venerdì 4 marzo 2011

TOPO - SOVIET


l'idea che mi dà è quella della russia negli anni della rivoluzione bolscevica.... a discutere di concetti chiave, quali la lotta armata e i conflitti di classe.....
invece, cosa splendida, si tratta di un manipolo di persone più o meno strampalate, di diversa etnia, età, impiego che si ritrovano per due ore a settimana, sempre il solito giorno, alla solita ora, da più di tre mesi...solo ed esclusivamente per giocare a topo-tappo...

diverse manche, un tabellone fitto di punteggi ed incroci...calcoli per cercare di ottimizzare al meglio il proprio tiro...preghiere e moccoli per un tappino che cade dal tavolo....sberleffi e, mugugni e musi lunghi per qualche apprezzamento sopra le righe, dopo un tiro fiacco...o per una "lecca" esagerata...o per un tappino sicuro di vincere sul bordo che, invece, viene speronato da un altro che lo fa cadere dal tavolo....gente che non ce la fa a tirare perchè la sua motricità birbona non glelo permette ed allora gode di deroghe speciali...persone che paiono nel loro fantastico mondo parallelo, ma nel momento del tiro sono lì ben presenti e centrati con tutta la loro energia....alcuni anziani imprecano perchè il solo aver sfiorato il tappino gli viene contato come un tiro e vanno in totale paranoia per aver sprecato il loro turno....
tutta la macchina organizzativa è oliata alla perfezione.....ciacun giocatore è temibile ed è caratterizzato da specifiche qualità che lo rendono eccezionale.....ognuno ha un nome d'arte, guadagnato sul campo, tipo: il conte, il mago, marifava, campo di marte....
una serie di "feud", come nel wrestling, dipingono delle dinamiche di coppia studiate a tavolino....
così da rendere lo spettacolo più gradevole ed accattivante....
e l'adrenalina per la vittoria finale, è alta, altissima...poi chi è fuori dal gotha delle prime posizioni non demorde e dà il massimo per non fare brutta figura...anche perchè ogni tiro viene registrato nella mente di ciascuno, vivisezionato e schernito, o elogiato, nel corso della settimana....alcuni tiri restano negli annali del gioco e vengono passati ai posteri...come quella volta che il tappo si fermò proprio sul ciglio...o quando Ronz, che tanto si elogiava e si imbrodava, fece, di seguito, 6 tiri fuori...non so, stento a crederci...ma sono tutti uniti e persi in questo folle torneo che si protrae da mesi....e se fuori fischia il vento ed infuria la bufera, nessuno vuole andare, anche se le scarpe sono rotte...
m & m's

1 commento:

Anonimo ha detto...

Eppur bisognerebbe andar!
A conquistar la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir!