lunedì 24 gennaio 2011

MANTRA

oggi mi sono ritrovato a recitare un brevissimo mantra insieme ad una mia amica buddista...e mi parlava in termini strani..dalla buddhità dentro di noi...al namasmarana....dalla Pergamena al dharma...ed io dovevo guardare un punto fisso che, in effetti guardavo....i miei occhi a palla forse facevano credere che ritenessi la ricerca della felicità estranea al concetto di spiritualità...ma non è così, ero solamente attento e recettivo....sono di tutt'altro genere le cose che mi lasciano perplesso e che mi restano indigeste....al contrario tutto ciò che riguarda lo spirito, se è fatto in modo puro, mi affascina....nella pratica ciò che mi ostacola, principalmente, è la noia..la pazienza di apettare la bellezza dell'essenza non ce l'ho...e quando mi ritrovo a fare una cosa ad occhi chiusi, di quelle lente in cui ti guidano, scalpito e desisto.... e la bestia dentro mi gratta lo stomaco....potrei leggere questo aspetto come una resistenza o una difesa...ma non penso sia così perchè poi una forte carica, o una forte pace, la ritrovo in tanto altro.....quando facevo meditazione mi garbava più che altro l'atmosfera, il silenzio, il parquet sul pavimento, i calzini senza scarpe, le tisane...ma poi stare un'ora lì fermo a fare dei versi, a volte, era pesa...se era una meditazione dinamica mi sfiziava già di più, e la motivazione aumentava...poi tutti parlavano sottovoce, lontano dal frastuono che c'è fuori...si mangiavano dei biscotti strani, che sapevano di poco perchè integrali e senza edulcoranti o grassi idrogenati...ma erano bellini e facevano bene, oltre che fico....lo zuccehro bianco non c'era mai, solo di canna..anzi, molto meglio il miele...lì non si parlava mai di pallone, ma di come si stava e del nettare della vita.....ci si dava la mano e ci si abbracciava.....si commentavano le cose in cerchio e quell'atmosfera mi rilassava parecchio...e poi c'era un gong che faceva intendere che la parte pratica era terminata...gli occhi si aprivano lentamente e, tutti storditi e spettinati, si prendeva coscienza e ci si trovava al centro della sala....dopo faceva quasi strano salutarsi e andare via in macchina...era meglio se al chiaro di luna ciascuno si fosse dileguato a piedi nel bosco per dirigersi chissà dove.....
poi chi fa queste cose sono spesso tipi strani...una guida spirituale, una volta, ci fece alzare all'alba per fare il saluto al mattino in una radura del bosco, che per arrivarci c'era da fare un sentiero scosceso che neanche lei sapeva bene...siccome molti avevano i sandali e c'erano un sacco di rovi, si tagliuzzavano qua e là...io pensavo un po' come fanno i pellegrini col cilicio...solo che loro lo sanno...io, che avevo un po' di esperienza ed avendo inquadrato la tipa spirituale, mi ero portato gli scarponi ed un bel coltrone di lana grezza.....
arrivati alla radura, nel freddo del primo mattino, molti tremavano...ma anche quello fa parte della grande giostra....ci fece fare una serie di gesti strani conditi con alcune parole in sanscrito che si ripetevano tutti insieme.....ci si guardava negli occhi e poi si indicava il fratello sole che ormai aveva fatto capolino....
infine si tornò indietro da dove si era partiti....ma anche la guida spirituale, che all'andata si era tagliata, al ritorno si era ricreduta, o ravveduta, e ci fece passare dalla strada...tutti in fila indiana con le macchine che passavano...e si ripetevano parole diafane e prive di forza....però facevano parte del copione....poi al bar del paese di montagna un caffè e una condivisione sull'esperienza...ma io avevo già adocchiato la Gazzetta sul tavolo accanto...forse la Fiorentina aveva comprato qualcuno di buono, quelli che fanno la differenza e ti fanno vincere le partite....sogna ragazzo, sogna
m..aum

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