martedì 28 agosto 2012

NON FARMI RIDERE

Le avevano tagliuzzato la pancia e non poteva ridere....i punti le tiravano e dovevo stare attento a mantenere un ritmo soft...e così facevo...ma si sa, quando uno non può ridere gli andrebbe tantissimo di farlo...
e lei sperava che ciò non accadesse o perlomeno ci provava...
ma bastava facessi una mezza espressione buffa e iniziava a ridere ed insieme a piangere....e si arrabbiava se piangeva e si contorceva dal dolore..va bè, ora sto serio...e scarnificavo tutte le gag per renderle pacate e con poco colore...e lei diceva stai serio, stai serio....non mi guardare....solo cose serie...
 ad un certo punto mi è venuto da dire un mezzo nome  buffo e mi sono bloccato...ho sgranato gli occhi e l'ho guardata quasi per scusarmi...lei era medusa, nel senso che avrebbe voluto trasformarmi in pietra col suo sguardo...
non c'è riuscita e si è rimessa a strillare e ridere....
siamo andati avanti in modo surreale per tutto il tempo dell'incontro...che in certi momenti pareva un requiem, pronto a trasformarsi in gospel in qualsiasi momento.....mi sono accorto che lei pativa davvero tanto e mi sono impegnato al massimo per non farla più ridere...
qualche giorno dopo poteva ridere ed abbiamo riso...
questo per dire che l'obiettivo dei magicolieri non è tanto quello di far ridere, ma di entrare in contatto con i bisogni della persona e cercare di fare ciò che è giusto per lei..ridere, stare seri, ascoltarla, stimolarla, intrattenerla, aiutarla a superare blocchi ed ostacoli derivanti dal ricovero e dalla malattia...stare insieme

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