martedì 9 giugno 2009

L'ULTIMA POSSIBILITA'

osservavo oggi le bimbe delle mia vicina che correvano nel prato insieme ad altri amichetti....quando sei bimbo ed a perdere non ci stai, specialmente in gruppo, l'ultima carta da giocare quando si fa una corsa e sei ultimo è urlare a squarciagola chi arriva ultimo è primo e chi arriva primo è ultimo....di solito non ti considera mai nessuno e bene che vada ti riempiono di ulteriori sfottò....però l'escamotage è interessante...pur di non perdere si può arrivare a fare di tutto....se un bimbo è competitivo, da professionisti del gioco mai ingaggiare una sfida con lui....almeno che la cosa non venga esplicitata e in rare eccezioni....questa cosa del cercare di essere il più bravo devo dire che accade di più con i bimbi maschi....da magicoliere la tentazione di rispondere e duellare ogni tanto può venire con quei bimbi che sanno come va a finire una storia o come fare quella specifica magia o come gonfiare con la bocca un palloncino...creare una collisione sarebbe proprio un grande sbaglio....lasciar scivolare le cose, giocarci sopra, lodarlo in modo scanzonato sono tecniche per far rientrare il pericolo o distogliere l'attenzione dall'evento critico....anzi in reparto così facendo si può incidere positivamente sull'autostima del piccolo, fattore indispensabile per aiutare a superare momenti difficili....specialmente in presenza di amici e parenti è male far sperimentare al piccolo un vissuto di squalifica o mortificazione....talvolta le cose che possono ferire sono strane e a prima vista nascoste...magari possono ridere dei loro piedi che puzzano come il formaggio con la muffa ma restare male e chiudersi se soprannominati patata lessa...il tutto è un equilibrio sottile e un gioco di sguardi ed espressioni....una cosa che diverte un piccolo può ferire un altro...imparare a leggere i segnali delle diverse situazioni aiuta a prevenire o gestire il fenomeno....un ascolto attento ed una serenità d'animo aiutano i professionisti a trovare una possibilità per rimediare ad eventuali errori di percorso e caricarsi sulle proprie spalle ciò che un bambino non riesce a reggere....poi che magari la cosa potrebbe essere anche utile per la sua crescita è un altro paio di maniche ma non è il nst compito....
abientò
m

3 commenti:

Anonimo ha detto...

riuscire a trovare possibilità alternative alla via che abbiamo segnato secondo me è un segno di grande intelligenza e professionalità. Spesso ci provo, nno sempre ci riesco.
notte d'oro
S.

Anonimo ha detto...

grande!! ho visto che da qualche giorno è uscito il tuo libro, l'ho già ordinato e non vedo l'ora di leggerlo....

mirko ha detto...

grazie 1000!! spero e credo di aver fatto proprio un buon lavoro