro fianco c'è l'altra macchina, quella ammaccata...cecco fa le finte e la macchina è lì col motore acceso ad aspettare un suo passo falso......si sente lo sportello che si apre ed io riprendo a correre.... se la vedrà lui, d'altronde è il più grande e conoscerà l'arte della diplomazia.....cecco decide di scappare ancora.... e da lì in poi non so più cosa sia accaduto, forse non lo ricordo....immagino che il proprietario della macchina ammaccata lo abbia inseguito a piedi..... io non so davvero...però sono sicuro che nel giro di 100 metri cecco me ne ha ripresi 50 e quando mi ha raggiunto mi ha detto...scappa cretino.... curviamo alla strada di casa mia e però il cancello di casa era chiuso...si scavalca e ci si butta di sotto come sacchi di patate....dopo pochissimo passa la macchina rossa ammaccata che non ci vede e tira dritto....
bello spavento ci siamo presi io e cecco....ma che ficata di ricordo! altro che cretino, se non era per me e per la mia idea ora ero a scrivere di un'insulsa partita di pallone fatta sulla strada....serve pazienza nel giudicare le cose....a distanza d'anni, quella che di primo acchito pare una bischerata senza appello, forse può diventare qualcosa che acquista una nuova luce e brilla molto più di una stella......c'è tempo, c'è tempo....
m e calypso

giovedì 16 settembre 2010

IL RISKIO

su dai...mi è venuto di scrivere così come fanno i giovanotti con la k al posto del ch....che la k ha secondo me ha una sua bellezza estetica e per tanti anni è stata bistrattata perchè nell'italiano di parole con la k non ce ne sono...e a me piace tanto, perchè è particolare e perchè è nel mio nome....e quando qualcuno mi scrive con la c è come se non parlasse di me....ora la k vive finalmente anni gloriosi e tutti i raga la utilizzano....
sono da poco tornato dall'allenamento di tennis tavolo dove mi hanno sculacciato perbenino e dove il mio Miky mi ha tenuto al pezzo facendo un intensivo su tagliata e top su tagliata....4 su ogni 10 palline sono andate sul soffitto, 2 fuori dalla finestra e 4 in campo....è buono...perchè, come dice Miky, nel top la pallina va accarezzata con dolcezza...ed il rumore è diverso da quello della schiacciata perchè fa stock....l'intensivo è ganzo, perchè si svolge quando tutti se ne vanno e si resta noi due....e chi dice che il tennis tavolo non è uno sport faticoso è perchè non ci ha mai giocato davvero....gli presto Miky per una mezz'oretta e poi me lo ridice....poi oggi ho lavorato al libro ed ho decespugliato un bel po' di piane e ho lavorato la terra....insomma il mio l'ho fatto....dedicare del tempo alle mie cose mi permette di riprendere fiato prima di ributtarmi nella mischia.....perchè nella mischia c'è poco da scherzare, se si vogliono fare le cose ammodo....c'è da riskiare per ottenere un buon risultato...a scuola senza riskio i ragazzi mi avrebbero sbranato già 8 anni fa....con i pazienti a volte occorre dire quella cosa che non sai se è proprio così....però la senti e provi ad indirizzare il discorso lì.....a volte va bene ed i loro occhi si sgranano come per dire chissà come ha fatto a capire...altre non si illuminano e capisco che la strada è sbagliata...in ospedale può capitare di trovare un bambino con tratti autistici girato di spalle che non ti guarda e non ti calcola proprio..e te puoi stare lì a fare le tue cose tanto per farle...ma se vuoi provare ad incidere davvero occorre osare....cose semplici, ma allo stesso tempo forti....basta, magari, mettergli una pallina accanto....e se lui la prende e la tira via potrebbe essere che la cosa gli piaccia....allora si raccoglie e la mettiamo lì dinanzi a lui nuovamente....se ripete il gesto la dinamica è partita....non più una pallina, ma due, poi tre, quattro....fino a quando lui non si volterà e ti guarderà per un attimo solo.....dieci palline da tirare lontano e raccogliere ...e lui partecipa, senza dire una parola e senza guardarti quasi mai...ma trema....e per me non ha freddo, ma è eccitato dalla cosa....ma se la prima pallina non l'avesse tirata e fosse rimasta lì? mi sa proprio che avrei provato con altro....qualcosa c'è sempre, o quasi, che riesca ad intrigare, ma non è detto che si riesca a trovare...però l'importante è riskiare...
mirko

mercoledì 15 settembre 2010

I LIMITI DI ALBERTINA


Albertina tira la corda e le prova tutte, ma nulla da fare..per lei il momento della pace è ancora lontano..però è testarda e non si cheta mai....sa che da qualche parte c'è la cosa giusta per lei, basta trovarla...ma il tempo non è ancora maturo e lei forse non ha ancora imparato ad aspettare....poi c'è anche chi sa quale sia la cosa giusta da fare, ma dalla voce traspare una dolce amarezza perchè è cosciente che non può fare più di tanto...e con tanto pudore osserva senza essere visto...e la sua presenza è forte....c'è tanta poesia in albertina, tanta...

mirko

venerdì 10 settembre 2010

ALLA SALUTE

sarò io all'antica, ma sono rimasto che spesso si fa il brindisi con i calici pieni di buon vino augurandosi reciprocamente buona salute, donne, soldi e compagnia bella...in molti gradiscono che durante questo rituale ci si guardi dritti negli occhi...e magari uno brinda solo perchè è nella tavolata con tutti gli altri e quando si chiama il cin tutti lo devono fare....e se uno si sottrae è fritto perchè tutti gli chiedono cosa abbia o lo rimpoverano....magari si è appena mollato dalla donna e gli garberebbe stare nel suo cantuccino e invece gli tocca non solo brindare, ma anche guardare tutti negli occhi, che a volte è peggio delle frustate....va bè, ma torniamo a noi....qualche tempo fa ero in ospedale a giocare con una donna ed un bimbo, entrambi pakistani....loro non capivano un fico secco della mia lingua ed io uguale della loro...ed allora si faceva coi gesti....porta che apri e cultura che trovi...aspetto molto affascinante, anche nel mio lavoro....perchè cambiano i modi di rapportarsi e giocare con le persone....la mamma era ganza, il figlio di circa 4 anni era invece peso come pochi....faccia scura e contratta, mi sembrava che il suo desiderio principale fosse quello di demolire tutto ciò che facevo con lamenti e bizze....scene già viste parecchie volte e la cosa non mi impressionava, anzi mi stimolava nel provare a trovare la chiave giusta per stabilire una buona relazione di gioco.....il bimbo, che manteneva un buon contatto visivo con me, stava nel letto...anche se, secondo me, non aveva nulla di preoccupante....la mamma sorrideva e mi guardava....ad un certo punto loro due hanno avuto un rapido scambio di battute nella loro lingua....la mamma d'emblée ha allungato la mano, afferrando un bicchiere di plastica dal comodino accanto....ha preso il figlio per le ascelle e lo ha sollevato in piedi sul letto....con un gesto da professionista gli ha abbassato contemporaneamente brache e pantaloni del pigiama....ha afferrato il suo membro e lo ha inserito dentro il bicchiere che teneva con l'altra mano....il bimbo non si è fatto pregare ed ha aperto il rubinetto....loro erano tranquilli e continuavano ad osservarmi come nulla fosse...io che ero nel pieno di una routine non potevo fare a meno di osservare questo bicchiere che si stava riempiendo ad una velocità fotonica....ho afferrato lesto alcune cose che avevo poggiato sul suo letto per evitare che fossero inondate e ho continuato a giocare....l'idea che la pipì tracimasse dal bicchiere non era per nulla campata in aria....caso ha voluto che invece si fermasse proprio sul bordo...la madre con difficoltà ha riposato il bicchiere stracolmo sul comodino ed ha rialzato al piccolo brache e pigiama, rinfilandolo sotto il lenzuolo come fosse un manichino.....il bicchiere è rimasto sul comodino....il motivo mi resta tutt'ora sconosciuto....so solo che la guardavo dritta negli occhi e non mi dava noia, ma senza aver intenzione di fare alcun cin...anche se mi piacciono le contaminazioni etniche....
prosit, m.

martedì 7 settembre 2010

L'ASSASSINO TI SIEDE ACCANTO


Correva l'anno 1993...io ero nel pieno della mia adolescemenza e, avendo il cuore tinto di viola, seguivo la mia amata fiorentina allo stadio...fu un anno tragico, sportivamente parlando...il milan pareggia 1-1 col brescia in casa, in una partita assurda in cui i difensori milanisti, i più bravi del mondo, svengono tutti insieme e lasciano passare un giocatore del brescia per il pareggio...la roma, con carnevale che, a porta vuota, tira la palla della vittoria della roma incredibilmente fuori e lascia pareggiare l'udinese....vittorio che ne combina quante carlo in francia e manda via radice a gennaio, lasciando tutti di stucco...ed io sprofondo nell'amarezza più totale, vedendo la viola che se ne va mestamente in b....l'ultima partita col foggia è quella decisiva....ci siamo, se vinciamo e le altre squadre che ci stanno avanti non vincono, ci si potrebbe salvare....noi si vince 6-2...ad un certo punto siamo salvi...poi c'è lo spareggio...poi invece la retrocessione perchè tutte le altre squadre vincono....io avevo detto a mia madre...se la fiorentina retrocede preparami dei panini e non aspettatemi per la notte....credevo tipo fosse anche una colpa mia quella storia della retrocessione e mi andava di espiare il tutto con un sacrificio purificatore...avevo pensato di andare a fare di notte un sentierino sopra stazzema, di raggiungere un tavolino di legno nel bosco e stare lì a vedermi tutti i servizi sull'evento calcistico con un televisore portatile in bianco e nero, a pile....
la fiorentina va in serie b ed io devo mantenere la mia promessa morale...arrivo a casa da firenze, prendo la mia moto ed i panini e mi invio verso stazzema....parcheggio e con una pila mi avvio lungo il sentiero...dieci minuti di cammino verso le 10 di sera ed arrivo al tavolo....io ero tipo in trance ed avevo il morale sotto i tacchi....accendo la tv e la sintonizzo sulle reti rai in attesa della domenica sportiva....mangio e sento un po' di freddo...va bè, penso ai miei giocatori, con cui ero molto arrabbiato, che staranno sicuramente peggio di me...io era una cosa che dovevo fare, il dio del pallone si aspettava questo da me....d'altronde il danno ormai era compiuto ed io potevo solo leccarmi le ferite e rivivermi il dramma interiore in una specie di catarsi.....credevo che facendo così avrei placato le mie sofferenze, che gli altri non potevano capire..i cellulari non c'erano ed io non avevo detto a mia made e mio padre che avrei fatto questa cazzata, altrimenti mi avrebbero riempito di botte e mi avrebbero chiuso in casa...non so dove pensavano fossi andato, mi avevano visto con l'anima in pena e forse pensavano fossi da un amico..invece ero al buio in mezzo al bosco con una tv a pile a fare lo scemo....va bè, fatti loro pensai...sono io il guerriero e sono io che mi devo risolvere questo casino della retrocessione...un anno in b era una cosa troppo pesa...erano 50 anni che non ci si andava e proprio a me doveva toccare..
ad un certo punto smetto di parlare con il mio cervello e resto in silenzio...meglio, sento il silenzio che mi circonda e mi guardo intorno e non vedo nulla, solo nero...sento solo un crepittio di foglie ed il rumore di vento tra le fronde degli alberi e qualche grillo...è in quel preciso momento che mi chiedo che minchia stia facendo...alzo allora il volume della piccola tv e sento la conduttrice della rete rai che dice...sta per andare in onda la domenica sportiva ed a seguire il film horror venerdì 13, l'assassino ti siede accanto...questa storia dell'assassino che siede accanto non mi era garbata per nulla....iniziavo, già allora, a credere in alcuni segnali che, talvolta, la vita ti dà ed in quelle coincidenze che, a vederle bene, tanto coincidenze non sono....iniziavo a sentire dentro me che anche se fossi tornato a casa la fiorentina non sarebbe tornata in A e che io in fondo non ci potevo fare nulla...poi i giocatori guadagnano una marea di soldi e magari il prox anno giocano già in un altra squadra....insomma, che c'entro io se siamo retrocessi? il mio unico desiderio era togliermi da mezzo il bosco...improvvisamente mi sentii fuori luogo e molto scemo....e finalmente mi feci la giusta domanda...che cazzo sto facendo?....incominciai a pensare che mi avrebbero fatto sicuramente fuori se fossi rimasto lì da solo..l'assassino era certamente dietro un cespuglio col coltello in mano, pronto ad aggredirmi senza remore...i cellulari poi non c'erano e sarei stato spacciato....poi che ne so io se gli assassini sono due o tre....va bè....meglio tagliare la corda...ripresi lo zaino in spalla con dentro la tv ed ancora un panino intonso, la mia pila ed un bastone per lottare contro l'assassino...tornai indietro alla moto col cuore in gola..non me ne fregava più nulla della viola in serie b...dovevo salvarmi la pelle io...guarda che cretino, poi domani c'ho anche scuola e non posso salare che c'è l'ultimo scritto di inglese che sennò me lo danno a settembre...poi se mi fanno secco li faccio impazzire gli sbirri nel cercare di capire che cosa ci facessi lì...e nessuno lo sapeva delle mie paturnie e della mia balsana idea di venire qui a stazzema...potevo andare sul mare, che era anche vicino casa? o meglio rimanere in camera mia a scrivere qualcosa per scaricarmi? che idiota....
poi il sentiero che prima avevo fatto a gambe levate non finiva mai...lungo da morire e pieno di trabocchetti sparpagliati qua e là dagli assassini..rami di traverso, sassi che prima non c'erano, buche coperte da foglie....se mi vogliono mi devono sudare, pensavo dentro me...una bastonata almeno gliela chiocco di sicuro...per fortuna ce la faccio...sono arrivato sano e salvo alla moto solo grazie alla mia scaltrezza...gliel'ho fatta sotto il naso e non mi hanno preso...ero orgoglioso di me stesso....ero ancora vivo...accendo la moto e scendo lentamente a valle, col sorriso sulle labbra...che grande che sono...saranno sempre lì che mi cercano quegli stolti degli assassini...ed io me la rido e mi voglio bene..e poi il prox anno, ne sono sicuro, si torna in serie A alla grande...la vita è proprio bella.
m. e batistuta



sabato 4 settembre 2010

MENO MALE

la figlia era la mamma del babbo che, vestito da improbabile adolescente, voleva attirare su di sè la mia attenzione....la ragazza era un po' imbarazzata come a dirmi non ci posso fare niente, mi è capitato così....io sono passato dall'infastidito al divertito e dopo un po' mi sono reso conto che lo stavo trattando proprio come fosse un ragazzo anche lui, utilizzando le stesse gag e battute...io e la figlia, conosciuta da diversi incontri, avevamo un gioco di sguardi come a dire si fa un po' tra noi ed ogni tanto facciamo qualcosa anche per lui.... la mamma e lo zio, anche loro presenti nella stanza, parevano d'accordo con questa strategia e tutto è filato liscio....in particolare al babbo garbava smascherare i trucchi e diceva che avevo calamite e tasche segrete, che in realtà non c'erano...io gli dicevo di sì, strizzavo l'occhio agli altri e tutti contenti tarallucci e vino...poi si è alzato e ha voluto fare uno scketh insieme a me, mi ha insegnato una magia e, tra un moccolo e l'altro, mi voleva dare una fetta di torta....era un tipo strampalato il babbo....
poi, dopo un bel po', sono uscito dalla stanza e sono andato a rassettare e disinfettare i giochi nella nostra piccola e colorata rimessa....lui mi ha seguito in silenzio e mi ha accompagnato lungo il tragitto.....io sono entrato e lui si è appoggiato allo stipite della porta ad osservarmi....ho provato ad usare una formula magica che conosco ma non è sparito....allora gli ho sorriso e lui mi ha sbarbottato qualcosa.....voleva facessi un altro gioco, solo per lui, senza quella rompiscatole della figlia....gli ho toccato un punto vitale della spalla per vedere se riuscivo, perlomeno, a farlo svenire ma ho rifallito....dopo poco è arrivata la moglie, che rimproverandolo gli ha detto di tornare in stanza e lasciarmi andare via.....poverino, mi son detto, un pochino lo capisco...nel mio intimo, una mia parte, vorrebbe sempre giocare.... anche quando la mamma gli dice di no...ma quando gioco davvero, a volte, so che non mi controllerei e posso diventare molto vulnerabile....quindi anche se vedo che c'è un pallone, è meglio lasciar perdere...la mamma ha sempre ragione..
m