sabato 24 dicembre 2011

L'ANIMA DEL BOSCO

sconsolata mi ha confidato di non averla trovata....

cosa? le chiedo....

l'anima del bosco, dice lei.....

c'erano tantissimi bambini tra olmi e faggi, laidi e felici dopo una frenetica giornata di gioco, ...ciascuno abbracciava un albero ed osservava un taglietto sulla corteccia del fusto che il guardiano aveva realizzato col suo coltellino...

il guardiano di cosa? del bosco o dei bambini?

mi prendi in giro? del bosco!!!

lei era seria ed ho smesso di scherzare....

il guardiano del bosco è specializzato nell'incidere sulla corteccia degli alberi una microscopica fessura da cui si può vedere l'anima del bosco...

tutti i bambini la vedono, ognuno a modo proprio...chi grande e rossa, chi azzurra, verde....fluorescente, rarefatta o viscosa...

ed io non l'ho vista!! capisci? non ho visto niente!!!

ma tu eri laida e felice?

m. genius loci



lunedì 19 dicembre 2011

IL PADRE CANAGLIA

ecco il vademecum per essere un vero padre canaglia
- fare uno o più figli senza pensarci troppo sopra
- promuovere in lui un forte senso di inadeguatezza, trascurandolo o squalificandolo ripetutamente
- essere sempre assente in tutte le situazioni importanti del figlio
- lasciarlo solo quando soffre
- strumentalizzarlo nei litigi con la moglie
- incolparlo di tutte le cose che accadono, però solo di quelle brutte
- essere violenti, nel linguaggio e nelle azioni
- alzare sempre la voce
- parlare attraverso frasi fatte e vuote
- dare consigli del tipo che un vero uomo è tale solo se arrogante, aggressivo ed egoista
-dare tante botte, perchè indispensabili per una buona educazione
dulcis in fundo un vero padre canaglia sparisce dalla vita del figlio e non gli manda neanche un sms per il suo compleanno

vademecum per essere un vero figlio di un padre canaglia
- soffrire
- disperarsi
- distaccarsi
- essere incazzati e violenti con se stessi ed il mondo
- avere dei sensi di colpa enormi

m

lunedì 5 dicembre 2011

MANDI MANDI

che ad udine lo usano per salutarsi e a seconda del tono cambia significato....vuol dire "ti raccomando a dio" o qualcosa di simile...ma nache vai a quel paese....se vai ad udine e parli qualche parola di dialetto guadagni un sacco di punti....ad udine si può parlare del lingam o dell'ashram, che non so bene cosa siano però sono espressioni suggestive e piene di significato...si può parlare di monaci che levitano nella stanza e non solo vanno in verticale, ma anche in orizzontale e, forse, fanno gli autoscontri tra loro....si mangia bio e si assaggia la crema di sesamo che se mangiata da sola impasta la bocca e la blocca per un ora... se la mescoli col miele invece diventa divina.....ad udine c'è un capo delle scimmie che balla sul tavolo e una nave che affonda....una pizza udine ed un ingegnere....la gelateria numero uno in italia e la piazza del mercato che fa il lifting....un poliziotto col naso rosso e il comandante degli zapatisti....giochi imparati e giochi insegnati....tanta meraviglia e tanta voglia di fare...tutta bella gente ad udine...e un paese tranquillo ed accogliente, senza frenesie e con un centro storico affascinante e suggestivo....grazie
m ed il cucchiaino non esiste

martedì 29 novembre 2011

FARABUTTI

è già successo altre volte e mi disgusta...persone che si spacciano per clown e passano porta a porta a chiedere soldi perchè vanno in ospedale a far divertire i bambini...dove? quando?

ho girato decine e decine di gruppi clown e non ne ho mai conosciuto uno che faccia queste cose...cioè suonare i campanelli e chiedere soldi alle persone...che spesso abboccano ed elargiscono...mi hanno telefonato per dirmi che a 40 km da qui stavano girando per chiedere soldi e venire così un giorno a carnevale far giocare i bambini all'ospedale versilia...occorre un bel muso per chiedere soldi per venire una volta in reparto, dico una volta!!!!! se poi ci verranno mai.....con quale amore? con quale preparazione?

noi magicolieri sono 13 anni che ci andiamo ininterrottamente 4 volte la settimana e ogni volta diamo tutto di noi stessi....e siamo nauseati da queste persone grette e misere...

basta vedere questi pagliacci che spacciano volantini fasulli e indossano sorrisi finti e sporchi, per far credere alla gente che loro sono degli angeli che si sacrificano per gli altri...basta con questi banchetti brutti e sporchi, improvvisati ai mercati o alle fiere...con quei modi di fare ruffiani e viscidi che mirano a ingannare e circuire chiunque si trovino dinanzi...

mentre in tutta italia esistono tantissimi clown di corsia con una gran dignità ed una forte passione, che senza alcun compenso, svolgono servizio in strutture socio-sanitarie, reparti ospedalieri, carceri, case famiglia...fanno missioni in giro per il mondo...

come, per esempio, tutti i gruppi vip con cui ho svolto splendidi corsi....cuneo, torino, bari, terni, bologna,venezia, che ringrazio di cuore per la splendida esperienza che abbiamo vissuto insieme lo scorso week...

mirko

giovedì 24 novembre 2011

PISSICOLOGO, OH YES

qualche tempo fa....megatavolata, tutti insieme in allegria e leggerezza.....si cazzeggia e si alternano anche argomenti seri ...l'atmosfera è frizzante.........ed il cibo diventa quasi un prestesto per stare insieme e sentirsi complici di una bella serata.....ci conosciamo più o meno tutti, alcuni di vista, altri bene, solo alcuni mai visti.....una delle poche persone che non ho mai visto si alza dall'altra estremità del tavolo e ci viene a trovare...benvenuta.... e le facciamo spazio per inserirla nella conversazione....lei ci si fionda dentro come un missile e la conversazione diventa improvvisamente un suo monologo......non si dà tregua e si lancia in sterili ed improbabili iperboli che spengono l'entusiasmo di tutti...mi accorgo che vive con disagio gli attimi di silenzio e tende a riempire di parole anche le pause...poi mi dice bruscamente che sono triste....

già dire che è triste ad una persona che non conosci davanti a tutti è fastidioso...in più non lo ero per nulla e le faccio notare che non mi sento triste....lei insiste....io le dico che mi sta buttando addosso qualcosa che non mi appartiene...si agita e, concitatamente, mi dice di non fare lo psicologo con lei che tanto non funziona...minchia, penso io, che palle questa qui....

e che palle questa cosa dell psicologo...spesso quando conosco qualcuno e viene a sapere che sono psicologo mi dice che su lui ci avrei potuto fare la tesi o un manuale....quando osservo negli occhi qualcuno lo scruto o lo analizzo...se vedo un disegno di un bimbo lo devo interpretare....l'idea di fondo è che voglia non solo interpretare, ma anche modificare il cervello delle persone....poi tutti avrebbero voluto fare psicologia ma non l'hanno fatta perchè hanno sbagliato università o hanno smesso di farla perchè incinta o dovevano lavorare.....chi poi mi raccona del figlioletto di un suo cugino che si comporta male e che dice sempre parolacce.....vuole sapere la cura, il modo per farlo smettere e rinsavirlo...

allora, come dicono gli anziani, è meglio essere pissicologo....cioè chi osserva i disegni per il gusto di farlo, ascolta senza giudizio, non ha ricette preconfezionate e, sopratutto, se ne fotte dei figlioletti di cugini di persone che conosce appena....e diventa per un attimo triste quando una che non conosce gli dice che lo è, anche se non era vero....

m. fernet

lunedì 14 novembre 2011

A RITMO LENTO




a Bari chi si chiama Ciola è vittima di un beffardo scherzo del destino.....Bari, sgagliozze, s. Nicola e cazzvunne....senza far sentire la e finale...

bari, mare e peroni....polpi mangiati a morsi, crudi....

arricciamento polpi:

- si pesca polpo usando la polpa del granchio come esca

- sbattere più volte il polpo sugli scogli

- spruzzare via il nero

- mettere polpo nella mastella azzurra



- scrollatina isterica

- mangiare polpo a morsi e bere peroni


se ne fanno tante di cose lì in puglia, ma con calma...molta calma...

per decidere cosa fare e dove andare non c'è mai fretta e ci si aspetta sempre tutti...mai al caldo ma sempre all'addiaccio....se dici le 9 sono le 10, e sempre dopo aver mangiato..

a bari si mangia e quando non si mangia si pensa a cosa mangiare...

si mangia ricotta, pesce, e un dolce che quando lo mordi ti sporca la faccia, anzi il viso...

il mangiare è sacro come una religione, come l'ospitalità...

si mangia forte e su questo nessuno scherza mai...paste, sformati e tortini...

tutte pietanze squisite che in altre parti d'italia si mangiano quando è festa...

non lì che le persone quando sono fuori e vogliono un caffè si portano dietro la macchinetta elettrica per farlo....

a bari c'è calore ed amore e tanta voglia di far bene le cose....

il posto è proprio fico, affascinante e trasuda quel bel sapore dii vissuto che dà sostanza ad ogni angolo della città....ci sono castelli,basiliche e cattedrali e una colonna di pietra che galleggiava in mare ed i pescatori l'hanno portata nella cripta dove gli ortodossi vanno a pregare...

prima che mettessero la misteriosa colonna dentro la gabbia le persone staccavano da essa dei frammenti perchè portava bene...inoltre ci giravano tre volte intorno le donne per trovare il fidanzato....

a bari c'è voglia di scherzare e di fare del bene ed il gruppo è numeroso....

io sono arrivato come un corvo ed ho scoppiato tantissimi palloncini a tantissimi clown....

poi mi hanno dato da mangiare e poi ancora da mangiare...infine abbiamo mangiato e quando tutto pareva finito mi hanno dato sei paste farcite con panna e crema....

lì ho lottato strenuamente perchè se le mangiavo morivo...

a bari la gente corre....lo fa per sopravvivere e lo fanno tutti...giovani ed anziani.....e mentre corrono bestemmiano, perchè non ne possono più...ma tutti sanno che se non corrono il loro corpo non reggerebbe più di tanto alla valanga di cibo che costantemente caratterizza la loro giornata.....

tutta bari corre, al freddo e al caldo, la mattina e la sera...file sterminate di corridori che lo sanno che anche se il cuore non regge più non possono fermarsi...perchè nessuno può dire di no al mangiare, pena la gogna pubblica e l'isolamento sociale....

a bari c'è magia e, quando non capisci perchè accade una qualsiasi cosa che pare strana, tutti ti guardano, sorridono e affermano siamo a Bari....e tutto diventa chiaro,,,

A bari si può fare un sacco di magie, 1000 o 2000 magie tutte assieme

basta che quando è verde tu non perda tempo ad inserire la marcia.




mirko KlaKson, young version


venerdì 28 ottobre 2011

I GRANDI MISTERI INSOLUTI



Riz tira delle sberle da paura...quando colpisce la pallina questa prende fuoco e diventa un proiettile che fa scintille quando rimbalza sul tavolo....io sgrano gli occhi e resto basito...penso alle sue gomme o al suo telaio..poi guardo i suoi muscoli, forse sono quelli...certo lui è una roccia, un bel bisonte..di quelli che si vede che hanno fatto calcio amatoriale di un certo livello e che fanno palestra due o tre volte la settimana, anche d'Agosto....sempre con le magliette attillate che ne risaltano i muscoli ben scolpiti sul corpo...

poi ripenso alle sue micidiali schiacciate che mi tolgono il respiro... forse è semplicemente un movimento di polso che permette alla pallina di trasformarsi in un dardo assassino...e mi rincuoro, perchè quei muscoli mai li avrò..ma quel movimento di polso lo potrei anche imparare, magari registrando di nascosto Riz e la sua mossa segreta...per poi riguardarla infinite volte al computer...oppure andare su internet e cercare un forum su movimenti di polso più adatti per tirare semine mozzafiato...o ancora su you tube per approfondirne lo studio, sfinendomi su qualche video di qualche dissennato cinese che consuma la vita a giocare a tennistavolo....

Chissà se per Riz quel colpo è un dono di natura o se lo ha imparato, magari apprendendone il giusto movimento da una pergamena donatagli da un maestro alla fine di un duro percorso iniziatico...

lui sull'argomento glissa e si crea intorno un fitto alone di mistero...forse si è fatto venire i muscoli solo per confondere le acque...

inoltre una tra le caratteristiche più buffe di Riz è che, durante la partita, dice sempre "dai Riz che oggi sei moscio!"

moscio? sfotte per caso? non le vedo neanche le palline che tira, è aggressivo come un leone affamato e dice di essere fiacco?

tutti a giocare parlano in terza persona ed è buffo.....esempi: Beppe afferma "forza Beppe, muovi le zampe" o Giulio in un maccheronico tedesco "Nain Giulio, nain" o Andrea in un brillante inglese"Yes Andrea, come on!"....

questa è una cosa che tutti fanno e non so perchè...però per essere accettato la faccio anch'io...tipo "no Mirko, no!" quando sbaglio...o "grande Mirko!" quando faccio bene...

per ora ho poca fantasia e nell'enfasi della partita mi viene da dire solo queste affermazioni un po' banali...

prima o proi troverò la mia citazione personale...tipo "Vamos Mirko!!" o uno yes con la s bella lunga...."yessss Mirko, yesssss"....vedremo

ma tornando a quello sfacciato di Riz mi pare incredibile la sua espressione, quasi irrisoria dell'avversario...dovrebbe dire "Furia Riz, sei una stramaledetta furia spaccatutto!!!" e mentre afferma così ruggire e mostrare gli incisivi aguzzi e quello sguardo di assassino che lascia di ghiaccio...

se poi capita che Riz ti colpisca con una delle sue botte ti lascia il segno sul braccio per giorni, anche se uno c'ha sù una maglia pesa.... e lui, inverecondo, dice di essere moscio....

quando imparerò il colpo dell'airone, di cui il Folletto di Ortonovo custodisce il segreto, mi librerò leggero sopra il tavolo e durante il volo le mie braccia saranno ali e la pallina, toccata dalla mia racchetta, diverrà invisibile ed imprendibile agli occhi dell'avversario..ed il mio motto con Riz sarà "Mirko!! sembri un pollastro così"....e questo al termine di ogni punto conquistato...

poi lo guarderò imperscrutabile e fuori sarò serio, come da copione...ma dentro riderò, tanto riderò....

m shalom

giovedì 13 ottobre 2011

IL CROCO

alcuni possono confondere il fiore di croco con il bucaneve.....è simile, forse per il suo color pastello e perchè, quando non è coltivato, nasce solitario qua e là, splendido e fiero....dal croco si fa lo zafferano...solo che ne servono parecchi per riuscirne a produrre una quantità significativa.....come il croco alcune persone hanno dentro sè qualcosa di prezioso, imponderabile, inimmaginabile...anche quando la scocca scricchiola la loro essenza è preziosa proprio come lo zafferano e gli occhi abbagliano per la loro vitalità e per la loro grandezza.....in ospedale è importante non affezzionarsi troppo ad una persona, ma a volte proprio non ce la faccio e certi sguardi mi portano via....so che prima o poi non ci saranno più quegli occhi a meravigliarmi, insegnarmi, stordirmi e questo mi sgomenta....certe situazioni mi appartengono più di altre e mi trascinano come un maestrale travolgente ed impetuoso che tutto spazza via e ti lascia senza fiato...so che la cera sta per finire e sto imparando ad accettarlo...gradualmente mi preparo

m

martedì 23 agosto 2011

L'ANGELO E LA PAZIENZA

la bimba sdraiata sul letto non dormiva, faceva finta di dormire.....era palese che stava ricercando l'interesse e l'attenzione del babbo e della mamma, accanto a lei nella stanza...cinque anni, da un po' di tempo ricoverata, nervosa ed acciaccata.....genitori oppressivi che le stavano addosso come cozze sugli scogli...sprecavano il tempo a dirle di svegliarsi e di guardarmi...più chiedi ad un bimbo di fare una cosa e meno sono le probabilità che la faccia....provavano a scoprirla, parlarle, accarezzarle la testa, toglierle il ciuccio...ogni tentativo di destare il suo interesse veniva puntualmente frustrato da grida e pianti di stizza, talmente potenti da far tremare le pareti....genitori, in casi come questi la cosa migliore è non fare niente, lasciatela stare......se ad un bimbo interessa ciò che faccio sarà lui, spontaneamente, ad aprire gli occhi ed osservarmi...non va incalzato, ma rispettato e compreso nel suo modo di essere...dopo essere riuscito a contenere e tranquillizzare il disagio dei genitori ho giocato per dieci minuti da solo, interagendo con la piccola che dormiva...non le chiedevo nè la stuzzicavo...raccontavo con voce soft ciò che facevo, arricchendo le parole di particolari e di calore.....la mamma mi guardava smarrita e diceva che le dispiaceva.....io ero sereno perchè ero sicuro che, male che andasse, non avrei fatto danni......il tempo è trascorso tra bolle, palloncini e musica ....lei è rimasta con gli occhi chiusi...ho terminato l'incontro, ho salutato la bimba dicendole quando sarei ritornato, un sorriso ai parenti e sono andato...

conto fino a venti e la mamma esce dalla stanza per ricercarmi....la bimba aveva aperto gli occhi e chiedeva di me....sono tornato...la bimba aveva due bellissimi occhi azzurri

m

giovedì 18 agosto 2011

NAMASTE'



senza dimensione, spazio, tempo......sospeso nell'indissolubile a mezz'aria....la pace nel caos...brodo primordiale sfumato da colori pastello....rumore che diventa suono....una porta basculante sul mondo...prosa e poesia...NEPAL

santoni, asceti, anacoreti.....i Sadhu che lasciano tutto per coltivare la propria spiritualità...e girano mezzi nudi con ceste di capelli arruffati in testa....la pelle intrisa di colori decisi e gli occhi imperscrutabili.....credo che alcuni siano roba per turisti, mentre altri no....la mia ricerca del Sadhu genuino, quello che ha fatto una scelta di vita forte, che è in uno stato illuminato di nirvana, che nell'olimpo della spiritualità siede un gradino sotto Shiva e Vishnù si è protratta durante tutto il viaggio......uno degli ultimi giorni, lassù, abbarbicato sul monte ho trovato il suo rifugio.....da lontano pareva spartano e molto traballante....questo gli donava quel giusto fascino esoterico che rendeva l'esperienza ancora più accattivante....tra scimmie e vacche sacre, insieme ad altri pellegrini, mi sono diretto verso quel luogo sacro, immaginadolo traboccante di calore e samadhi....man mano che salivamo la mia fantasia di camminare scalzo tra fiori di loto ed offerte sacre che tappezzavano il sentiero, iniziava brutalmente a lasciare il posto ad un'altra triste realtà......in terra c'erano solo tubi vecchi di pringles, scarpe rotte, fazzoletti di carta colorata......l'odore non era di incenso ma di fango stantio e feci di animali.....gli scalini sempre più alti ed impegnativi ci hanno portato ad una terrazza antistante al sacro rifugio del maestro...lì abbiamo trovato i suoi discepoli...non stavano facendo meditazione e neanche pregavano......erano tutti sbronzi e si sfondavano di canne...più che religiosa l'atmosfera era goliardica e ridanciana.....gli adepti gesticolavano e ci invitavano ad unirci alla festa....la sensazione era la stessa che respiro quando i giovani alternativi della mia zona, dopo la chiusura del Circolo, si ritrovano a prolungare sul piazzale una sbronza importante...

no grazie....l'idea di noi pellegrini era quella di incontrare il vero Sadhu e farci spiegare il segreto della vita ed il perchè delle cose.....

giunti ormai alla meta ci viene detto che l'illuminato è nella sua stanza che medita e che ci sta aspettando.....chi ci parla è un suo discepolo, stordito e stanco....ci indica la porta da varcare, facendoci segno di abbassare il capo per non picchiare la testa sullo stipite...guardo in alto e non vedo il cielo, ma del plexigas a mo' di tettoia tenuta in piedi da bastoni e bambù di diversa misura.....le scarpe vanno tolte per evitare di portare nel tempio tutto ciò che di impuro e sporco abbiamo raccattato......il tempio non è un tempio...ma una triste triste dimora, sporca e maleodorante, sciatta e povera di qualsiasi perchè....la triste triste dimora si sviluppa dentro il monte e dopo qualche metro il soffito si abbassa e per arrivare nella stanza sacra del maestro bisogna passare da una porticina microscopica, alta meno di un metro....lo faccio..tutto è buio e laido....una candela illumina solo il necessario e lascia intuire la sagoma dell'illuminato, seduto sopra una roccia.....il posto è piccolissimo, irregolare e irrespirabile.....il maestro fuma e dice qualche parola.....non di benedizione..ci vuole far fumare la canna che tiene in bocca......la stanza angusta non può ospitare tutti i pellegrini...in tre siamo dentro e due fuori....sulle pareti muffa e muschio, un pacchetto di sigarette e indumenti sporchi sulla mensolina, una tavolaccia con su un oggetto che una volta era un materasso, sul pavimento...l'onorato dal mondo ci passa una ciotola e ci indica di mettercela sopra il viso.....immagino sia un rito di benvenuto....ignaro di ciò che sta accadendo faccio ciò che mi viene detto...prendo la ciotola dal primo pellegrino e la posiziono sopra il mio volto e poi la allungo ad un altro pellegrino nella stanza ....questi, a sua volta, ripete i miei gesti e passa la ciotola a chi è rimasto fuori e riesce a vedere l'oggetto in questione....e questo pellegrino ci dice con pacatezza....amici pellegrini non si tratta di una ciotola ma della parte superiore di un cranio umano.....

il sadhu intanto con voce rauca racconta che almeno una volta l'anno è solito mangiare carne umana....la prende nel fiume sacro o sulle pire dove gli induisti cremano i cadaveri...piccoli avanzi di corpi incendiati, niente di male in fondo....

tutti i pellegrini compostamente si alzano, salutano il maestro, si rimettono le scarpe e scivolano via, tra il fango e la mondizia, le scimmie e le vacche, i discepoli e le canne.....

azzicchitilu in do culu!



m. shariputra




venerdì 22 luglio 2011

FANTASTICI GIOCHI DI GRUPPO




E' in stampa il mio nuovo libro, edito da Troll Libri ed in uscita nel mese di Settembre



Fantastici giochi di gruppo

- Divertirsi alla grande per crescere insieme -




Questo libro è veramente forte, dentro c’è tanta sostanza e tanta meraviglia. È un testo ricco di emozioni, colori e psicologia, che parla dei giochi come nessun libro ha mai fatto prima.
Contiene la descrizione di un’infinità di stupendi ed originali giochi gruppo, sia ricreativi che educativi, con esempi pratici, suggerimenti, spunti e riflessioni su come condurli e farli fruttare al massimo.
È quindi consigliato a chi ama giocare con le persone (dai bambini agli anziani) e a chi vuole imparare a farlo, per divertirsi e divertire, crescere ed educare.
Il tutto è corredato da disegni, foto, titoli delle musiche suggerite e link ai filmati da visionare su internet.

304 pagine, formato A5 (15 cm x 21 cm), rilegato in brossura, fascicoli cuciti.


Questi sono i contenuti del libro:

Presentazione
Introduzione
Giochi di gruppo
Giochi cooperativi e competitivi

Prima parte - giochi di gruppo ricreativi
Teoria
Presentazione
Professione animatore
Diverse tipologie di animazione
Accordi e primi contatti
L’atteggiamento dell’animatore
La dinamica dei giochi
La scheda dell’incontro
La valigia dell’animatore
Imprevisti durante una festa
Animatore ed educatore

Metodo
Premessa
Giochi di movimento
Musica stop
Lupo ghiacciato
Le code
Nascondino con code
Il gioco delle sedie
Caccia al tesoro
L’orologio
La rete e i pesci
Macedonia
Chi ha paura dell’animatore?
Palla Zorn
Corsa nei sacchi
La corsa del guerriero
1, 2, 3, Stella
Tiro alla fune

Giochi di quiete
Omacece
Il pollo Giovanni
Bans
Uan banana
4 Pirati
Jack e Tina
Il fungo velenoso
Il topolino ballerino
Il tortellino
Napulitana bella
Le mummie
L’investigatore
Pacco regalo
Ruba la pallina al bendato
Mosca cieca
Mirko dice
Palla penitenza
Fattoria di notte
Limone chiama limone
Senza dire si / no
Il tuffo nel vuoto
Il re non è in casa
Fantasie guidate
La camminata nella foresta
La doccia
Il gattino
Gli orsi pulciosi
Girasole
Come si rompe la mia barriera
I resti della strega

Giochi per situazioni particolari
Il vulcano
Attacco a Fort Apache
Ti strabiglio
Piattate d’acqua
Topotappo
Alce rossa
Cervo ferito
Il mio albero
Bramaputra

Seconda parte - Giochi di gruppo educativi
Teoria
Presentazione
Professione conduttore
I diversi stadi di un incontro
Metodo
Premessa

Fase 1: la conoscenza del gruppo
Il nome sul nastro adesivo
La palla birbona
Disegna il tuo gruppo
La musica del cuore
Domande al trainer
Il gruppo come un animale
Zip-zap
La strana intervista
Passaggio di nomi
Il burattino racconta
Mi presento al gruppo
Danza di conoscenza
Chi cerca trova
Ce l’hai!

Fase 2: formazione del gruppo
Casette e inquilini
Non sono stato io!
Il gioco dei mimi
L’assassino
Il poeta e l’interprete
Il ballo in cerchio
Quarantacinque secondi
Identificazione di rumori
Il ritmo del gruppo
Esperienze sulle dinamiche respiratorie
1, 2, Bum
Una visione speciale
Il vestito più cool
Il filo sul burrone
Giradisegno
Giochi sull’attenzione
Collage delle emozioni
Ritrova chi hai scelto
Il canto meraviglioso
Le manette di Angelo
11 Prove di logica
Insalata di oggetti
Cos’è?
Il film
C’era una volta

Fase 3: crescita del gruppo
La costruzione più alta
La gara di ballo
L’autostoppista
L’assemblea dei dottori
Giochi sulla fiducia
La mia mano
La macchinina
Camminare ad occhi chiusi
Branco di lupi
Il pendolo
Il tuffo
La corsa bendata
Accidenti!
Le mosse della grande battaglia
I clandestini
La sedia di Samantha
La ricetta del cuore
La mostra personalizzata
La fotografia racconta
Tutto il gruppo più 8
Questions
La sedia che scotta
Il bubba maltrattato
La scelta
Qualcosa di positivo - qualcosa di negativo
Musica e movimento
Alla cattedra
Correvoce
Da 1 a 20
Le preoccupazioni nel cappello
Inventa una storia con gli oggetti
Realizzazione dei desideri
Il re

Fase 4: saluti
Giro in libertà
Feedback scritto
Feedback disegnato
Caro Mirko
La rete di lana

Terza parte - Presentazione di un modello di lavoro - I giochi educativi nel contesto scuola
Premessa
La mia esperienza nella scuola
Gli adolescenti, che passione!
Giocare con i ragazzi
La scuola e i ragazzi
Il valore dei giochi educativi nella scuola
Utilizzo dei giochi educativi
Lo spazio del gioco
Come condurre un percorso con la classe
Un servizio di rete

Quarta parte - a ruota libera
Bambini e difficoltà nel gioco
Adulti e giochi di gruppo
Giocare con gli anziani

Allegati
11 enigmi
Soluzioni
Fattoria di notte
Ringraziamenti
Bibliografia

domenica 10 luglio 2011

SUPER AMICO

i super amici sono come i super eroi......hanno poteri magici e pochi punti deboli....il super amico ti svela i segreti del mondo e ti spiega come mai i funghi nascono spesso vicini uno all'altro...ti racconta del micelio che è una rete sotterranea di filamenti da cui nascono i funghi....si esalta quando trova il primo fungo della giornata e non capisce più niente...e ti dice che lì, sotto quei faggi c'è un super micelio...io chiedo: come dici? niceche? e lui, con gli occhi spiritati ed il cervello in pappa, risponde in tutta fretta: no nice, Mice, Micelio come gatto....
i super amici vanno capiti al volo e vanno lasciati sfogare quando hanno la ruzza per i funghi
pacato rispondo: semmai Micelio come micio.....cazzo c'entra il gatto che c'è la G?
Il super amico manco mi risponde e sborbotta qualcosa infastidito.....scalpita e come un forsennato alza i cespugli e le foglie...e trova funghi a ripetizione...ed ogni volta si illumina ed urla....non credo per dileggiarmi, anche se io non ne avevo trovato neanche uno.....ma per condividere la sua gioia...
poi io ne scovo uno minuscolo e lui come un falco si getta dove sono io e come un facocero tira all'aria tutta la zona e ne trova due enormi.....e mi guarda con gli occhi a palla e con la faccia di chi ha preso una sbronza fina....
va bè, tanto il bottino si divide a metà perchè li mangeremo insieme...
il superamico ne trova 10 ed io uno...ma mi ringrazia perchè l'avevo spronato a salire la balza ed addentrarsi nel bosco....lo avevo stuzzicato dicendogli sei o no un super eroe? allora vai!!!!....e lui ha fatto un balzo di 4 metri dal sentiero e si è gettato nella selva....è lì che ha trovato quasi tutti i funghi...è lì che c'era il micelio....
ora io e il S.A. abbiamo un segreto...sappiamo solo noi il posto magico di quel micelio...lui lo ha memorizzato nel suo navigatore cerebrale, orientandosi col vento e le stelle...io ho preso un sasso ed ho grattato una pietra con risultati scadenti.....ho messo uno stecco di traverso e ho fatto un monticello di foglie......così dei miei segnali, tra una settimana, non resterà più nulla....ma ho il super amico che sa le coordinate ed è lui la mia garanzia
p.s.: il S.A. mi ha svelato il segreto dei finti porcini....se li prendi e ne rompi un pezzettino si ossidano e cambiano colore.....inoltre mi ha detto che i funghi che hanno le lamelle e non la spugna lui non li mangia mai
m finto porcino

martedì 28 giugno 2011

IL MALLO ED IL GHERIGLIO

l'angelo è una persona speciale che appare in un momento speciale...l'angelo riesce a dare senza chiedere, ascolta senza domandare....dice cose opportune e la sua aurea ammanta di rosso pastello la sera....l'angelo mi fa salire uno scalino e non mi mette mai fretta....il super amico osserva pensieroso e batte cinque.....il super amico non si stanca mai e quindi non dorme, quasi, mai.....le sue energie sono sempre dirette a sedurre la splendida strega che condivide con lui il cammino...la strega bionda lo ripaga di carezze e sorrisi ma il super amico mai si cheta e le prova tutte, ma proprio tutte prima di ammainare bandiera bianca e capire che non c'è trippa per gatti....e così in questi giorni di lacrime e risate ho capito che devo gonfiarmi, per fare cosa non so....l'oracolo così si è pronunciato..anzi espresso, visto che non ha emesso parola....un solo gesto, chiaro e puntuale che mi porterò sempre dentro....perchè, alla faccia della discrezione, il super amico aveva steso i panni in piazza...da lui funziona così ed anche la cagnetta è parte della famiglia e va informata.....e poi c'è anche chi non vede, non parla e cammina a stento, ma ride leggero....con lui l'oracolo non ha fatto gesti, ma credo abbia usato un tocco sulla spalla...la strada c'è, basta seguirla
m e vino

martedì 21 giugno 2011

LA SOSTANZA E L'APPARENZA

La ragione delle cose va al di là di ciò che appare....ogni verità ha più angoli per essere osservata....se una cosa è in un certo modo per me, non è detto che sia così anche per l'altro...nel confronto e nell'apertura i nodi si sciolgono, nella chiusura si sclerotizzano....se da dietro una porta sento un'operatrice che dovrebbe giocare con delle persone particolari, far loro tutta una serie di domande, del tipo: come stai....dove vivi....cosa hai fatto oggi... mi viene da arricciare il naso e scatta il giudizio che bolla l'operatrice come inadeguata......se però non mi fermo alla scorza, ma faccio un passo oltre e varco la soglia della porta, mi rendo conto anche delle sue ragioni, che forse ci sono dei motivi che a prima vista sfuggono e che per quelle persone lì, quel tipo di domande lì, poste in quel modo lì.....non sono poi una tecnica così malvagia....


m e lo specchio

sabato 18 giugno 2011

NEDO, THE HISTORY


Lui era un portiere, bravo e burbero....ben piazzato e cazzuto, nervoso e riottoso....lui giocava a pallone, l'ultimo baluardo della sua squadra...l'estremo bastione da superare per riuscire a buttare la palla in rete....era un gatto e balzava dritto in cielo per ghermire con i suoi guantoni ogni pallone..le sue parole erano poche e chiare..pochi fronzoli e tanta sostanza....i suoi capelli fluenti e sciolti al vento, talvolta, nelle parate più difficili, lambivano le nuvole ed i suoi occhi da predatore non si staccavano di dosso da chiunque varcasse la linea dell'area di rigore...non aveva fatto tanta carriera, non solo per la sua statura da persona normale, ma anche perchè troppo fuori dagli schemi....tra i dilettanti tutti lo conoscevano e lo temevano....non tanto per le parate, ma per il suo carattere.....la sua maglietta, pur essendo un portiere, era sempre madida di sudore mescolato a terra e il suo umore raggiante se vinceva ed imbufalito se pareggiava..la sconfitta non la contemplava neanche ma, quando arrivava, era meglio evitarlo per qualche giorno....vinse ripetutamente il titolo come miglior portiere del torneo e si vantava che i goal che prendeva in un anno si potevano contare sulle punta delle dita....

quell'anno ne aveva presi nove ed al bar, con gli amici, tra un rosso e l'altro, non faceva mistero del suo orgoglio....non è che spendesse troppe parole...ma quando qualcuno gli diceva: Nedo, anche quest'anno meno di dieci reti!! lui faceva una piccola smorfia con le labbra tipo sorriso e gonfiava il petto...

quell'anno mancava solo una partita, la più importante....la finale....

c'era tutto il paese a vedere quella partita....c'era anche Gianni, che era compagno di squadra di Nedo e giocava difensore proprio davanti a lui...Gianni era secco e lungo..Gianni era un buontempone e giocava con lo spirito del vero sportivo...aveva passione e si divertiva, ma se perdeva pace...ci saranno tante occasioni per rifarsi, diceva.....

Nedo, forse per questo motivo, non lo vedeva di buon occhio, ma lo tollerava, anche perchè era un buon difensore e giocava proprio nel ruolo cruciale per un portiere...

il giorno della finale Gianni cazzeggiava e sorrideva, Nedo era già nero come il carbone e guardava fisso il muro, in attesa che l'arbitro facesse la chiama.....Nedo quando giocava lo faceva solo per vincere e per non prendere reti....questa finale, inoltre, era la sua ultima partita, il suo commiato dal gioco del calcio...anche per lui l'età era avanzata ed era giunta l'ora di smettere....finire la carriera con la finale vinta era il suo chiodo fisso dall'inizio dell'anno e sentiva il fuoco dentro sè....si parte!

la partita non fu bella....le formazioni avevano entrambe paura e tergiversavano...nessuna occasione da rete e tanta noia...la posta in palio era troppo alta e c'era la paura di osare..Nedo aveva toccato palla solo per fare qualche rinvio e per sventare qualche insidioso calcio d'angolo.....

la partita va ai supplementari.....in caso di pareggio ci sarebbero stati i calci di rigore....e Nedo lì avrebbe dato il meglio di sè...si sarebbe congedato con delle parate strepitose e sarebbe stato l'eroe della squadra e del paese..ne era sicuro che sarebbe andata così....

però le cose spesso non vanno come si vorrebbe....

a metà del secondo tempo supplementare arriva dalla metà campo avversaria un'innocua palombella verso la porta di Nedo...il pallone bolzo a campanile scende lentamente in area di rigore, all'altezza del dischetto, proprio sulla testa di Gianni...

Gianni è solo, non ha avversari vicino e potrebbe fare di tutto....mettersi a sedere e fare rimbalzare il pallone per apprezzarne l'assoluta sfericità, prendere un caffè al bar e poi tornare, raccogliere una margherita....insomma non c'era alcuna fretta o pericolo...

ma Gianni, chissà perchè, con la testa la tocca indietro a Nedo...fa un retropassaggio e dice Tua Nedo!!!... più che un retropassaggio è un tiro teso e mirato...la palla inevitabilmente si insacca al setter, alla destra di Nedo che rimane pietrificato....tutto lo stadio è in silenzio, compresi i giocatori dell'altra squadra...solo un paio non riescono a trattenere la gioia e abbozzano un abbraccio....ma vengono subito fermati dai propri compagni...

la tensione è tutta verso Nedo...Nedo fa paura e tutti sapevano quanto ci teneva, della sua ultima partita e delle sue nove dita come i nove goal subiti.....

l'impasse di Nedo dura solo pochi attimi....poi inizia a smoccolare e a fare fumo dalle narici....si toglie i guantoni e corre verso Gianni....e lo pesta come un tamburo...Gianni non ha neanche provato a scappare o a reagire, sarebbe solo stato un inutile prolungameno dell'agonia...

Gianni è vivo e dopo qualche settimana ha ripreso a giocare a pallone....Nedo non gioca più



m. si ricorda ancora

giovedì 9 giugno 2011

PIPPI SULLE STRISCE

tua Nedo è come dire che non ne voglio proprio sapere di quella cosa lì...anzi peggio, non solo non voglio mi riguardi ma la scarico a te così sono fatti tuoi.....tipo quando passa una suora, di quelle pese col viso grigio, a volte si dice tua nedo e si tocca qualcuno incrociando le dita, così che non corriamo il rischio...già! ma qual'è il rischio? cosa è che si vuol fare esattamente? boh...chi lo sa....credo tutto ciò che vogliamo allontanare da noi e che non ci fa star bene....come a dire: meglio agli altri che a me....tra serio e faceto, Pippi l'ho "passato" diverse volte.....

a volte quel Pippi lì proprio non lo sopportavo....quelle persone che uno pensa: se lo incontrassi di notte..io in macchina e lui sulle strisce...e non ci fosse nessuno.....ci penserei io!!!

io Pippi l'ho incontrato, di notte, sulle strisce...per davvero....pioveva anche...era lui e stava attraversando la strada il porcellino....

porco mondo, ho pensato, cosa faccio?.... l'idea di dargli un colpetto e sgasare via mi è balenata subito in mente..specialmente da ragazzino l'avevo pensata diverse volte questa possibilità.....ma poi sicuro che mi beccano con qualche segata propria dei RIS o di altre squadre speciali..ed io in gattabuia per una cosa come questa sarebbe da locchi...poi la mia carriera, una volta uscito, è finita...Pippi è uno che conta e non me la farebbero passare liscia...l'alternativa, col senno del poi, sarebbe stata quella di portarmi della grappa in macchina.....dargli un colpetto...bermi alla goccia la grappa e dire che ero sbronzo....l'intenzionalità così verrebbe meno...oppure simulare una sbandata..ma lì mi sa che dovrei essere veramente bravo perchè poi esaminano tutto e scoprono il trucco...la velocità, il segno delle gomme per la frenata, le traiettorie....

un gran casino.....per questo poi non ho fatto nulla...ho solo rallentato un po' e l'ho guardato....ma lui non mi ha neanche calcolato perchè era buio...

è scattato dentro di me il piano B...incontrare Pippi mentre fa Pipì sul ciglio di una strada...io passo in macchina e suono il clacson fortissimamente..così lui si vergogna da morire e magari si bagna i pantaloni.....e qui non mi potrebbero di certo arrestare, credo....

io vado in giro, guardo e lo cerco...se lo ritrovo ve lo dico....ma lo devo beccare proprio in quel preciso momento...lo so che è dura, ma cosa costa immaginare?

forse solo quanto i desideri....
m calzelunghe

venerdì 4 marzo 2011

TOPO - SOVIET


l'idea che mi dà è quella della russia negli anni della rivoluzione bolscevica.... a discutere di concetti chiave, quali la lotta armata e i conflitti di classe.....
invece, cosa splendida, si tratta di un manipolo di persone più o meno strampalate, di diversa etnia, età, impiego che si ritrovano per due ore a settimana, sempre il solito giorno, alla solita ora, da più di tre mesi...solo ed esclusivamente per giocare a topo-tappo...

diverse manche, un tabellone fitto di punteggi ed incroci...calcoli per cercare di ottimizzare al meglio il proprio tiro...preghiere e moccoli per un tappino che cade dal tavolo....sberleffi e, mugugni e musi lunghi per qualche apprezzamento sopra le righe, dopo un tiro fiacco...o per una "lecca" esagerata...o per un tappino sicuro di vincere sul bordo che, invece, viene speronato da un altro che lo fa cadere dal tavolo....gente che non ce la fa a tirare perchè la sua motricità birbona non glelo permette ed allora gode di deroghe speciali...persone che paiono nel loro fantastico mondo parallelo, ma nel momento del tiro sono lì ben presenti e centrati con tutta la loro energia....alcuni anziani imprecano perchè il solo aver sfiorato il tappino gli viene contato come un tiro e vanno in totale paranoia per aver sprecato il loro turno....
tutta la macchina organizzativa è oliata alla perfezione.....ciacun giocatore è temibile ed è caratterizzato da specifiche qualità che lo rendono eccezionale.....ognuno ha un nome d'arte, guadagnato sul campo, tipo: il conte, il mago, marifava, campo di marte....
una serie di "feud", come nel wrestling, dipingono delle dinamiche di coppia studiate a tavolino....
così da rendere lo spettacolo più gradevole ed accattivante....
e l'adrenalina per la vittoria finale, è alta, altissima...poi chi è fuori dal gotha delle prime posizioni non demorde e dà il massimo per non fare brutta figura...anche perchè ogni tiro viene registrato nella mente di ciascuno, vivisezionato e schernito, o elogiato, nel corso della settimana....alcuni tiri restano negli annali del gioco e vengono passati ai posteri...come quella volta che il tappo si fermò proprio sul ciglio...o quando Ronz, che tanto si elogiava e si imbrodava, fece, di seguito, 6 tiri fuori...non so, stento a crederci...ma sono tutti uniti e persi in questo folle torneo che si protrae da mesi....e se fuori fischia il vento ed infuria la bufera, nessuno vuole andare, anche se le scarpe sono rotte...
m & m's

lunedì 21 febbraio 2011

ACCENDIMI

si può accendere una passione, un amore, un entusiasmo...ma anche il camino, una discussione, una lite.....si accende l'accendino e si scalda...si può scaldare a tal punto che può diventare rovente...poi si può poggiare, per scherzo si intende, sul collo di un compagno timbrandolo a dovere...poi, per evitare che pigli fuoco, rovesciarli addosso una bottiglietta da mezzo litro....si può, sono libero di creare....si può, siamo liberi come l'aria.... cantava il magnifico Giorgio G.....
è tutto un gioco, un grande e splendido scherzetto da fare tra amici e che gli adulti non capiscono perchè antichi....si brucia un compagno e poi si spenge....che scemo sono a non averlo afferrato subito.....poi ancora: lo picchiamo a turno, ma mica per fargli male, ma perchè noi ci si diverte così e lui lo sa...anzi lui ride e si diverte anche più di noi....si va bè, lo chiamiamo tutti Dentino perchè ha gli incisivi sporgenti ....ma si scherza....è il nostro modo di stare insieme, siam fatti così......si va bè, gli diciamo che se non fa casino in classe gliela facciamo pagare....al massimo gli nascondiamo la roba o gli strappiamo qualche pagina dei libri......si fa "paga la mossa" e lui paga un po' più di altri, ma è tutto in simpatia tra noi.....poi non siamo mica solo noi che si fa così con lui, anche le bimbe lo sfottono e gli dicono di non guardarle.....
o ragazzi scusate, ora mi sento sollevato...siete solo dei guasconi birbantelli....figuratevi che mi ero preoccupato perchè pensavo che non steste scherzando e che avevate esagerato un pochino.....ma te guarda, ogni volta è sempre bene sentire le due campane.....
m., uber halles

domenica 20 febbraio 2011

VINCITORI LOTTERIA MAGICOLIERI


Venerdì 18 Febbario alle ore 16, presso il reparto di pediatria dell'Ospedale Versilia, sono stati estratti i sei biglietti vincitori della Super Lotteria dei Magicolieri....l'estrazione dall'urna dei fortunati biglietti è stata effettuata dall'infermiera di turno Mery Ros e dall'ausiliare Paola Gold, sotto la scrupolosa supervisione del notaio Paoli, venuto per l'occasione a vigilare sulla trasparenza dell'iniziativa....questi i vincitori, già tutti contattati telefonicamente:

1) Flora, dai più confidenzialmente soprannominata "la zia" ha vinto la bicicletta offerta da Cicli Maggi

2) Tamara, esimia educatrice e clown di corsia, rinomata per la sua diplomazia, dai più soprannominata "'azzi tuoi"....ha vinto un weekend al mare presso il bagno Felice 2 di Forte dei Marmi

3) Sergio, il personaggio più etereo e spirituale, che gode l'appellativo di "maestro"..ha vinto una cena per due persone alla Taverna le Gradole di Seravezza

4) Paladini, nessuno sa niente di lui, ed anche il cognome si crede sia di fantasia....l'"Innominato"....ha vinto un cesto di prodotti presso la salumeria "dai parmigiani" a forte dei marmi

5) Il Garau, un fantastico crogiuolo tra Toscana e Sardegna, ha dato vita a questo bislacco ed adorabile personaggio, dagli occhi languidi e consumato gagà, conosciuto ai più come "il gran M.".....ha vinto un'animazione offerta dalle Magicoliere Simona e Samantha

6) Maruska, anche di lei si hanno poche notizie, si sa che ha a che fare con il mondo delle automobili e delle revisioni macchine....."brum brum"...ha vinto uno zaino offerto dalla cartoleria Buffetti di querceta...


i Magicolieri ringraziano di cuore tutti quelli che hanno sostenuto l'iniziativa


m


mercoledì 16 febbraio 2011

SI APRE IL SIPARIO


il corso è finito...sì è vero, manca giusto l'esame conclusivo.....cosa resta? cosa manca? cui prodest?
la fine di un persorso è solo l'inizio di una nuova esperienza.....la durata di 9 mesi è emblematica......si nasce, finalmente.....si entra in scena e si conta su noi stessi....su ciò che siamo, su quello che abbiamo imparato.....senza più bisogno di restare nel nido, sapendo che le nostre scarpe sono adatte a camminare.....per migliorare in ciò che già facciamo .....saper leggere ed affrontare le difficoltà.....avere gli strumenti per conoscere ed accettare i nostri limiti.....oppure per approdare a nuovi lidi professionali, con in mano ciascuno la propria valigia...bravi e grazie, cento centesimi a tutti....

m prosit

lunedì 14 febbraio 2011

LOTTERIA MAGICOLIERI

A nome del gruppo dei Magicolieri ringrazio tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa, in particolare tutti i fantastici amici del corso di formazione "Clown di Corsia" di lido di camaiore che si è appenna concluso.....l'estrazione dei biglietti vincenti avverrà presso il reparto di pediatria dell'ospedale versilia nel pomeriggio di venerdì 18 Febbraio....i vincitori verranno contattati telofonicamente.....
grazie di cuore, mirko

sabato 5 febbraio 2011

DIMMI UN NUMERO

quando un aereo passa in cielo e lascia la scia bianca c'è da chiedere alla persona che ti sta vicino di dirti un numero...poi si contano tante lettere dell'alfabeto fino a raggiungere quel numero..per esempio se il numero è 5 la lettera è E...allora un tizio o una tizia che inizia con la E ti sta pensando..tipo Emanuele o Elisabetta....però non vale perchè è difficile che uno dica un numero sopra il 20....quindi chi si chiama Zef è fregato, perchè non viene mai preso in considerazione da nessuno...non se la passa meglio chi ha il nome che inizia per J, tipo jessica.....oggi un'alunna che si chiamava tipo Jessica mi diceva che uno potrebbe pensare a lei facendo finta che il suo nome inizi con la G e non con la J.....io credo che già di per sè questo strumento per vedere se uno ti pensa non sia granchè affidabile, se poi bisogna anche fare finta che un nome inizi con una lettera che non è la sua, la baracca non sta in piedi.....
allora un trucco per non fare torto ai vari Zef e Jessica, ma anche Zorro e Jacopo, è quello di dire il numero 0 così nessuno pensa a nessuno...
non fare calcoli con i numeri è il solo modo per non restarne fregato....il mio primo 2 a scuola lo presi perchè avevo fatto dei calcoli tutti sbagliati...io ero il 18 sul registro e sapevo che la prof che mi terrorizzava interrogava l'allievo il cui numero corrispondeva alla data del giorno...era il 27 ottobre e quindi mi sentivo in una botte di ferro....in classe eravamo in 28 ed il povero 27 era spacciato...l'indomani sarebbe toccato a lui essere interrogato...era la prima interrogazione della classe, in prima liceo, ma io sapevo questo trucco grazie alle dritte di mia cugina che c'era già passata e che era in quinta....poi avevo già fatto una bischerata..avevamo una giustificazione a quadrimestre ed io me l'ero già giocata la volta prima, senza sapere che la prof aveva deciso di spiegare......
s'arriva all'indomani e appena giunto in classe cerco il povero 27 per fargli le condolianze...ma non lo trovo, semplicemente perchè era assente..anche lui mi sa che aveva una cugnia ben informata....mi sento gelare...ma poi rifletto e penso che il 27 col 18 non c'entra proprio nulla..peggio di me mi sa che è il 28 oppure il 26, insomma problemi loro....
quando arriva la temuta prof di antologia si crea quel silenzio carico di angoscia.....c'è anche chi aveva studiato perchè, si sa, la prima interrogazione con la Stronza è fondamentale....quella sennò ti fa passare un biennio da cani.....io sono di marmo e le mie mani di ghiaccio....
sbriga l'appello in un secondo e ci guarda diritto negli occhi..io non mi tradisco e reggo le sguardo....
allora si interroga...vediamo chi chiamare...e dà un'occhiata al registro.....porca vacca, speriamo che mia cugina non mi abbia detto una balla...oggi è il 27 giusto?....bene bene, ottimo!.....ops! il 27 è assente......sì ma c'è il 28 ed anche il 26, prego dentro me, giurandomi che per la volta successiva avrei studiato.....poco male interroghiamo il 2!.....ok, il primo l'ha preso! mi sa che non è ancora paga e ne piglia un altro.....chiamiamo anche il 7! assente anche il 7!!...qui si mette male perchè mi sta fissando....7 e 2 uguale 9....9 per 2 uguale 18!....
tutti si voltano con un sorriso ambiguo, tra il solidale ed il beffardo....mi ha chiamato! mi vuole alla cattedra....ma che cavolo di conti ha fatto, addizioni, moltiplicazioni? così è una carognata....7 e 2 uguale 9...chiama il 9 allora!!!! ....perchè io non è che ho le idee confuse, non so proprio nulla...nulla per davvero....so che c'era il teatro greco, Sofocle, Euripide che per me potevano essere un terzino ed un centrocampista dell'Atalanta...provo a farla franca ingrandendo un piccolo incidente che aveva avuto mio padre il giorno prima e sfarfuglio una serie di parole incerte e sconnesse, messe insieme balbettando...ieri in ospedale una macchina l'ha preso...non si è fatto nulla...mio padre, ho molto spaventato credo ora tutto bene....
ma la Stronza sa di avermi beccato impreparato e scuote la testa ridendo, ed i suoi occhi sono delle lame..mi fa cenno di alzarmi....
vado perchè il solo fatto di andare è un voto in più...come un gladiatore che muore in combattimento...mi appropinquo a fare scena muta, ma invece del petto infuori ho la coda tra le gambe....
ed il tragitto dal mio banco in fondo alla cattedra è la traversata Polo a Polo....interminabile
l'agonia non dura molto...mi dà due e mi maltratta parecchio, infierendo tutto il suo veleno su me, che ero ancora molto più bambino che uomo.......
sarà il primo di una lunga serie di due e di una sterminata sequela di tentativi per riemergere dalla palude dei più duri della classe....
da lì ho capito che i numeri non fanno per me e quindi ho iniziato a prendere 2 anche a matematica.....
ecco perchè quando, dopo qualche anno, la mia ragazza vedeva una scia dell'areoplano e mi chiedeva un numero dicevo sempre 0...lei pensava lo facessi perchè mi scocciava sapere che uno, la cui iniziale del nome corrispondeva al numero da me citato, la pensasse....poi ho tirato fuori la storia di Zorro e Jessica.......invece è perchè non mi piace la matematica...la verità, di solito, è la cosa più ovvia.
m 1,2,3

domenica 30 gennaio 2011

SONO STANCO

Come red diceva ad andy nel film "le ali della libertà" in carcere tutti sono innocenti....nessun prigioniero ammette di essere colpevole...ma Andy lo era per davvero innocente e stava lì ingiustamente....
si diceva così perchè tutti volevano uscire dal carcere di Shawshank, dove regnava l'impunità assoluta verso le efferatezze dei secondini e del direttore....poi al colloquio per ottenere l'estinzione della pena non ti facevano mai uscire, almeno fino a quando non eri lobotomizzato, o meglio "istituzionalizzato", nel senso che non avevi più strumenti e motivazioni per rifarti una vita, e quelle mure erano riuscite a rubarti l'anima...
in ogni gruppo regnano regole precise, che uno conosce col tempo e solo entrandovi a far parte....tali regole sono funzionali all'esistenza del gruppo stesso e ne consentono la sopravvivenza.....in tutti i gruppi è così....esistono regole che valgono solo all'interno di quel contesto e dall'esterno risultano spesso incomprensibili o fuori luogo.....
dopo mesi di tennistavolo sto capendo alcuni sacri principi che lo contraddistinguono....del tipo: chi ha la gomma puntinata viene visto quasi come un fuorilegge ed un imbroglione....tutti cazzeggiano e ridono ma vogliono vincere...nessuno tiene il punteggio delle volte che vince o perde perchè non è importante, ma ognuno sa precisamente le volte che vince o perde...ed incredibile, questo per me è ancora un mistero, i veterani sanno anche quante partite vinci o perdi te, anche se non giochi contro loro e quella sera non ci sono.....oppure se fai un punto con lo spigolino o perchè prendi il net della rete, è buona creanza chiedere sempre scusa, ma dentro godi come un maiale....
ma la regola per antonomasia è quella di dire sempre sono stanco....
all'inizio non capivo perchè tutti erano sempre stanchi ma giocavano fino all'una di notte...dopo un po', per abitudine o rispetto, ho iniziato a dirlo anche io che ero stanco, anche se a volte avevo la freschezza e l'energia di un leone....ma poi mi si è accesa la lampadina ed ho capito....
il mio secondo maestro l'altra sera, prima di iniziare la partita contro me, mi ha chiesto come stavo...io ero veramente a pezzi e gli ho detto, come tutti e come al solito, sono stanco....
lui, premiando la mia costanza e la mia assiduità, ha ritenuto fosse il momemento di confidarmi una nuova verità sul gruppo, sconosciuta ai novelli che si approcciano a questo sport....
tutti si dice che siamo stanchi e mai nessuno dice che è in forma e che vuole fare il culo a tutti, anche se dentro lo pensa....così si para il suo di culi....quando uno è stanco davvero non viene mica!!!
brutti porcelli! non eravate stanchi allora! fingevate, così io abbassavo la guardia e se malaguratamente vincevo era solo perchè voi eravate stanchi...non è vero che tutti vi alzate alle 6e30, che non avete mangiato, che fate sempre tutto di corsa e che avete avuto una giornata terribile....non siete dei super eroi allora....
ed io che a volte venivo moribondo e dicevo se lo fanno loro lo faccio anche io di giocare stanco....
anche quando ero bello tonico vi contemplavo stupito e pensavo....certo che saranno anche sfatti ma sono delle furie....io sto bene e sono un cesso e ne piglio anche da questi zombie...così la mia autostima ne risentiva ed anche la qualità del mio gioco e della mia vita in generale....
grazie per la dritta secondo Maestro, ne farò tesoro.....ma preparati perchè arriverà il giorno che dirò oggi sono in gran forma e riuscirò a vincere lo stesso.....
le cose si cambiano sempre dal di dentro, sempre.
m ping

giovedì 27 gennaio 2011

ZIO MARINO

dopo la spensieratezza dell'infanzia, in quel limbo prima dell'adolescenza, quando le bimbe proprio non mi filavano di striscio e forse nemmeno a me interessavano ancora tanto, si ingannava il tempo in modo curioso....messe da parte le biglie e le infinitamente lunghe partite di pallone sulla strada, si cercavano cose nuove da fare...si guardavano i film horror e si pigliava spunto per rifare robe strane a modo nostro....oltre alle visite presso le case abbandonate, che portavamo avanti ormai da anni, e che ci vedevano come luminari affermati del settore, con tanto di mappe e di stelline per segnalare le più paurose, c'era venuto il prillo di provare a fare le sedute spiritiche...e lì circolavano strane leggende, tipo che se interrompevi la seduta bruscamente, lo spirito restava lì e, forse, si impossessava di te e ti faceva diventare indemoniato.....molti avevano amici di amici che conoscevano delle persone che prima non avevano nulla e poi si indemoniavano e veniva il prete a togliere il demonio....cioè, il rischio era grosso...di finire al letto che sbavavo e che cambiavo la voce non mi garbava punto........guai quindi a sbagliare....poi c'era chi non ci credeva ma partecipava uguale..io ero convinto che la cosa funzionasse, perchè la moneta si muoveva davvero sopra le lettere...e dopo tutti si giurava che nessuno l'aveva mossa volutamente..e quindi era davvero lo spirito che ci parlava..lo spirito diceva sempre cose bizzarre...sempre truci e sinistre, tipo quando era morto, dove, come....mai che stava bene o che raccontasse una barzelletta o un aneddoto divertente....un giorno un mio amico, che ci prendeva in giro per questo hobby, volle partecipare per smontare tutto il teatrino e dimostrarci che era tutto un bluff...invocò allora l'anima di suo zio marino che se ne era andato da qualche anno....zio ci sei?...la moneta andò sulla S e poi sulla I....stai bene?...SI....sei proprio te?...SI...
il mio amico decise di giocare il suo asso nella manica per dimostrare l'infondatezza del tutto e chiese allo spirito il giorno e l'anno in cui se ne era andato.....la data la conosceva solo il mio amico, noi proprio non si sapeva affatto chi fosse zio marino.....zio, quando sei morto?...lo zio rispose prima con il giorno, poi con la data ed infine con l'anno.....
rispose giusto ed il mio amico divenne bianco come un cencio e ruppe la seduta e scappò giù dalle scale a gambe levate....
che cavolo, noi non si era fatto nulla...e però c'eravamo...chi tra noi sarebbe divetato indemoniato? per me era giusto fosse il nipote che aveva fatto tutto il casino... ed anche per gli altri...poi noi si giurò che nessuno sapeva la data e nessuno aveva mosso con coscienza la moneta...il mio amico non aveva giurato ed anche questo aspetto è rivelante affinchè il demonio andasse da lui.....
qualche tempo dopo la cosa si spinse oltre ed avendo invocato ormai tutti i parenti più stretti di tutta la nostra cricca, decisi di invocare il babbo di mia nonna...presi una fotografia d'argento da camera di mia nonna e andammo in un gruppetto di 5-6 in cantina con candela, tabellone delle lettere e moneta.....
mentre lo spirito del babbo di mia nonna ci stava parlando che stava bene, che era proprio lui e ci diceva come era dipartito, la porta della cantina si aprì di botto...era mia nonna che non vedendo la foto d'argento in camera sua era andata in paranoia.....ci vide lì tutti quanti con un dito sulla moneta a fare delle domande a suo padre dipartito e sbottò...accese subito la luce ed iniziò a sbraitare come mai l'avevo vista fare prima...no nonna, ferma! dopo sennò mi piglia me tuo padre...non voglio essere indemoniato da mio bisnonno...perchè poi gli altri giurano e lui mi piglia me.....non mi calcolò nenache di striscio, prese la foto e mi mollò uno scappellotto...la frittata era fatta....probabilmente ero indemoniato.....
la notte stetti lì ad aspettare i primi sintomi che non tardarano ad arrivare...ecco perchè sono così, questa è parte della mia storia.
m. zombie

lunedì 24 gennaio 2011

MANTRA

oggi mi sono ritrovato a recitare un brevissimo mantra insieme ad una mia amica buddista...e mi parlava in termini strani..dalla buddhità dentro di noi...al namasmarana....dalla Pergamena al dharma...ed io dovevo guardare un punto fisso che, in effetti guardavo....i miei occhi a palla forse facevano credere che ritenessi la ricerca della felicità estranea al concetto di spiritualità...ma non è così, ero solamente attento e recettivo....sono di tutt'altro genere le cose che mi lasciano perplesso e che mi restano indigeste....al contrario tutto ciò che riguarda lo spirito, se è fatto in modo puro, mi affascina....nella pratica ciò che mi ostacola, principalmente, è la noia..la pazienza di apettare la bellezza dell'essenza non ce l'ho...e quando mi ritrovo a fare una cosa ad occhi chiusi, di quelle lente in cui ti guidano, scalpito e desisto.... e la bestia dentro mi gratta lo stomaco....potrei leggere questo aspetto come una resistenza o una difesa...ma non penso sia così perchè poi una forte carica, o una forte pace, la ritrovo in tanto altro.....quando facevo meditazione mi garbava più che altro l'atmosfera, il silenzio, il parquet sul pavimento, i calzini senza scarpe, le tisane...ma poi stare un'ora lì fermo a fare dei versi, a volte, era pesa...se era una meditazione dinamica mi sfiziava già di più, e la motivazione aumentava...poi tutti parlavano sottovoce, lontano dal frastuono che c'è fuori...si mangiavano dei biscotti strani, che sapevano di poco perchè integrali e senza edulcoranti o grassi idrogenati...ma erano bellini e facevano bene, oltre che fico....lo zuccehro bianco non c'era mai, solo di canna..anzi, molto meglio il miele...lì non si parlava mai di pallone, ma di come si stava e del nettare della vita.....ci si dava la mano e ci si abbracciava.....si commentavano le cose in cerchio e quell'atmosfera mi rilassava parecchio...e poi c'era un gong che faceva intendere che la parte pratica era terminata...gli occhi si aprivano lentamente e, tutti storditi e spettinati, si prendeva coscienza e ci si trovava al centro della sala....dopo faceva quasi strano salutarsi e andare via in macchina...era meglio se al chiaro di luna ciascuno si fosse dileguato a piedi nel bosco per dirigersi chissà dove.....
poi chi fa queste cose sono spesso tipi strani...una guida spirituale, una volta, ci fece alzare all'alba per fare il saluto al mattino in una radura del bosco, che per arrivarci c'era da fare un sentiero scosceso che neanche lei sapeva bene...siccome molti avevano i sandali e c'erano un sacco di rovi, si tagliuzzavano qua e là...io pensavo un po' come fanno i pellegrini col cilicio...solo che loro lo sanno...io, che avevo un po' di esperienza ed avendo inquadrato la tipa spirituale, mi ero portato gli scarponi ed un bel coltrone di lana grezza.....
arrivati alla radura, nel freddo del primo mattino, molti tremavano...ma anche quello fa parte della grande giostra....ci fece fare una serie di gesti strani conditi con alcune parole in sanscrito che si ripetevano tutti insieme.....ci si guardava negli occhi e poi si indicava il fratello sole che ormai aveva fatto capolino....
infine si tornò indietro da dove si era partiti....ma anche la guida spirituale, che all'andata si era tagliata, al ritorno si era ricreduta, o ravveduta, e ci fece passare dalla strada...tutti in fila indiana con le macchine che passavano...e si ripetevano parole diafane e prive di forza....però facevano parte del copione....poi al bar del paese di montagna un caffè e una condivisione sull'esperienza...ma io avevo già adocchiato la Gazzetta sul tavolo accanto...forse la Fiorentina aveva comprato qualcuno di buono, quelli che fanno la differenza e ti fanno vincere le partite....sogna ragazzo, sogna
m..aum

venerdì 14 gennaio 2011

100%

al cento per cento sarebbe splendido....essere sempre lì, dalla vita tranquilla di tricarico al centro di gravità permanente di battiato...o forse il bello è la tensione o il continuo provare ad arrivarci....oggi per un ragazzo era picchiarne un altro per vedere chi si doveva prendere la dama...e lui era felice perchè l'aveva prese ma gliene aveva date anche tante... e avevavo deciso che nessuno dei due se la pigliava....oppure per un'altra ragazza era ricevere un sms di auguri dal babbo, visto che era il compleanno di lei...e lei sarebbe stata felicissima, ma non è arrivato alcun msg e quindi era triste....o sempre oggi, un'altra ragazza che non vedeva l'ora venisse sabato per uscire per la prima volta al cinema con la sua nuova fiamma...e le batteva forte il cuore e mi chiedeva se era normale si sentisse le farfalle nello stomaco...mi chiedeva se era grave e mi diceva che non riusciva a mangiare.....si sentiva svenire ed aveva tanta paura.....
oppure per Stella e sua mamma di de gregori il 100% è il non avere più il padre intorno....o il capitano della barca di legno di rosa di fossati che perde l'anima e non sente niente....ognuno ha il suo cento per cento, a seconda del momento che vive....o in zucchero di finardi "e quando penso al tempo che è passato mi fa sorridere tutto quel che sono stato"....o in Nina di castelnuovo dove l'amore è più forte della guerra...
io al ragazzo che si era picchiato per il possedimento della bella glielo dicevo che c'erano altri cento per cento oltre al suo....ma lui era contento, e sardonico mi guardava mentre gli raccontavo i miei cento per cento....e quando pensavo di averlo convinto, almeno un po'.... mi ha chiesto 3 euro per la focaccia....tanto era sospeso, non so per cosa, e a scuola non poteva andare....gli ho dato tre euro..magari con la pancia piena si ragiona meglio.

http://www.youtube.com/watch?v=PhIg1WJEjAY

m

mercoledì 12 gennaio 2011

BELLA STORIA MAESTRO

speriamo non si svegli che proprio non saprei che fare e mi sento svuotato.... mi richiede sempre tanta energia e talvolta è sconfortante accorgersi che l'incontro non decolla.....lui non parla, ma vibra ....e così ti fa capire che è contento....non ti guarda e solo sporadicamente i miei occhi riescono ad incrociarsi con i suoi.....e allora sono io che vibro.....
ed invece si sveglia ed è imbronciato come poche altre volte mi è capitato di vederlo....non sta bene e anche stavolta se l'è vista brutta....trovare qualcosa che lo possa interessare può essere la cosa più sempliece del mondo, ma anche la più complessa....è di quelli che se lo porti al luna park rimane catturato dalla forma di un palo o da un sasso nascosto sotto un ciuffo d'erba....io credo sia un poeta e infatti mi ha insegnato a vedere oltre l'apparenza delle cose....apprezzare quei particolari che a volte si perdono nel frastuono generale, tipo un modo di camminare, un colore, una musica di sottofondo....insomma una sorta di maestro che si permette di godere solo delle cose che gli piacciono e del resto fregarsene...nel senso che se qualcosa non gli piace neanche la prende in considerazione e se ne va, o si addormenta....il maestro è di bocca fine e mira alla sostanza....con lui si va oltre i formalismi....se stai lì a tergiversare lui fa il pollice verso.....i suoi occhi sono profondi come il mare e sono speciali perchè riescono ad osservare l'essenza senza guardarla...penetrano senza toccare.....comprendono senza mostrarsi....
ed io di punto in bianco ero lì, dinanzi al maestro, che seduto sulla sponda del letto contemplava il vuoto, e la mia anima....insieme a lui c'erano i due sommi discepoli che lo attorniavano di luce ed amore.....
la tentazione era quella di dire quelle cose incomprensibili ed inutili, tipiche di chi si trova in difficoltà...resisto.....
provo a toccarlo ma lui non apprezza affatto e si ritrae stizzito....
sono completamente in ambasce....
sto per dichiarare la mia impotenza....chinare il capo per il patibolo genuflettendomi al maestro.....lui infatti neanche mi considera, perchè giustamente non lo merito...
dentro me sento un moto che sale e che mi aiuta a darmi quella forza che proprio non credevo di avere...
va bene! ci penso io....esco e ritorno dopo poco con una serie di giochi di ogni tipo...richiamo la sua attenzione, cambio il tono di voce, la mia vitalità, la mia gestualità, la mia motilità....
ed il maestro apprezza e riprende a guardare nel vuoto...
azz, mi ha dato una seconda possibilità....
ritrovo l'entusiasmo del fare, rido e gli dono la mia anima.....sento di essere lì per lui...i due discepoli annuiscono pacati.....e apprezzano.....anche loro partecipano e si divertono.....
si crea un intreccio di palle, sacche, soffi e mani che applaudono.... in un tripudio di suoni e colori....
il maestro sente che ci sono e mi premia con uno sguardo...inizia a vibrare ed il suo riverbero rimbomba nella stanza e mi nutre....
sto da lui tanto, molto tempo....e mi irradia con la sua forza e mi fa stare bene....
e poi, in fondo, mi fa il dono più prezioso....un ciao con la mano...bingo!
omnia munda mundis m.

lunedì 10 gennaio 2011

TIROCINIO ALICE



Il mio stupore in pediatria porta il nome di Davide,così come la mia meraviglia e gli effetti che il servizio offre ai bambini che vivono il ricovero in ospedale. Inoltre è proprio vero che ogni porta è una scatola chiusa, almeno per me è stato così!

Mentre entravo in quella stanza in compagnia del mio amico Mariani e sotto la supervisione di Mirko, eccitata da cosa avrei visto e da quale sarebbe stato l'intervento...provai freddo.

Mirko azionò lo stereo e la musica che ne usciva era quella dello Zecchino d' Oro di qualche anno fa.

La musica, accompagnata dalla voce di Mirko, che sa a memoria tutte le canzoni, veniva ,a mano a mano, rafforzata dal ritmo delle maracas, dei tamburelli e da altri strumenti sonori che Mirko faceva girare nello spazio

e che ci passava per farci partecipare.

Dopo un po',insieme, ci siamo improvvisati tre ottimi ballerini provetti eseguendo il nostro numero con le maracas e con il movimento delle nostre mani; e continuavamo anche a cantare.

L'energia era buona e fra la paura di sbagliare qualcosa, ed essere eccessiva nei movimenti, sentivo l'esigenza e la voglia di “spendermi” al massimo delle mie possibilità.

E non è finita qui....

Sempre in sottofondo musicale, Mirko tirò fuori tre palline colorate che ruotavano in maniera circolare di fronte al ragazzo e che poi “si trasformarono” in tre fazzoletti morbidi che davano vita ad una sfera di colori che rimaneva sospesa nell'aria come se fosse una magia.

I palloncini andavano su e giù, giravano nella stanza, e c'erano anche i camici a portare colore.

Il ragazzo si muoveva, emetteva suoni con la voce e mi sembrava che sorridesse con gli occhi, che sembravano accesi sempre!

Era una festa di colori, movimento, energia ed emozioni che rimbalzavano in quella stanza su tutte le pareti, senza fermarsi mai.

Adesso in quella stanza sentivo calore.

A riportare la calma, fu la nenia di un carillon, che ci permise di mettere via gli oggetti e di parlare con la mamma e con Davide.

Ai MAGICOLIERI con ammirazione.

Grazie Alice

sabato 8 gennaio 2011

TIROCINIO ILARIA



"Eccomi qua! Tutto è iniziato più di un anno fa, quando una mia amica mi ha raccontato la sua esperienza fatta al Dynamo Camp, e mentre me ne parlava vedevo i suoi occhi illuminarsi di una luce particolare, speciale direi! E da lì si è smosso qualcosa in me, qualcosa che era nascosto, e così l'anno successivo ho fatto pure io la domanda come volontaria al Camp, ho fatto i tre giorni di formazione a marzo del 2010, durante i quali ho conosciuto persone speciali e provenienti da tutta Italia, una delle quali mi ha mandato poi un'e.mail dove mi parlava del concorso indetto dalla regione Toscana per diventare Magicoliere... Proviamo mi sono detta, e l'ho fatto, mi sono messa in gioco ed è iniziato quindi un percorso che oggi mi ha portato fin qua! Il 2010 è stato un anno pesante per me, fatto di molti cambiamenti e di molte difficoltà personali, impegni e sacrifici, ma mi ha dato pure molto!
Innanzitutto l'esperienza del Dynamo, fatta sia con le famiglie che con i bambini, ed è stata profonda e meravigliosa, dove ho provato delle sensazioni uniche, poi il corso di Magicolieri, dove si è formato un gruppo fantastico, unico nel suo genere, dove mi sono trovata a mio agio e con il quale sto imparando molto, sotto tutti gli aspetti, un arricchimento e una crescita personale dei quali ringrazio veramente tutti coloro che ne fanno parte, dai "magici" insegnanti ai "magici" ormai amici facenti parte del corso! Un percorso ancora da completare, che mi ha portato anche in Albania, a toccare con mano realtà diverse dalla nostra.
E poi come non parlare dell'esperienza fatta direttamente in ospedale, dove ho potuto constatare metodi diversi di lavoro, ognuno con la propria personalità, dallo "scoppiettante" Mirko, alla "pacata" Samantha, all' "energica" Simona, tutti veramente Bravissimi e capaci di relazionarsi al bambino in modo efficacie, personale e divertente, capaci di entusiasmare e portare gioia in un ambiente in cui la terapia del sorriso aiuta e facilita indubbiamente la degenza.
Ringrazio veramente tutti di cuore, penso che ognuno di noi può fare qualcosa per migliorare se stesso ed aiutare gli altri, e mi sono resa conto di quanto sia veramente importante un sorriso, una parola, un gesto d'affetto che spesso nella fretta della vita ci dimentichiamo di fare...quello che diamo è sempre inferiore a quello che riceviamo, perchè niente appaga di più di un sorriso ricevuto! Il sorriso è tutto, è la speranza e la gioia della vita, che magari in mezzo a mille difficoltà, ancora fa capolino! Ed è nostro compito tenderle una mano, aiutarla ad emergere e darle la forza necessaria per sorridere di nuovo!

Buon 2011 Magici Magicolieri!

Ilaria

lunedì 3 gennaio 2011

TIROCINIO MARIA LETIZIA


Cari ragazzi eccomi qua...


sono passate più di due settimane dal mio tirocinio in ospedale, giorni di riflessione e attesa per cercare di raccontare un'esperienza, un incontro….trovare le parole per raccontare quando mi sento ancora dentro, ancora all'inizio è difficile in questi giorni pieni di festa, di cene, di incontri, di regali......come ogni fine anno ritrovo il bisogno di cercare momenti di riflessione...i pensieri corrono veloci fra passato, presente e futuro. Dedico spazio ai ricordi, immagini... profumi.... parole …cosa stavo facendo un anno fa ? chi ero ? chi ho conosciuto, o ritrovato, o scoperto!

ripenso agli incontri, ai luoghi che ho visitato, alle persone, amici che ho incontrato

il tempo si dilata e si restringe. cos'è un anno?!

quest'anno è stato di certo, per me, un anno di crescita, un anno di scoperte…

ripenso a tutti gli eventi piccoli o grandi che mi hanno portato a intraprendere il corso di magicolieri, a giugno. sorrido nel constatare che mai avrei immaginato di piombare in un mondo fantastico di cui mi sono fatta avvolgere.. cullare..formare..penso a come è buffa la vita

e la ringrazio per avermi fatto intraprendere questo percorso

penso che lasciarsi andare, provare e fare ci aiuta a conoscersi

"ognuno è tanto infelice quanto crede di esserlo"

grazie a Mirko e la sua equipe di docenti....magicamente.....si è creato un gruppo...30 persone...ognuno ha partecipato, ognuno ha donato qualcosa di se

rispetto ad un anno fa siamo sicuramente diversi…crescere insieme ad altre 30 persone che ti stimolano, che ti sostengono, che non hanno paura ad aprirsi a confrontarsi, a confidarsi

condividere i cambiamenti le emozioni è per me un'opportunità importante di crescita

questo corso ci sta insegnando l'importanza della relazione, con noi stessi e con gli altri, per poter lavorare in maniera costruttiva...per vivere meglio...

attraverso il gioco le emozioni hanno lavorato dentro di noi

il gioco ci ha dato la possibilità di esprimerci

giocando abbiamo imparato a conoscersi, giocando ci stiamo scoprendo...

ogni materia del corso è stata per me una porta che si è aperta, direi spalancata per l'impatto che ha avuto su di me….sei mesi intensi aspettando il martedì e il giovedì sera per giocare, stare insieme, ascoltare, imparare…ogni incontro è stato per me prezioso ed ogni volta che non potevo partecipare era per me fonte di rammarico e dispiacere perché sapevo che mi sarei persa qualcosa...

il tirocinio in ospedale...è stato quindi per me come una iniziazione

ho atteso con ansia mista euforia e curiosità, l'arrivo della mia settimana ma nonostante questo.... mi sentivo impreparata. Il primo giorno fuori dal reparto di pediatria mi sono trasformata, incontrollabilmente sono diventata uno stoccafisso...paralizzata....continuavo a ripetermi....stai calma!! molto calma!! andrà tutto bene...e cose del genere..e così a forza di pensare mi sono persa gran parte delle cose che potevo imparare...

gli altri due giorni sono stati incredibili, scacciata la paura sono riuscita a vedere la professionalità di Mirko, ho osservato il suo lavoro di anni e di ricerca, espresso con una naturalezza e padronanza di gesti e parole, che potrebbe sembrare scontato e facile il suo metodo di lavoro, tanto funziona.

e così mi sono trovata per terra a lottare con un bambino che ride felice, con due palloncini diventati magicamente spade incredibili, dimenticando che cinque minuti prima lo stesso bambino era timido e silenzioso sulle gambe del babbo.

ogni stanza del reparto è un mondo dove i magicolieri entrano piano con il loro carrellino pieno di opportunità per dare la possibilità al bimbo, o ragazzo e alla rispettiva famiglia, uno spazio di tempo e strumenti per potersi esprimere attraverso la magia del gioco.

l'ultimo giorno, con Alessandra e Simona che ci conduceva, ho apprezzato il lavoro di gruppo, per me è stato il giorno della scoperta del personaggio mediatore….

quando nella stanza dei magicolieri Simona mi ha dato Gerry...beh...quel'orsacchiotto marrone che si muoveva con la mia mano, una volta calzato ha incominciato ad animarsi come parte esterna a me....giunti nella stanza di degenza gli occhi del bambino hanno dato il tocco magico finale, Gerry si è svegliato ed ha preso vita....

come esprimere certe emozioni? posso solo ringraziare per l'opportunità concessami…

posso impegnarmi a farla crescere e maturare …

auguro a tutti voi di scacciare la noia e concedersi il tempo di imparare, di creare, di donare e di ricevere.

un abbraccio

Maria Letizia