giovedì 18 marzo 2010

EPISTEMOLOGIA


Nel mio lavoro, come in tutti del resto, è importante fare aggiornamento ed ascoltare campane diverse dalla propria....a me piace da morire imparare cose nuove e confrontarmi con modelli diversi dal mio...però, anche se le intenzioni mie sono ottime, resto sempre deluso...sono anni che qualsiasi corso segua, non solo non mi lascia nulla dentro, ma fa nascere in me un prepotente moto di rabbia ed insofferenza....si parla del gioco e di lavorare con le persone in modo alternativo...di come sviluppare l'empatia e l'ascolto attivo...come favorire processi di crescita e coscienza dei propri mezzi..e tanti altri concetti molto fichi....però le lezioni a cui partecipo sono sempre pallosissime, fatte in modo tradizionale e frontale...cioè, magari ci invitano a lavorare in cerchio e mentre ci fanno questo invito stanno svolgendo una classica lezione frontale da dietro una scrivania...poi sono spesso ingessati e con la cravatta ed usano la parola "epistemologia"...per me sono pazzi criminali...all'utlimo corso dove sono stato, in 3 ore tediosissime sul tema di un approccio alternativo con i giovani di oggi, hanno utilizzato 4 volte la parola epistemologia....che a parte non mi riesce proprio afferrarne il concetto e la pertinenza..ma poi osservo gli occhi di chi partecipa con me al corso e sono tutti persi nel vuoto, o sul cell, o sull'orologio....che senso di pochezza mi trasmettono questi workshop...si fa tanta filosofia e tanti sofismi e non si parla mai della ciccia, cioè delle cose concrete...vacci dai ragazzi a dirgli che epistemologicamente il nostro approccio euristico non fa una piega....e per chi non avesse inteso si faccia una sinossi e ci rifletta sopra un attimo, producendo in seguito un abstract....
ad ogni corso che vado se il docente non ci mette il cuore da me si becca delle sonore pernacchie....e quando dicono come è andata io alzo la mano per primo e dico male, avrei desiderato finalmente qcs di diverso.
epi mirko

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