cra cra...negli anni ho provato un'infinità di modi di giocare in ospedale..alcuni li ho tenuti, altri via....magari pensavo potessero funzionare, ma poi provandoli mi accorgevo che non erano nulla di che.....le persone tutte, ed i bimbi in particolare,sono dei giudici severissimi e se qualcosa non interessa è meglio la televisione o il giochino al telefonino...
noi magicolieri abbiamo con noi un carrellino che contiene un'infinità di strumenti per rispondere alle diverse esigenze e alle differenti fasce di età....nel carrellino ci entrano solo cose utili e che funzionano..ogni oggetto ha il suo posto preciso, così da poter essere rintracciato senza difficoltà al momento opportuno...
quindi ogni cosa del carrellino ha una sua storia e una sua specificità e so che ha molte probabilità di esercitare un forte impatto emotivo sulla psicologia della persona ricoverata..
non c'è spazio per oggetti che funzionano così e così ...ma solo per cose testate migliaia o centinaia e centinaia di volte e che lasciano il segno...
nel mio carrellino ho una sola eccezione: la rana...la rana è un pupazzetto di plastica morbida che quando viene schiacciata fa rumore....la uso nella musicoleria e non se la fila mai nessuno...
non la tolgo perchè ci sono affezionato ed è quasi un portafortuna...poi col tempo è diventata una sfida, un ulteriore stimolo nell'impegnarmi sempre al max per far sì che qualcuno la consideri un po'...quando la suono la metto accanto al bambino sperando che la prenda in mano e la strizzi..ma non succede mai..
la rana è un po' vecchiotta e non è è fatta bene...non ha appeal...e ce l'ho da più di 10 anni....ho sempre desiderato che un bambino la prendesse, ci si affezionasse e mi facesse tripolare per riprendergliela...per inciso, non regaliamo mai qualcosa al bambino solo perchè noi non siamo capaci di riprendere quella cosa...
oppure speravo che magari la mamma mi implorasse di regalargliela o addirittura vendergliela....o magari provasse a nasconderla sotto le lenzuola del figlio sperando non me ne accorgessi...
sarebbe risultato tra l'altro un tentativo vano..perchè alla fine di ogni stanza chiamo tutti i miei giochi per nome e mi accorgo all'istante di eventuali assenze ingiustificate e vado a recuperare quanto smarrito...
comunque sia la mia rana è andata in depressione...le è venuta la vitilligine.... è diventata secca sfinita e non ride mai...voleva smettere di stare nel carrello e finirsi nella sacca dei giochi dimenticati...ma io l'ho sempre sostenuta e coccolata...e suonata...e disinfettata...trattata come una regina..come un gioco di primo pelo..
oggi è successo l'inimmaginabile, il miracolo..
...una bimba ha guardato per qualche secondo la rana...evento rarissimo...era accanto alla sua gamba...l'ha presa in mano e la strizzata e l'ha ristrizzata ancora...l'ha riguardata e l'ha provata anche a ciucciare..
lì mi sono sciolto...poi non la voleva ridare e faceva le bizze...sommo gaudio...
provavo a distrarla con altri giochi da 90...che riscuotono sempre successo, ma nulla...
voleva solo la rana e non la lasciava andare la furbona..
la rana si stava sciogliendo dalla gioia...era in estasi e nel regno dell'amore...
in fondo, quando l'incontro è terminato, la mamma ha sussurrato qualcosa all'orecchio della bimba, che malvolentieri ha mollato l'osso...l'ha riposta nella sacca....la rana era felice...
fuori dalla stanza l'ho presa in mano...era tornata verde, sorrideva, era ingrassata...tutto passa, il resto va..
m nello stagno
martedì 11 settembre 2012
martedì 28 agosto 2012
NON FARMI RIDERE
Le avevano tagliuzzato la pancia e non poteva ridere....i punti le tiravano e dovevo stare attento a mantenere un ritmo soft...e così facevo...ma si sa, quando uno non può ridere gli andrebbe tantissimo di farlo...
e lei sperava che ciò non accadesse o perlomeno ci provava...
ma bastava facessi una mezza espressione buffa e iniziava a ridere ed insieme a piangere....e si arrabbiava se piangeva e si contorceva dal dolore..va bè, ora sto serio...e scarnificavo tutte le gag per renderle pacate e con poco colore...e lei diceva stai serio, stai serio....non mi guardare....solo cose serie...
ad un certo punto mi è venuto da dire un mezzo nome buffo e mi sono bloccato...ho sgranato gli occhi e l'ho guardata quasi per scusarmi...lei era medusa, nel senso che avrebbe voluto trasformarmi in pietra col suo sguardo...
non c'è riuscita e si è rimessa a strillare e ridere....
siamo andati avanti in modo surreale per tutto il tempo dell'incontro...che in certi momenti pareva un requiem, pronto a trasformarsi in gospel in qualsiasi momento.....mi sono accorto che lei pativa davvero tanto e mi sono impegnato al massimo per non farla più ridere...
qualche giorno dopo poteva ridere ed abbiamo riso...
questo per dire che l'obiettivo dei magicolieri non è tanto quello di far ridere, ma di entrare in contatto con i bisogni della persona e cercare di fare ciò che è giusto per lei..ridere, stare seri, ascoltarla, stimolarla, intrattenerla, aiutarla a superare blocchi ed ostacoli derivanti dal ricovero e dalla malattia...stare insieme
domenica 19 agosto 2012
CORSO DI FORMAZIONE MAGICOLIERI
OLTRE ED ALTRO IL CLOWN DI CORSIA

A CHI è RIVOLTO? a tutte le persone maggiorenni che vogliono acquisire strumenti e stili
relazionali per giocare con le persone, in particolare in situazioni caratterizzate dal disagio e
dalla sofferenza (strutture socio-sanitarie pubbliche e private, istituti di detenzione; orfanotrofi;
missioni umanitarie….ma anche compleanni, inaugurazioni, feste in genere..).
DOVE presso sede Azienda Agricola "La Ficaia" Cooperativa Sociale ONLUS , Via della
Ficaia, 524 - 55054 Massarosa (LU), vicinissima all’uscita dell’autostrada.
DURATA 80 ORE, 72 di aula (8 incontri settimanali, 2 week end ed un incontro finale di
sabato) ed 8 di stage ospedaliero
QUANDO
NUMERO 8 MERCOLEDI’ DALLE 18 ALLE 22
OTTOBRE: 24, 31
NOVEMBRE: 7,14,21,28 –
DICEMBRE: 5,12
NUMERO 2 SABATO E DOMENICA (9:30 – 13:30 14:30-18:30)
NUMERO 1 SABATO (9:30 – 13:30 14:30-18:30)
POSTI A DISPOSIZIONE 25 allievi.
Nel caso le iscrizioni superassero la soglia stabilita, verranno effettuati colloqui individuali con tutti
gli iscritti. Il numero minimo per l’attivazione del corso è di 15 partecipanti.
TERMINE ISCRIZIONI venerdì 5 ottobre 2012
CERTIFICATO DI FREQUENZA Al termine del corso, sarà rilasciato un certificato di
frequenza dopo una verifica delle competenze tramite prova finale, a condizione che gli allievi
abbiano frequentato il 70% delle ore complessive previste dall’intervento formativo, riscontrabili
dal registro delle presenze. Il corso, una volta ultimato, non garantisce la possibilità di svolgere
servizio nelle strutture in cui opera l’Associazione I Magicolieri.
PER INFORMAZIONI www.magicolieri.org - info@magicolieri.org - tel: 393 3089890 – 347 9396990 Facebook: I Magicolieri
LO SPULFO
Spulfa lo Spulfo…traccheggia
se ondeggia e libeccia sulla seccia….
Spesso
cuorte fortemente scocca ma non sorte da solenne porte…
Urka lo Spulfo!!!
Mantralo tutto…
Talto ardito
infiamma la mente,
ma illo
ruffolando introta la seta
E tu?
Se laccega
la bega, la tregua non paga,
la mente
ficazza e s’affuma l’odiente,
Non
tracolare, ma sberleffa e dilisca.
Dal canto lo
Spulfo mertegna. Con asso e baffo scanduto
si spiuma o
si spialla, ma non si spella.
Primo
sultra, onde pollisca e s’angolla.
Infine lerpido
t’attazza con sommo favello,
ma dignigo
t’insegna silente.
Vaffino e
ritrulante m’inchino allo Spulfo,
senza mai
sandare multo altro ancora.
martedì 24 luglio 2012
IL FARO
Un mentore nella vita serve sempre....io ne ho avuti parecchi e diversi e sono stati molto utili per migliorarmi in molte delle cose che mi appassionano...
ho anche passato periodi dove non ne trovavo punti e me ne sono rammaricato....diversi anni fa ero solito andare ai rioni serali del carnevale, famosi per l'atmosfera euforica e avvinazzata che da sempre li caratterizza....in casa, come al solito, si erano raccomandati di stare attento per la strada, non bere, non fare stronzate e non fare a cazzotti...per la prima e la quarta non ho mai avuto problemi...solo una volta mi volevano mettere le mani addosso perchè avevo la faccia a schiaffi e sorridevo, ma questa è un'altra storia...
quando si va al rione il sabato è cosa risaputa che la domenica la devi avere totalmente libera...per depurarti perbenino...
quella notte, durante il rione...mascherato da Pastore, come ero solito fare, mi ero perso dagli altri e socializzavo qua e là con le persone che trovavo....
poi alla fine della festa ci si ritrovava un po' per caso, mi beccavo qualche rimbrotto e si tornava a casa...
in quel rione avevo smarrito la trebisonda e necessitavo di una guida...ma non ne avevo trovata alcuna nel mio peregrinare...mi ero così immusolito e a fine serata ero tutto preso dai miei pensieri obnubilati e macchiati dal vino....i miei amici non intuivano il mio disagio e lo imputavano ai bagordi...ma il mio malessere era profondo...
così io Pastore, il mio amico Marinaio, il Dottore e Franciscu che si vestiva in borghese ma con gli stivali da pescatore a mezza gamba ci avviammo silenziosi verso la macchina.....guidava il mio amico Dalmata che era tranquillo e sobrio.....vicino alla macchina c'era un cantiere aperto, con un paio di fari segnaletici appesi a due aste metalliche....
a me tornò subito il sorriso perchè mi accorsi che avevo trovato la guida che cercavo...non era un caso che la macchina del Dalmata fosse vicino al faro che abbagliava metà quartiere con la sua forte luce rossa...con molta calma ho preso qualche mattone e sono riuscito a sfilare il faro....ero felice....e tutto mi appariva improvvisamente più chiaro e sensato....poco importa se il Dalmata si ostinava a dirmi che quel faro nella sua macchina non sarebbe mai entrato...cosa vuoi farci...io organizzai i posti a sedere...davanti franciscu che era il più alto e dietro io, Dottore e Marinaio...sulle gambe mie e di Marinaio il faro che lampeggiava come la stella più luminosa del cielo e trasformava la macchina di Dalmata in una costellazione celeste....certo per chi passava vedere una macchina che si accendeva e spengeva di rosso era un fatto bizzarro...e nonostante i continui lamenti, i timori per la Madama e le pesanti minacce di Dalmata, ho portato a termine la mia missione e sono tornato a casa dei miei col faro...per evitare che in casa se ne accorgessero lo nascosi in caldaia..per poi deciderne il destino il giorno dopo...l'idea era quella di fare una marginetta in campagna con il faro dentro...
la mattina alle 7e30 vengono nella mia stanza e mi urlano cosa minchia ci sta a fare un faro acceso in caldaia..tramortito da tutto ho provato a dire che io non c'entravo nulla ma le parole mi uscivano male, poi che era stato il Dalmata e che l'avrebbe preso nel pomeriggio...che me lo avevano regalato gli operai del cantiere..infine che l'avevo vinto all'arci del rione....
non mi credettero...allora confessai la verità...cioè la storia che cercavo un mentore in un periodo confuso della mia vita...mi fecero alzare in malomodo, volò qualche schiaffo e mi ritrovai col faro in mano in mezzo alla via...non erano ancora le 8 ed il faro brillava...ed io traballavo
M entore
lunedì 9 luglio 2012
PIZZICO MA NON RIDO
Pizzico ma non rido si fa intorno al camino acceso, d'inverno...ne esistono comunque diverse versioni estive, autunnali e primaverili...tutti si sta in cerchio...alcuni sul divano, altri sulle sedie...insomma, si forma un cerchio non proprio cerchio, ma che ci assomiglia...in questo gioco tutti sanno le regole salvo uno, la vittima....la persona accanto alla vittima, seduta vicino al camino, si impiastriccia le dita di brace e fuliggine....poi uno al caso del gruppo inizia...e, guardando negli occhi la persona alla sua destra, cerca di restare serio e le dà un leggero pizzicotto sulla guancia, apostrofando le seguenti parole: pizzico ma non rido...peraltro facilmente memorizzabili perchè, come i + attenti avranno notato uguali al titolo del gioco stesso...si continua in questo modo...chi riceve il pizzico a sua volta lo fa al compagno vicino sulla destra...e così via....quando si arriva al bastardone, cioè quello con le dite imbrattate di brace, tutti stanno seri e il bastardone pizzica l'ignara vittima alla sua destra...c'è da essere scaltri a non attirare l'attenzione sulle proprie dita....ma di solito la vittima non ci fa mai caso...e gli viene sporcata la guancia di brace, mentre tutti ridono a crepapelle, meno lui che cade dalle nuvole....
si procede in questo modo per più giri, mescendo allegramente vino rosso nei bicchieri.....
più si va avanti e più il malcapitato avrà, a sua insaputa, il viso nero..
il clou è quando il bastardone è nero...non intendo pieno zeppo di brace, ma nero di colore...un uomo nero, ma anche una donna nera, è l'ideale per questo gioco....
nessuno al mondo ha mai scoperto la brace strofinata sulle dita nere...
oppure c'è la possiblità di trovare in commercio della brace bianca, ma costa cara.
m and zzzzzzz in abito di giorno
mercoledì 4 luglio 2012
L'ARGANO A MOTORE
in questi giorni di afa intensa il mio cervello è in pappa....ora che potrei e vorrei fare un sacco di cose sto a fare su e giù nei miei pensieri, smarrendomi nei colori delle cose...nell'attesa di mettere ordine e non disperdere le energie....i progetti sono tanti e la cosa più pesante è partire, trovare la direzione....quindi scegliere cosa e come....poi guardo la notte e tutto acquista di senso...ed anche le pause hanno un loro squisito perchè....più dai e più ricevi e la compassione come una virtù da coltivare...
intanto tra tutti i festival che in questo periodo ho visitato, quello di pennabilli resta sempre il migliore...ogni volta la magia si rinnova....ma anche a montegranaro non era male....prox Certaldo e Vernasca...ed il teatro di paglia in provincia di ravenna, magnifico..
intatno come magicolieri inizieremo un nuovo servizio al materno infantile di massa, esperienza nuova e stimolante....
abientò, m
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