martedì 17 febbraio 2009

LE FREDDURE

sono dei motti di spirito un po' acidi, fanno sorridere ma difficilmente ridere...insomma può accadere che lascino spiazzati perchè magari insensati o troppo banali...le freddure lasciano di ghiaccio e un po' di amaro in bocca, sono brevi e chiaramente nel presentarle si tende a valorizzare la teatralità del racconto....via, famnmi pensare, ecco un esempio di freddura è questo.... due monetine in cima ad una rampa di scale, una fa all'altra: attenta al gradin, din, din,din.....devo ammettere che è abbastanza terribile però con i ragazzi può funzionare, non con i bimbi...le sto provando da un po' e sto valutando se inserirle nel metodo "spunti comici"......a me non è che piacciano, anzi qd me le raccontono mi annoio terribilmente, però qd intuisco che la cosa può attecchire nel mio lavoro il discorso cambia..mi annoiano uguale ma qd le propongo la mia energia va a mille...Due palloncini che volano sopra il deserto. Uno dice all'altro:"Attento al cactussssssssssssssssssssss". L'altro:"Quale cactussssssssssssssssssss”.
Le freddure vanno distillate a gocce, non è che mi metta lì a recitarle come un rosario...ma una ogni tanto le sto usando...magari inframezzate tra un gioco di prestigio e uno di logica....poi qc giorno fa mi è capitato di sentire in tv una freddura, di quelle che fanno fare le smorfie con la bocca: Un daino incontra un altro daiono e gli chiede: “Giochiamo a nascondaino?”. L’altro daino risponde:”Dai no”......subito l'ho fatta mia e forse visto che per me il caso raramente è da considerarsi tale, per ora cotinuo a perlustrare questa strada, fredda da morire.
mirko

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