lunedì 23 aprile 2012

LA BATTUTA DEL PASINI

il Pasini era più grande di qualche anno...poi era più grande anche di stazza....era enorme di stazza...io lo vedevo come un gigante....era una relazione di baso profilo la nostra, anche perchè mi metteva in soggezione ed avevo paura mi pestasse....alla sua locanda si prendevano i primi vinelli che lui chiamava amabili e che poi con la crescita ho capito essere vini terribili, scarti di scarti di mosto di terza mano.....ecco perchè ce lo faceva pagare poco....però faceva specie dire il solito e lui ti serviva il solito amabile....questo mi bastava....
il pasini era un colosso che gli alieni avevano rapito facendolo diventare enorme e con dei tratti somatici particolari....pochi capelli e testa piccola ma con la faccia grande....era criptico ma anche buono...bastava non farlo arrabbiare.....nella mia fantasia lui non era mai stato bimbo, era nato così grande e così sarebbe restato....forse perchè gli alieni lo avevao trasformato per i loro esperimenti fin dai suoi primi vagiti....giochicchiava anche a ping pong, niente di che ma se la cavava...poi c'aveva un tavolo in cemento in un parchetto dinanzi, proprio ad un tiro di schioppo dalla sua casa....che non ho mai capito dove abitasse di preciso, forse sull'ufo
un giorno lui non c'era e noi eravamo a giocare al tavolaccio in cemento...venne a vederci uno che non conoscevo e guardava senza dire nulla....stava immobile e seguiva con gli occhi i movimenti della pallina...disse una cosa sola, con voce querula....il Pacini sa fare una battuta che batte sul bordo del suo campo, si alza in aria tantissimo e poi precipita sul campo dell'avversario schizzando via...è una battuta imprendibile che sa fare solo lui...
perbacco pensai, che battuta fica...però non dissi nulla....
anche io volevo imparare quella battuta....ma era difficilissima da eseguire...anche concettualmente non riuscivo proprio ad immaginarmela....poi chissà se funziona solo sul tavolo di cemento o anche su quelli di legno......se l'avessi imparata avrei stracciato tutti ed avrei risposto pan per focaccia quando avrei affrontato il Pacini in un match all'ultimo sangue, con magari in gioco la salvezza dell'umanità......e se l'avessi fatto arrabbiare? forse lui si stava allenando in segreto affinando tutta una serie di colpi micidiali e sconosciuti...
iniziai a ragionare per gradi, senza fretta...tanto imparala e poi vedrai, pensavo dentro me...
per non correre rischi non confidai il mio desiderio con alcuno e segretamente iniziai ad allenarmi al tavolo di cemento prima che giungessero gli altri....provai e riprovai con tutta la pazienza possibile, ma nulla....
non ce l'ho mai fatta
m indefesso

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