martedì 28 dicembre 2010
AL CUORE RAMON
lunedì 27 dicembre 2010
TIROCINIO FRANCESCA

Eccomi qui.... Ingresso Ospedale "Versilia"... Seguo la linea arancio e mi ritrovo davanti ad un portone blu semichiuso che mi sta separando da un Mondo che, per quanto abbia cercato di immaginare, mi accorgo in quel momento di quanto mi resti "oscuro"... Guardo attraverso quel portone, palpitazioni a palla, i miei occhi scorgono quella figura tanto conosciuta, Mirko, il Nostro Mirko... ad ogni passo che percorro dentro quel corridoio meravigliosamente colorato e traboccante di aria natalizia, i miei battiti si fanno più leggeri, sento in me la voglia di godermi ogni attimo di questa Meravigliosa esperienza che mi è concesso fare... e così mi ritrovo nello Spettacolare sgabuzzino dei Magicolieri!!!
Mirko con la sua voce ed il suo sguardo mi trasmette la tranquillità necessaria per affrontare la prima stanza... E così indosso Il Camice... sono un Apprendista Magicoliere!!!! Non dimenticherò Mai quei Volti, quella stanza, quell'atmosfera, quella magia, quelle risate, non faccio praticamente niente e mi sento completamente rapita da ogni gesto di Mirko... Ecco ora realizzo, ci sono, ci sto dentro... E' Fantastico...
Il pomeriggio continua, nuove stanze, nuovi volti, a situazioni più complicate seguono altre incredibilmente semplici, immensi e tranquilli sorrisi si susseguono ad altri Magicamente strappati sotto un ciuccio che sembra troppo piccolo, è per questo che siamo lì, per la Gioia che si può toccare nel vedere brillare gli occhi di un bambino rapiti da una Scimmietta birichina, nel vedere Bolle Magiche danzare in una stanza al suono emesso da strumenti altrettanto Magici tenuti in mano da piccole manine... Ogni stanza una nuova Esperienza, ogni giorno una nuova Scoperta...
Arrivo alla fine di questi Tre Giorni e quando venerdì il portone blu si chiude alle mie spalle vorrei piangere ma non ci riesco perché il mio Cuore è colmo di Felicità...
Ho avuto l'Onore di poter Collaborare con il Fantastico Mirko e la Dolcissima Simona ed è stato Bellissimo vederli all'opera... Grazie...
Grazie a tutti i Miei Docenti per la professionalità, la disponibilità, per le Emozioni che mi regalano e per come "stanno dentro" questa Esperienza...
Grazie ad ognuno dei Miei Compagni di Viaggio, che definirei Amici (con la A maiuscola), ognuno di Voi mi ha insegnato qualcosa, è come se ci conoscessimo da sempre perché quello che stiamo Condividendo va in realtà oltre il semplice scambio...
Grazie a chi mi ha incoraggiato ad intraprendere ed a godermi questa Esperienza, a chi "sopporta" le mie Magie ed i miei continui racconti ovvero Domenico, la mia Famiglia ed i miei Amici...
ho capito che la "Polvere Magica", per quanto trasparente, è nelle tasche dei Camici di ogni Magicoliere e che, prima di entrare in ogni stanza, ognuno di Loro ne lancia un pò in aria, creando così quell'Atmosfera a misura di ogni Bambino, riuscendo ad Ascoltare, Prendere, Trasformare e Regalare ogni minima Energia presente in quel Cubo diventato Magico... Io ne ho rubata un pò e la Custodisco gelosamente dentro di Me...
Grazie...
Francesca
giovedì 23 dicembre 2010
TI VOGLIO BENE
mercoledì 15 dicembre 2010
IL CRATERE NEL BOSCO

TIROCINIO ALESSANDRA

E finalmente anche io a raccontare, a cercar di descrivere ciò che da 6 mesi ha cambiato la mia vita... Devo riconoscere che come è sempre capitato per le cose importanti è arrivato un segno... un po' per caso, o forse per destino... Un bando per un corso di Clown in Corsia portatomi dalla Simo che io allora non conoscevo...ho lottato con la pigrizia, mio grande difetto da sempre, e ho partecipato alla selezione... da allora...è iniziato un cammino, intenso,
profondo, fino ad arrivare allo Stage in Pediatria, 3 pomeriggi da passare in reparto con i “Magicolieri” e fare l'esperienza del tirocinio con i bambini malati...E li ragazzi è stata davvero “pesa”, come direbbe Mirko... Il primo giorno non sono stata in ansia fino a che non ho salito le scale, capendo che c'ero... che ero finalmente lì...
Eppure c'ero già stata, l'avevo visto e rivisto il reparto, ma entrarci per fare il tirocinio con il”Magicoliere” era un'altra cosa... C'era curiosità e al contempo profondo rispetto, entusiasmo, ma anche riservatezza...ogni stanza, ogni incontro, scioglieva il ghiaccio, e, come una bambina,osservavo Mirko,lo ascoltavo per cercar di cogliere ogni sfumatura, come a carpirne il segreto, meravigliandomi per i giochi di prestigio che faceva,sorridendo complice delle gag, e piano piano l'impacciataggine iniziale si è trasformata in profondo senso di tranquillità.
E' stata una settimana di incontri intensi, per mille motivi, abbiamo trovato atmosfere gioviali, ma anche momenti più “difficili”, in cui portare un sorriso era un traguardo davvero ammirevole... Insomma... Ho fissato nella mente attimi davvero belli,in cui capisci quanto bisogno di giocare ci sia, quanto sia bello un sorriso,quanto anche i grandi talvolta si ricordino che giocare rende una mezz'ora meno“pesante”, eppoi... La gioia di un bambino alle prese con il balletto di Samantha,Dittongo e Jerry (buffi quei tre sembrava ballassero da sempre!!!!), rimanere affascinata dalla splendida sintonia tra Mirko e la sua scimmietta Samantha, entusiasmarmi per un sorriso rivolto a me, e poi ancora la dolcezza di Gustavo che scioglierebbe anche un ghiacciolo e... l'emozione indescrivibile nel vedere che anche un barattolo di sabbia o sfiorare una pallina possano accellerare un battito cardiaco...
Una di quelle cose che ti capitano nella vita e sai che non potrai mai dimenticarla... Quindi grazie a tutti i “Magicolieri” che mi hanno permesso di condividere con loro ,magari anche creando qualche piccola difficoltà, questa esperienza unica... Grazie a Mirko perchè mi dà continui stimoli di crescita e perché rende magica ogni cosa che fa, attraverso anche la passione e l'amore
che ci mette... Grazie a Ilaria, compagna di stage, che era con me i primi due giorni... E a Maria Letizia che con gioia mi ha permesso di recuperare con lei il giorno che avevo saltato... L'ho apprezzato moltissimo...
E Scontato... GRAZIE a tutto il Gruppo che diventa sempre più GRANDE!
Alessandra
lunedì 13 dicembre 2010
LOTTERIA E STAND

sabato 4 dicembre 2010
IL FREDDO BIRBONE
domenica 28 novembre 2010
TIROCINIO TAMARA

Ok… ho atteso, trattenuto il respiro, recalcitrato, temuto, quasi rifiutato e poi fortemente voluto questo momento… il momento dello stage in corsia!
E adesso che l’ho fatto… eccomi qua, come una bambina che ha visitato il Paese delle Meraviglie e vuole disperatamente tornarci!
Il primo giorno…. Cuore in gola, sudorazione imbarazzante, tremore parkinsoniano e…. “fermata di rito” al bagno per quattro volte!!! Che dire… ero più pronta per il reparto rianimazione che per quello di pediatrìa…
Ma spunta il grande capo che subito ne “combina” molte delle sue e ti confonde, ti manda in tilt, ti esaspera, ti fa ridere… ti mette a tuo agio! Perché proprio non puoi non sorridere di fronte alla sua sbaragliante “birboneria”!
Così, messo il magico camice dalle infinite tasche, si parte verso le stanze dove attendono i pazienti…. Ed ecco la magìa!!! Sì perché fra impaccio e fifa da non finire, si fa strada un altro sentimento… la voglia di partecipare al piccolo miracolo di un sorriso, che vedi affiorare pian piano in una giovanissima combattente stanca, che lotta col mal di testa e il fastidio della flebo… o al tripudio di risate di un “puttino” dai capelli dorati che si perde fra le bolle di sapone e cascate di palloncini colorati… è festa grande! Per tutti i sensi! Vuoi che questo duri… perché vale la pena farsi venire le tachicardie, prendere per due volte l’uscita sbagliata (finendo nella toilette della stanza invece che fuori nel corridoio), ingarbugliarsi con le magìe, sfidare il disagio dell’inadeguatezza, la pressione del silenzio…. Ne vale la pena se il tuo premio è questo… il sorriso estatico di un bambino, lo sguardo rapito da curiosa meraviglia…. è qualcosa che davvero non si può comprare… solo conquistare e farne tesoro…
Perciò, un grazie sincero al “gran capo” Mirko e alla mitica e disponibile Magicoliera Chiara, che mi hanno aiutato in questa settimana di altalene emotive, permettendomi di conoscere e assaporare l’esperienza assai rara della “terapia del sorriso” attraverso il gioco, l’umiltà, la passione….
GRAZIE DI VERO CUORE!
PS: Un grazie speciale ai miei compagni di corso, senza i quali non avrei mai probabilmente trovato il coraggio di aprire (ogni tanto) il paracadute e provare a gettarmi nell’emozionante ignoto! Un abbraccio
martedì 23 novembre 2010
NOBLESSE OBLIGE
venerdì 5 novembre 2010
F.P.
mercoledì 3 novembre 2010
TIROCINIO LAURA

Guazzabuglio medievale.... no ragazzi, non lo stanzino dei Magicolieri, perchè quello, alla faccia del volume, è veramente un gioiellino di ordinata geometria ed incastri. Per chi non lo sapesse guazzabuglio medievale è una frase di Mago Merlino all'inizio del cartoon "La spada nella roccia" e mi è balzata alla mente ripensando al momento in cui ho provato ad esprimere, durante una lezione, i primi due giorni di stage in ospedale: immagini, emozioni, colori, suoni, tanto tanto ed ancora di più! Ogni ricordo si sovrapponeva all'altro spintonando e facendosi spazio, con il risultato di aggrovigliare pure la lingua.Le sensazioni erano troppe e troppo fresche, c'era bisogno di far calmare le acque.
A distanza di una settimana ci riprovo... senza pubblico e non dovendo usare la lingua dovrebbe essere più semplice!
Al contrario dei miei colleghi io sono arrivata in reparto giusto giusto in orario, con Lulù che mi aspettava ... beh, ma il capo non era ancora arrivato. Neanche un minuto ed eccolo lì:"Ciao ragazze, pronte?" ...Certo! (Sì, come no!). In realtà non provavo nè agitazione nè ansia, ero curiosa, curiosa di toccare con mano quello di cui fino a quel momento si era solo parlato, curiosa di sapere e vedere, perchè per poter dare prima bisogna imparare! E poi con me c'era Mirko, ero in una botte di ferro.
Prima stanza e... come mi devo comportare? Interagisco? Osservo? Osservo ed interagisco? Dubbio risolto: il grande capo mi fa fare una magia! E con mia enorme sorpresa ha pure funzionato. Sciolto il ghiaccio è stato tutto un susseguirsi di momenti intensissimi, bambini stanchi dopo una lunga degenza o diffidenti che si sciolgono al calore di una scimmietta birbante ma tenerissima, piccini che si esaltano e fremono in una festa di musica,palloncini e trottole, adolescenti increduli e divertiti da trucchi confezionati ad arte! In tutto questo c'ero anch'io, e ad essere sincera ogni tanto mi perdevo nelle emozioni di cui ogni stanza si riempiva. E poi la ricompensa: sguardi, sorrisi, urla di gioia, tremiti di eccitazione,cosa chiedere di più?
In questi tre pomeriggi sono stata accolta dalla straordinaria competenza e porofessionalità di persone meravigliose che regalano momenti di magica felicità a bambini costretti in una stanza di ospedale, che strappano sorrisi a genitori preoccupati alleviando sofferenze e preoccupazioni.
Ringrazio la mia buona stella che mi ha permesso di incontrarvi, ringrazio i bambini che da alcuni anni mi hanno aiutato a crescere e a diventare una persona migliore e continuano a farlo, e ringrazio voi, Magici Magicolieri!
Un ringraziamento speciale va a Samantha, con la quale ho "festeggiato" per un pomeriggio intero!
Ah dimenticavo! Grazie capo, x il nomignolo che mi hai affibbiato durante un incontro e che mi piace un sacco!
Di ritorno dal Medioevo
Pan di Zucchero - Laura
lunedì 1 novembre 2010
TIROCINIO MASSIMILIANO

Qualche mese fa non avrei mai immaginato di avere la possibilità di trascorrere qualche ora della mia vita in Pediatria come Magicoliere , e dire che in Pediatria da 16 anni a questa parte ce ne ho fatta di strada, ma nella veste di genitore. Operazioni, terapie intensive, risonanze , etc., girando in qua e in la per mezza Italia. Ho sempre pensato che, anche dai peggiori momenti, puoi trarre qualcosa di positivo, e così è stato, sopratutto in questo caso.
Piano piano, conoscendo i vari animatori delle strutture ospedaliere incontrate, ho maturato, con l'aiuto di chi mi sta accanto ormai da quasi un quarto di secolo, la sensazione che fossi adatto a questa esperienza, fare il clown in corsia.
E' proprio a loro, alla mia splendida famiglia, che dedico questo mio lavoro e questo mio impegno; tornare a studiare ed a mettermi in gioco alla mia età, non sarebbe stato possibile se non avessi avuto tra i miei primi tifosi più accesi proprio coloro che vivono con me giorno per giorno, e tutto questo nonostante l'enorme tempo che sto strappando alla nostra vita familiare.
Dopo questo breve incipit entro nel particolare e nel vivo della mia esperienza settimanale come Magicoliere.
Così come accaduto al mio caro collega di corso Claudio, arrivo con un anticipo pazzesco e l'attesa, si fa sempre più spasmotica … trenta minuti fuori da una porta a vetri non li auguro a nessuno.
Come al solito ho sbagliato porta, sono dalla parte opposta di dove sarei dovuto entrare … ore 14.30 eccolo lì, si avvicina una figura dai capelli crespi, è proprio lui, il Grande Prof, ci siamo, si entra in ballo.
Come sempre sono accolto dalla gentilezza di Mirko, in poche parole ti mette a tuo agio; a dire il vero una volta salutatomi mi dice “Che ca... ci fai qui?”, per un attimo impallidisco e tra me penso “vuoi vedere che ho sbagliato settimana?”, fresca insalata me l'ha fatta anche stavolta!!!
Tre incontri lunghi ed intensi … iniziati con una gran voglia, e terminati con la nostalgia di varcare chissà se e quando di nuovo quella porta, per portare un po di sorriso a quei piccoli ma grandi pazienti.
Ho avuto la fortuna di trascorrere due pomeriggi con Mirko, oltre alle sue immense doti umane e tecniche, in lui rivedo un po il mio modo di essere, un giocherellone, una persona che trova sempre stimoli anche nelle situazioni più difficili.
Nei primi momenti mi limito ad osservare, per cercare di cogliere qualsiasi sfaccettatura dell'incontro, e per dare meno fastidio possibile; in quei momenti non pensi ad altro, sei concentrato in quello che fai e assorbi come una spugna in una giornata di pioggia.
Si parte dalla piccola ma grande stanza dei giochi, c'è un po tutto di quello che stiamo conoscendo nelle lezioni teoriche, giochi, palloncini, il registro dei pazienti e tanto altro.
Non so dove guardare, tante sono le cose che mi interessa conoscere.
Un breve controllo delle vecchie e nuove degenze e si parte per il giro pomeridiano.
Il reparto non è stracolmo di pazienti come in pieno inverno, meglio così dico tra me, avremo modo di valutare meglio ogni incontro, e poi meglio … fresca insalata, più bimbi stanno bene e meglio è non trovate??? Ben presto mi libero dai fardelli emotivi e inizio ad interagire anche io, grazie sopratutto alla complicità di Mirko, il quale mi lascia calare nel ruolo coinvolgendomi nelle gag.
Al sorriso strappato al bambino, ti senti come ricaricato di energia, un po come nei videogiochi ...diamoci dentro!
Superiamo anche il momento del “caterpillar”, l'elemento di disturbo in gergo tecnico, l'imprevisto che ti fa tornare alla situazione di partenza, quella del pianto e dello sgomento.
Mirko non si perde d'animo, ed io con lui, ci riproviamo e la cosa funziona … siamo forti noi due penso tra me!!! E poi i momenti con i più piccoli 9 e 14 mesi , sia con Mirko che con la Simona (grazie anche a lei per la pazienza dimostratami); grande esperienza il vedere come, anche con bambini così piccoli si possa interagire e strappare un momento sereno.
Bello davvero! Bhe che dire, mi sono dilungato molto, ma nonostante questo tante sensazioni non riesco comunque ad esprimerle, le tengo tutte per me; colgo però l'occasione per salutare tutti quelli che stanno contribuendo a questo meraviglioso corso, la mia famiglia in primis, la mia azienda (senza il loro benestare non avrei nemmeno potuto iniziare), i docenti (sempre disponibili ad ogni chiarimento) e i miei compagni di corso, dai quali ogni volta resto affascinato dalla loro enorme generosità e dal loro immenso spirito di gruppo. Continuate così!
Un pensiero speciale va ad Alessandra, Angelica e Sara, che saranno comunque e per sempre parte del nostro meraviglioso gruppo. Un abbraccio!!!
Massimiliano
mercoledì 27 ottobre 2010
TIROCINIO SARA

Beh’…. Che dire… sono senza parole…. Non male come inizio non trovate?!?
Mirko ha gentilmente offerto la possibilità di esprimere la nostra esperienza di tirocinio in poche righe, e per questo lo ringrazio tantissimo ma… come si fa?
Mi spiego meglio: come si possono concentrare mille emozioni in poco spazio? La risposta è semplice: è impossibile. Ad ogni modo cercherò di tradurre in parole ciò che ho provato, sperando di riuscire a rimanere nei limiti !
Il mio primo giorno di tirocinio è iniziato con un livello di angoscia fuori dal comune, sono una ragazza solare e solitamente molto autoironica ma quando si tratta di eseguire delle “performance” davanti ad un pubblico (anche ristretto) mi agito tantissimo (basti pensare che quando a Natale mi mettevano sulla seggiolina davanti ai parenti per recitare la famosa poesia imparata all’asilo, diventavo rossa come un peperone…).
Quando sono arrivata nel parcheggio dell’ospedale con la mia compagna d’avventura, mi sentivo le gambe tremare e il cervello confuso, tant’è che abbiamo subito sbagliato strada e siamo andate in un altro reparto… dopo mille peripezie, abbiamo finalmente trovato Mirko che con la sua voce serena ha cercato di tranquillizzarci: beh’, vi posso assicurare che non ero affatto tranquilla! Cercavo di far promettere a Mirko che non mi avrebbe coinvolto, che non mi avrebbe fatto fare magie né tantomeno scenette comiche, perché in quel momento per me non c’era nulla di comico, stavo attraversando la fase tipica che precede gli esami universitari: strizza!
Ma a quanto pare nel camice dei Magicolieri c’è davvero un po’ di polvere magica… non appena l’ho indossato e ho visto una bambina che curiosava nel corridoio per aspettarci, la paura è scomparsa e si è trasformata in voglia di mettersi in gioco e di regalare sorrisi. Dico davvero!
Cosi è iniziata la mia avventura: ho avuto la fortuna di vedere molti casi diversi fra loro, bambini sofferenti, allegri, curiosi, impauriti, timorosi ed ho potuto osservare come deve essere l’approccio professionale in ciascuno di questi casi.
Quando sei davanti ai bambini, malati o no, la parte adulta e piena di schemi predefiniti viene meno: riscopri quanto sia bello giocare per terra con le trottole, quanto siano magiche le bolle di sapone, i libri che si colorano in un attimo, il soffio di un bambino… ma soprattutto acquisti la consapevolezza che è ancora possibile giocare in modo semplice e naturale grazie all’utilizzo della fantasia e della creatività.
Davanti a loro ti accorgi quanto siano banali le questioni adulte, quanto tempo si spreca durante la giornata e quanto potrebbe fare ognuno di noi per aiutare il prossimo…
Grazie a Mirko, a Chiara, a Simona e ai miei compagni di corso ma soprattutto grazie ai bambini perché ovunque vado continuano a darmi la forza di sperare in un mondo migliore.
Ps: sono stata nei limiti di spazio?!? J
Sara
mercoledì 20 ottobre 2010
TIROCINIO GIULIA

Quando i miei compagni di corso raccontavano come avevano vissuto lo stage in ospedale, io li ascoltavo incredula, quasi scettica.. incapace di credere quanto gratificante potesse essere contribuire a rendere serena una giornata in ospedale.
Adesso che il mio stage è terminato, porto con me la soddisfazione di aver trascorso la settimana più intensa degli ultimi anni.
Mai avrei pensato di ritrovarmi nostalgica al pensiero di aver terminato le poche ore a disposizione.
L’imbarazzo iniziale, che in certe situazione diventa insostenibile tanto da stizzirmi, s’è trasformato in curiosità e voglia di partecipare! Cosi senza nemmeno accorgermene mi sono ritrovata sorridente e compiaciuta nell’improvvisarmi divertente per qualcuno.
E se penso che quel qualcuno in realtà erano bambini, quegli esserini tanto temuti da me fin dall’adolescenza, lo stupore si moltiplica ulteriormente.
Penso che questa sia la volta buona per liberarmi dai così detti scheletri nell’armadio che fino ad oggi mi hanno impedito di interagire serenamente con ciò che mi circonda.
grazie, Giulia
mercoledì 13 ottobre 2010
TIROCINIO CLAUDIO

Eccomi, finalmente dopo alcune settimane riesco a raccogliere le emozioni ancora vive che sono nate grazie all'esperienza fatta affianco di alcuni magicolieri all'interno del reparto di pediatria dell'Ospedale unico Versilia, per essere precisi Mirko e Samanta.Si è realizzato un sogno che tenevo all'interno del mio cassetto da diversi anni; entrare a contatto con i bimbi in un luogo dove spesso il gioco viene momentaneamente abbandonato fuori nelle stanze di attesa che precedono l'ingresso nei reparti; la mia piccola avventura inizia proprio in una di queste stanze dove arrivo con un anticipo da record, poi l'attesa tipo quella degli esami di scuola oppure dell'inizio di uno spettacolo da protagonista; il mio percorso era dalla sedia alla porta d'ingresso ma di Mirko nemmeno l'ombra, fino a quando finalmente vedo il carrellino in fondo al corridoio dalla parte opposta, senza Magicoliere, non vi dico da quali pensieri sono stato assalito, ho aperto la porta e in pochissimi secondi ero accanto al carrello saluto il capo lo informo di avere fatto un' attesa dall'altra parte del corridoio di non averlo visto passare, e lui con tranquillità mi risponde che era passato dall'altra entrata.Benissimo! la mia ansia volteggiava ancora nel corridoio quando vengo assalito dal centro operativo del Magicoliere, uno stanzino misurabile con gli occhi, che si fatica a starci in due ma che sprigiona il fascino del baule che sai che dentro ci troverai il tesoro. Entro, Mirko parla ma sinceramente sono attratto da quanta roba sono riusciti a farci entrare, dalle foto, disegni dei bimbi stampe etc, sono entrato nel mondo dei magicolieri. Un emozione così forte mi riporta all'incontro con l'artista Nardo Dunchi, allora ero uno studente dell'Accademia di Belle Arti di Carrara che varcava la porta della casa studio di uno delle persone più importanti di Italia e Francia, adesso sono un uomo con diversa esperienza alle spalle ma che viene assalito dalla stessa emozione, bello!!!!! Si parte, con molta attenzione seguo tutto ciò che il maestro dica e faccia, poi il primo bimbo e subito teoria e pratica diventano un
tutt'uno, adesso l'ansia non c'è più adesso c'è attenzione a seguire ogni passaggio ogni emozione che possa uscire dal bimbo, in pochi minuti la camera è trasformata, un semplice giochino in mano adulta scompare per lasciarsi affascinare dai passaggi magici di una pallina, di una corda o di un personaggio buffo che appare prendendo forma attraverso una storia fantastica. Mi specchio con il bimbo non so chi dei due è più emozionato-sorpreso. Si esce dalla stanza, porto via con me una sensazione di soddisfazione palpabile, un'attimo, è durato un'attimo tanto ero concentrato. Così il resto dei bimbi, tutti mi hanno emozionato e gratificato allo stesso modo, i loro sorrisi, le loro preoccupazioni e i loro pianti, lì ricordo tutti alla perfezione e se un giorno dimenticherò i loro volti sono sicuro di ricordarli attraverso le emozioni che mi hanno fatto provare. Ringrazio Mirko la Samanta per avermi coccolato in questo percorso e colgo l'occasione per ringraziare tutti gli insegnanti e colleghi con il quale sto condividendo tantissime cose. Grazie a tutti. Un abbraccio sentito ad Alessandra Sara e Angelica che, ahi mé sono impossibilitate a continuare.
ciao Claudiano
lunedì 11 ottobre 2010
TIROCINIO DANIELE

Ciao Ragazzi !!!!!!
vorrei iniziare con un "Omacece".. non è per niente facile descivere
l'emozione dello stage!!!!.... soprattutto considerando che sto ancora
elaborando quanto vissuto in reparto con voi e i bambini!!!!
Ho atteso tanto questo momento, e devo dire che lunedì sono arrivato in
ospedale emozionatissimo...allo stesso tempo concentrato e lucido, consapevole
di star per vivere un "esperienza" importante e speciale della mia vita!!!
La concentrazione era così alta che ho avuto la sensazione di rimanere in
"apnea" per tutta la permanenza in stanza con ogni bambino... e di avere
respirato solo durante i "debriefing" fra una stanza e l'altra, dove ho dato
sfogo a considerazioni, domande e riflessioni!!!
Un "apnea piacevole" in realtà, è come aver respirato con delle "branchie
speciali", perchè è stato possibile assaporare la magia creata nella stanza, e
in particolare cogliere lo stupore e la meraviglia negli occhi dei bambini, a
dimostrazione del fatto che in quel "momento tutto loro" il disagio causato
dalla malattia e dal ricovero è realmente superato. Certo non sempre le cose
vanno bene..abbiamo trovato anche situazioni difficili, dove non è stato
possibile raggiungere la stessa magia, e nonostante la delusione anche quelle
utili e formative, essendo parte quotidiana del lavoro del clown di corsia.
Per concludere vorrei dire che, sono stato davvero a mio agio con voi in
ospedale, ho ritrovato la stessa "Armonia" creatasi tra di noi durante il
Corso, e questo è un grande merito al vostro splendido "Gruppo", che lavora con
grande professionalità e passione!!! E' stato anche molto bello avere condiviso
gli Stages con alcuni compagni del Corso!!!!
Grazie per la disponibilità e in particolare della Vostra Amicizia!!!
...ci rivediamo presto...per condivere nuove esperienze insieme.... e spero
che questo sia solo l'inizio!!!!
Un abbraccio.
Dani
lunedì 4 ottobre 2010
TIROCINIO ELISABETTA

….Ciao capo,
eccomi qua’…..allora…che dire ….innanzitutto e’ stata un’esperienza umana e di crescita che non dimentichero’,mentre salivo le scale per raggiungere la pediatria,l’ansia e la paura di non sapere che fare crescevano sempre piu’,un po’ come succede in tutte le cose che non si conoscono,ma qui ancora di piu’!...ero in un ospedale con dei bambini, che stanno male e che vivono comunque un disagio … ho respirato la mie emozioni,ero felice ,eccitata allo stesso tempo di poter fare o donare qualcosa di speciale ad un bambino…. Si,avevo l’ansia a mille,l’imbarazzo di un sape’ che fa…, ma avevo il mio sorriso e non ero sola….ho cercato di dare qualcosa di mio ad ogni bambino…e spero di esserci riuscita…. il mio percorso è appena iniziato e quindi mi do tempo per fare esperienza e migliorare sempre di piu’….Grazie siete delle persone meravigliose! Un bacio Ely
P.S
…ieri sono andata via di fretta…avrei voluto dire a tutti che questo fine settimana..e’ stato un’esplosione di emozioni… che fanno bene al cuore!,grazie ragazzi!
Grazie a te Mirko!
Elisabetta
ESPERIENZE DI TIROCINIO CORSO CLOWN DI CORSIA
martedì 28 settembre 2010
FERRO 3
giovedì 23 settembre 2010
IL TEMPO DI CECCO
stavolta, amico, le regole le faccio io.... alla prossima macchina gli do una botta....
passano 10 minuti di silenzio indispettito tra noi e da lontano si vede avvicinarsi una macchina rossa...è ormai a pochi metri ....che faccio gli do una botta e mi faccio notare da cecco o faccio il quacquaracquà?
....la macchina è dinanzi a noi....cecco spruzza con lo spray ed io sferro un colpo secco e perentorio col manganello....il rumore è forte...la macchina inchioda....mi sa che gli ho fatto un bozzo sulla carena.....ingrana la retromarcia e torna forte indietro da noi....cecco scappa via....io che ero due volte più lento di lui lo seguo.....cecco è furbo e trova un nascondiglio tra la siepe ed il lampione...io lo raggiungo e gli dico che mi nascondo lì con lui....cecco capisce che così ci avrebbero beccati di sicuro e prova a spingermi via con me che abbracciavo il lampione.....desiste dal tentativo e riscappa via lungo la strada...si sente quel rumore fastidioso e prepotente di marcia all'indietro che si avvicina sempre più...io la vedo che mi passa di fianco e segue cecco...allora io scappo in direzione contraria e dopo una cinquantina di metri mi volto a vedere cosa accade...beppe è di fianco ad una macchina parcheggiata e dall'altro fianco c'è l'altra macchina, quella ammaccata...cecco fa le finte e la macchina è lì col motore acceso ad aspettare un suo passo falso......si sente lo sportello che si apre ed io riprendo a correre.... se la vedrà lui, d'altronde è il più grande e conoscerà l'arte della diplomazia.....cecco decide di scappare ancora.... e da lì in poi non so più cosa sia accaduto, forse non lo ricordo....immagino che il proprietario della macchina ammaccata lo abbia inseguito a piedi..... io non so davvero...però sono sicuro che nel giro di 100 metri cecco me ne ha ripresi 50 e quando mi ha raggiunto mi ha detto...scappa cretino.... curviamo alla strada di casa mia e però il cancello di casa era chiuso...si scavalca e ci si butta di sotto come sacchi di patate....dopo pochissimo passa la macchina rossa ammaccata che non ci vede e tira dritto....
bello spavento ci siamo presi io e cecco....ma che ficata di ricordo! altro che cretino, se non era per me e per la mia idea ora ero a scrivere di un'insulsa partita di pallone fatta sulla strada....serve pazienza nel giudicare le cose....a distanza d'anni, quella che di primo acchito pare una bischerata senza appello, forse può diventare qualcosa che acquista una nuova luce e brilla molto più di una stella......c'è tempo, c'è tempo....
m e calypso
giovedì 16 settembre 2010
IL RISKIO
mercoledì 15 settembre 2010
I LIMITI DI ALBERTINA

venerdì 10 settembre 2010
ALLA SALUTE
martedì 7 settembre 2010
L'ASSASSINO TI SIEDE ACCANTO
