venerdì 21 dicembre 2012

IL PICCOLO LORD

Stava sul suo lettino tra il diffidente e lo spaventato....piccolissimo e sperduto nei suoi 3 anni infgottato....scaraventato in ospedale per non so cosa......probabilmente smarrito e sofferente...due nonne importanti, una alla sua destra ed una alla sua sinistra...due nonne insieme è garanzia quasi sicura di insuccesso....
quando ha sentito le prime note del carillon ed il materializzarsi di una figura a lui sconosciuta, e forse pericolosa come i medici o gli infermieri, ha alzato le barricate...non avendo i cavalli di frisia ha usato un giornaletto dei teletubbies che ritenevo, a torto, inghiottiti nel nulla da anni..... se lo guardava come un rampante imprenditore sfoglia il new york times....sdraiato nel suo lettino, con le manine minuscole che tenevano queste pagine tre volte più grandi del suo viso...
il tutto corredato dalle petulanti insistenze delle due nonne che si sobillavano a turno nel cercare di coinvolgerlo....
grondavano melassa da ogni poro della loro pelle e non lasciavano tregua al povero nipote, disturbato nella sua rassicurante lettura della pagina col teletubbies giallo e col sole che sorride...
io ero a distanza di sicurezza per non farlo irritare o piangere.... proponevo senza invadere, ascoltavo senza chiedere, osservavo senza guardare....
per rendervi l'idea, come i pescatori stavo buttando la pastura in mare...speranzoso che prima o poi i pesci sarebbero arrivati...
un'orata non viene se la chiami e neanche una sardina, però puoi creare le migliori condizioni possibili perchè la pesca sia proficua.....
cantavo a bassa voce...qualche piccolo strumento musicale di supporto e una palla luminosa...senza responsabilizzare il piccolo lettore, lasciandogli tutto il tempo che occorreva...
dopo una decina di minuti, con garbo ho fatto cenno alle nonne di rasserenarsi......
io mi sentivo tranquillo e curioso, perchè mi accorgevo che stavo procedendo bene...
solo talvolta il giornaletto si scostava e, per alcuni attimi, due occhietti fragili e disorientati buttavano uno sguardo a quanto accadeva...
quando il momento era maturo è comparso il personaggio mediatore che ha porto una pallina al piccolo lord...era il pretesto che probabilmente aspettava..infatti ha allungato la manina e l'ha afferrata...il giornalino è caduto in terra e nessuno l'ha più raccattato....
poi le palline sono diventate due, tre...è comparsa una cesta in cui inserirle e in cui fare canestro....da cui riprenderle e rimetterle ancora....poi il personaggio mediatore si è dissolto ed è arrivata direttamente la mia mano a porgergli le palline....
il contatto visivo tra noi ha guadagnato di fiducia ed è diventato forte ed assiduo....
dopo poco lui porgeva le palline a me...
le sue labbra hanno iniziato a schiudersi e gli occhi a brillare...i muscoli a distendersi e la bocca a parlare...
si è tolto le lenzuola e si è messo a sedere sul letto....ha iniziato a muovere le braccia a ritmo della musica e a suonare le maracas....
e non voleva sapere come  mi chiamavo, quanti anni avevo, mandarmi bacini o raccontarmi del perchè era ricoverato...
ma solo giocare...esclusivamente quello
m e la sharia del gioco

2 commenti:

Lae ha detto...

Quante cose in questa storia... mi ha commosso.

mirko ha detto...

grazie Lae :)