mercoledì 8 febbraio 2012

PROPRIO COME DICEVA MASLOW

Si tratta di uno psicologo statunitense di meta dl '9oo che c'aveva visto giusto nella sua congettura a proposito della piramide dei bisogni dell'essere umano...prima si pensa alla propria sopravvivenza, tipo mangiare e bere, poi ci si può concedere per tutte le altre belle cose del mondo: affetto, stima, successo, realizzazione del sè creativo....


in pratica se uno non c'ha di che mangiare diciamo che la sua priorità è quella di procacciarsi la pagnotta e se è in pericolo di salvarsi le chiappe....poi il resto tutto dopo...


ora io non ho, per fortuna, il problema della pagnotte ma chissà quante volta ho rischiato la pelle senza accorgermene...e magari a quel semaforo arancione pensavo se potevo evitare di pagare l'iva sulle spese di viaggio o a come tinteggiare quella parete tanto triste....


l'altro giorno sono stato a Palermo in aereo ed il tempo era parecchio agitato...pioggia forte, vento, nuvoloni.....noi passeggeri in mezzo alla tempesta con la fusoliera che ballettava allegramente....chi faceva finta di nulla, chi esibiva battute taglienti sui disastri aerei, chi era compunto e teso...


quando l'aereo faceva tutum tutum e tutto si scuoteva mi immaginavo che poteva precipitare....tutto fuori era nero e dalle luci delle ali intravedevo solo una fitta pioggia obliqua...


il guaio si faceva ancora più serio perchè l'aereo non atterrava e girava in tondo...


così almeno dicevano gli abituè.....


per rendere il tutto più spettrale il comandante ci ha fatto spengere tutte le luci ed è piombato il silenzio...io mi concentravo per ricordarmi dove era meglio sedere sull'aereo...nel mezzo o in fondo...forse in cima...anzi nel mezzo no sicuro perchè di solito si spezza a metà....


io ero alla penultima fila e vicino a me un bimbo piccolo si sentiva come su una giostra e commentava divertito tutti gli scossoni ed i dondolamenti...diceva anche cose interessanti che avrei voluto segnarmi sul mio quadernino che però avevo nel bagalio e mi scocciava far alzare tutta la mia fila, togliermi la cintura di sicurezza ed al buio cercare a tentoni fogli e penna....


ho lasciato quindi perdere ed ho provato con un mantra buddista...direi che ha contribuito a rasserenarmi....ma in quell'istante ho percepito quanto possa essere sottile la membrana che separa la vita dalla morte...cosa che saltuariamente torna alla ribalta nei miei pensieri....


dopo quindici minuti di ghirigori nella bufera, il comandante ha detto che per motivi tecnici si andava a Trapani.....la comunicazione ha fatto sì che molte più persone si agitassero ed iniziassero a chiedere informazioni maggiormente dettagliate...non sono mai arrivate...le informazioni intendo....


alcuni hanno iniziato a perdere la brocca e a dire che c'era qualcosa di strano che non tornava...


io mi sono sentito in balia di una situazione in cui il mio potere di azione era molto relativo ed ho sentito, per la seconda volta in pochi minuti, quanto la vita sia davvero un dono prezioso, unico e fragile....


poi siamo scesi dal cielo plumbeo e ho visto delle luci...quelle dell'areoporto...la direzione era giusta...


siamo atterrati e da bravi italiani tutti abbiamo applaudito il comandante....


le facce si sono stemperate dalle tensioni e sorridevano....

una volta toccati i piedi per terra ho chiesto se era possibile ottenere un rimborso
M.oney


p.s. grazie a Vip Palermo, abbiamo lavorato bene e siete stati proprio bravi

5 commenti:

ollY ha detto...

Sì ma Maslow aveva sottovalutato gli uomini! Ci sono persone che pensano a dare affetto, amore, aiuto, senza preoccuparsi di se stesse, mettendo a repentaglio la propria vita, non curandosi del mangiare, dei soldi, ecc.. Sono poche certamente, ma sono quelle che reggono il mondo.Nella storia ci sono nomi più o meno noti,inutile citarli visto che per loro la notorietà non era importante.
Riguardo la tua disavventura, non oso pensarci!

Ordo Virginum Sicilia ha detto...

secondo me è stato molto più difficile sopportare me al ritorno in aeroporto!
hahaha
Ti voglio bene!
Evelissima

Elifantina ha detto...

Condivido in pieno il pensiero su quanto sia sottile la membrana che separa la vita dalla morte e quanto a volte possa capitare di sentire forte la paura che si strappi, questa membrana, anche quando si è tra le mura di casa ed apparentemente non si corra alcun pericolo.
Che il dare affetto, amore e aiuto incondizionato non siano un nostro tentativo inconscio di diventare "immortali" ? :-)
Che bello però che nel trambusto di una situazione al limite del panico tu abbia pensato al tuo blocco degli appunti...la dice lunga sulla passione che ti anima !
Ben atterrato !
Eli

Anonimo ha detto...

ciao Mirko, sono Ciambellina di vip Bari! Seguo ancora e con piacere il tuo blog..vorrei avere anche io un quadernino come il tuo, ci penso spesso! Domani abbiamo uno spettacolo in una scuola materna, io narrerò la storiella della fattoria, quella che ci hai insegnato tu al corso! Spero di riuscire a trasmettere dei messaggi e a lasciare un piccolo segno come hai fatto tu con me al corso! Ti abbraccio! E spero di rivederti a Bari, così ti facciamo mangiare tantissimo e poi andiamo a smaltire tutto correndo sul lungomare! :O)

mirko ha detto...

grazie amici/amiche per il vostro contributo! buona sorte e tanta gioia. baci, mirko