domenica 19 luglio 2009

LA STANZA N. 8

dopo tanto tempo sento veramente la mancanza di un bambino...non che sia di pietra ma un certo distacco cerco sempre di metterlo nelle relazioni di lavoro, altrimenti annienterei la mia sfera privata...ma stavolta non ce l'ho fatta e il mio amico mi ha lasciato un vuoto...sarà per le tre settimane in cui lo abbiamo vissuto quotidianamente...sarà perchè tutto il tam tam mi ha fatto frizzare le orecchie...ma forse sarà perchè quei suoi sorrisi e quella sua dolcezza in certe occasioni mi hanno fermato il battito del cuore...non è stato un bimbo facile..di quelli per intendersi che pretendono e se una cosa non piace te lo dicono subito e sbadigliano...però trovata la chiave è stata una pacchia.....due cose in particolare mi ricorderò:
- quando prima di entrare nella sua stanza cercavo di centrarmi su me stesso e lui da dentro, allettato e fasciato come una mummia, con voce squillante chiedeva se ero io o qualcun altro..e la zia tergiversava per non guastargli la sorpresa e lui eccitato come un grillo pareva giocasse ad "indovina chi"..ma è riccio? è maschio? è vestito di giallo?....
- quando mi ha chiesto se potevamo fare un pigiama party nella sua stanza e se poi ci potevamo vedere ogni giorno, magari a casa sua....
il ricordo è bello quando è forte...una esperienza vissuta più volte perderebbe di fascino e sostanza....in quei giorni tremendi sento che per lui siamo stati speciali e mi piace pensare che ci ricorderà così...
m.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono in sintonia con quanto hai scritto mirko. Ho letto il tuo libro e ti faccio tanti complimenti perchè mi è piaciuto moltissimo, davvero un'ottimo lavoro!!
clown bollicina