lunedì 15 dicembre 2014

mercoledì 26 novembre 2014

"FANTASTICI GIOCHI DI GRUPPO" Workshop 24-25 gennaio MILANO - Pepeparty

Namastè Amici Cari,
per chiunque sia interessato vi informo che sono aperte le iscrizioni per partecipare ad un mio workshop sul tema "Fantastici Giochi di Gruppo" a Milano, durante il week del 24-25 Gennaio 2015.
Per info ed iscrizioni PEPEPARTY@LIBERO.IT


mercoledì 12 novembre 2014

Magicolieri presso l'ospedale di Gornja Bistra

  Dal 26-10-2014 al 2-11-2014 siamo stati presso l'Ospedale Pediatrico di Gornja Bistra in Croazia, una realtà complicata e dura, ma al contempo stimolante, dolce e commovente, così lontana dalla nostra cultura e dal nostro modo di essere e pensare.
Oltre 100 pazienti sono ricoverati in questo Ospedale, che in realtà è un castello adibito a casa di cura per bambini ed adulti con importanti malformazioni fisiche e gravi disturbi psicologici, che spesso vivono tutta la loro esistenza in questa struttura.
Eravamo 11 fantastici Magicolieri, tutti specificamente formati per questa delicata Missione.
Il nostro compito è stato quello sia di coadiuvare il personale ausiliario durante i pasti e le varie mansioni di igiene personale, sia di stimolare, giocare e supportare a livello affettivo ed emotivo quanti più pazienti possibile.


È stata per tutti noi un'esperienza magica, bellissima,elettrizzante,
scioccante…un viaggio dai mille colori in cui non sono mai mancate risate e lacrime mescolate insieme..
Ciascun bambino ci ha regalato emozioni difficili da descrivere, che hanno contribuito a portare valore alla nostra vita quotidiana. Ogni singolo sorriso, carezza, abbraccio, parola e gesto, fatto e ricevuto, ci ha ampiamente ripagato di tutta la fatica e l'impegno profusi, arricchendo i nostri occhi e la nostra anima della vera essenza della vita.
Ringraziamo la Fondazione del Giardino delle Rose Blù che dal 2002 ha attivato un servizio di volontariato permanente presso l'Ospedale di Gornja e gli amici claun di VIP che ci hanno fatto conoscere questa realtà.
Infine come Direttivo dell'associazione dei Magicolieri il nostro più caro pensiero va sia a tutti i volontari che hanno donato il loro tempo ed il loro cuore per formarsi ed intraprendere questa indimenticabile avventura in terra croata, sia ai Magicolieri che in nostra assenza hanno svolto i consueti servizi presso la Pediatria del Versilia, l'Ospedale del Cuore a Massa e la casa residenziale per minori De Sortis a Viareggio.

Mirko

venerdì 8 novembre 2013

42 CENTESIMI

questo è il bottino che ho raccimolato qualche giorno fa e cha va a rimpinguare le casse dell'associazione..
42 centesimi non sono affatto male!!!  certo non è quella cifra che ti cambia la vita e che ti mette la voglia di scappare col malloppo in qualche posto esotico....però,se hai problemi di bilancio, ti fa fare un bel sospiro di sollievo
come magicolieri da 15 anni prestiamo servizio all'ospedale versilia, con una frequenza di 4 volte la settimana fino ad un paio di anni fa...negli ultimi due anni,in cui andiamo da volontari, abbiamo mantenuto una frequenza di 3 incontri settimanali..per tutta la durata dell'anno..mica male, no?
per dovere di cronaca, a partire dall'estate 2013, pare che ci dovrebbero dare un rimborso spese per benzina e materiale..
comunque sia, mai abbiamo chiesto soldi in reparto e mail lo faremo..MAI
capita però che alcune famiglie particolarmente felici e vogliose di contribuire concretamente alla permanenza ed allo sviluppo delle nostre attività, insistano per farci un'oblazione..
qualche giorno, entrando in una stanza degenza per il mio intervento, mi trovo dinanzi ad situazione classica: bambina di 4 anni diffidente che, scomparendo nel suo letto, voltava lo sguardo e piagnucolava...mamma eccessivamente entrante che appesantiva la già delicata situazione...
come da protocollo ho usato il personaggio mediatore permettendo alla bimba di familiarizzare con calma con me ed il pupazzo....ho assunto un atteggiamento calmo e contenitivo...ho cercato di controllare la confusione e l'irruenza della mamma che dopo poco ha smesso di parlare ed ha iniziato a partecipare veramente al gioco...
la bimba, da copione, ha smesso di lacrimare, ha iniziato ad osservare, a sorridere ed infine partecipare e ridere a crepapelle..
al termine dell'incontro tutti felici e contenti, vedo la mamma che raspa animatamente nella borsetta..
le dico chiaramente che non vogliamo soldi,  che lo facciamo per passione e perchè crediamo fortemente nell'utilità di quello che proponiamo..
lei insiste, affermando che vuole dare il suo  contributo...e mi mette, in modo poco elegante, qualcosa sopra il nostro carrellino magico....
va bè, penso io..la mia coscienza è a posto e lei è grande e vaccinata..
ringrazio un po' imbarazzato, saluto e vado a sistemare le cose e  a disinfettarmi..
mi ricordo del malloppo e  vado  a cercarlo sul carrellino...dinanzi a me compaiono due monete da 20 centesimi e 2 monete da 1 centesimo..
o questa? c'ho pensato un po' su e mi sono messo a ride...quindi la ringrazio di cuore
m e ikko    



mercoledì 25 settembre 2013

AL MIO GRANDE AMICO DAVIDE


La prima volta che mi ricordo di te risale a tanti tanti anni fa….quando sentivo delle strane urla provenire dalla tua stanza d'ospedale..il reparto era pieno come un uovo e ci dissero che era meglio non passare perché eri "molto disabile" e tanto non ci si poteva fare nulla….così, compiendo uno tra i miei più grandi sbagli da Magicoliere, non passammo..e lo stesso il giorno successivo….
Poi la mamma di Davide venne da me e, con la risolutezza di una mamma splendida quale è, mi chiese con stupore: "perché non passate?"
Io imbarazzato mi scusai, vergognandomi come un ladro…
Così vidi Davide dinanzi e me ne innamorai…urlava perché così lui parlava..si dimenava su quel letto che l'ha sempre tenuto prigioniero e mi guardava con quella faccia buffa e con quegli occhi carichi di entusiasmo..
Quelle urla e quegli occhi erano inni alla gioia, un trionfo di colori e di magia….
Il letto faticava a contenerti e pareva si alzasse da terra tanto lo scuotevi..e ancora la tua testa che si muoveva come un metronomo impazzito quando la musica riempiva il nostro giocare insieme…
Davide è stato, e sarà, musica… la più bella musica del mondo…
Da quel giorno ho giocato con te centinaia, migliaia di volte, ciascuna emozionante e sconvolgente..mi hai insegnato a godere di ciò che facevo, a lasciarmi andare, ad osare sempre più…
Mi hai aiutato a crescere come professionista e come persona, divenendo un punto di riferimento insostituibile della mia esistenza
Nel dolore hai trovato la forza ed il coraggio di urlare la potenza della tua vita, senza mai farmi pesare la tua situazione.
Te che portavi dentro tanto amore e tanta luce
La tua spontaneità allo stato puro era per me contagiosa e con il tempo sei diventato il mio "incontro speciale"..la stanza del reparto che facevo non perché io venivo a far star bene te..ma venivo per star bene io..
Il corpo, negli anni, ti abbandonava sempre più…ma la tua voglia di vivere ed esserci trionfava sempre…
Godevi di poco, di tutte le piccole cose che in molti danno per scontate… e lo facevi con tutto te stesso…. e questo è stato un insegnamento enorme..
Con gli anni bastava ormai guardarsi negli occhi per ridere insieme, perché si era creata una complicità fortissima..
Mi mancherai tanto ..a tutti i Magicolieri mancherai tanto, tantissimo..
Davide, nonostante tutte le difficoltà che avesse, non era solamente vivo, era l'essenza della vita

Ciò a cui io voglio aspirare

sabato 22 giugno 2013

IL MOSTRO

il gruppo è tremendo, senza discussioni...ti fagocita e stritola con pochissima fatica e peggio si alimenta delle tue frustrazioni e delle tue debolezze...se da adulti è possibile andare contro corrente e resistere senza troppi sussulti, da ragazzi è quasi impossibile...prima si scova una tua mancanza, poi la si acuisce ed infine ti si sbrana....così un ragazzo può trovarsi improvvisamente isolato, vittima di giudizi, risatine, discriminazioni e diventa colpevole di tutto....quando arriva o lo si prende in giro o si sbuffa...un ragazzo, implume alle asprezze della vita, non sa come reagire e fa finta di niente o sfoggia sorrisi di circostanza...e dentro si spegne lentamente ed inesorabilmente..ed il gruppo fa lo gnorri e non si accorge realmente del dolore che reca....questo è bullismo, parola inflazionata e spesso usata a sproposito...così la vittima smette di sognare, sorridere, combattere...perchè pian pianino si trova solo..o al massimo con accanto altre persone che non sono col gruppo ma non prendono posizione...quando stai dentro il gruppo cavalchi l'onda.....quando il gruppo ti prende di mira è notte fonda....
cosa fare in questi casi? date ossigeno alla cosa, parlatene a più persone possibile...amici ed adulti di riferimento che conoscano voi ed il gruppo e prendano posizione in merito....evitate di stare soli, incazzati, affranti
spesso basta un click e le cose cambiano, davvero...
altra caratteristica frequente è quella di vessare persone fragili e sensibili...che danno più soddisfazione e non sono pericolose.....

scrivo questo messaggio perché spero che sia di aiuto a qualcuno che ora si trova nella situazione in cui mi sono trovato io 3 anni fa. so benissimo cosa significa essere vittima di bullismo. diventare un oggetto prima e un peso per tutto e tutti compreso se stessi poi. in seconda superiore avevo un bel rapporto con la mia classe, poi ho dovuto cambiare classe perché avevo scelto un indirizzo diverso, e purtroppo sono finito in una classe spaventosa. è incredibile cosa possano fare solo 3 persone con il loro cinismo. ero un ragazzo veramente normale, come tutti, e in poco più di un mese loro 3, aiutati dall'indifferenza del resto della classe, sono riusciti a spegnere la mia voglia di vivere. gia a ottobre non sorridevo più, piangevo quasi ogni notte fino ad addormentarmi, poi, a novembre già mi facevo fastidio, quando camminavo per andare a scuola passavo lontano da vetrine o auto parcheggiate perché non volevo specchiarmi, cercavo di nascondermi da tutte le persone che vedevo per strada perché mi vergognavo di me stesso. ogni mattina, davanti alla scuola speravo che quel giorno sarebbe stato il giorno che tutto sarebbe cambiato, e ogni giorno ,quando entravo, il solito compagno cretino che gridava "gatto!" (il mio cognome ndr), e ogni giorno scoprivo che non era quello quel giorno, e ogni volta speravo che avrebbe potuto esserlo il giorno dopo. per mesi non ho più ricevuto un grazie, non ho sentito dire un "ben fatto". niente andava bene in me, il mio modo di vestire, di camminare, la mia faccia, i miei capelli, la mia voce, il mio modo di pensare o di vedere le cose, persino il mio modo di respirare! Ogni cosa che facevo speravo che qualcuno mi avrebbe detto che andava bene, e invece, ogni volta mi sentivo deridere da tutti, eppure io ci provavo ogni volta pur avendo la certezza che sarebbe finita sempre come finiva sempre. E i professori? Ah no, non era compito loro quello, erano affari interni della classe. Il prof di economia che mi chiamava ogni lezione tra le 15 e le 30 volte solo per prendermi in giro, quello di francese che richiamava me quando gli altri parlavano, quello di matematica che si univa alla classe nel deridermi, la lettrice di inglese che inventava ogni giorno ogni sorta di barzellette o scherzi su di me, e così via. Tanto, a chi importava della mia sensibilità? Ho tentato il suicidio, 4 volte, ogni volta mi sono fermato un istante prima di farlo. Lo volevo fare per disperazione, certo. Ma non solo. Lo volevo fare anche per vendetta, perché avessi potuto restare sulle loro coscienze, perché si sentissero degli assassini, per vendicarmi di quello che mi facevano. Ma poi, ogni volta, pensavo a mia nonna, o alla mia cuginetta di 6 anni che stravedeva per me, e alle altre persone per le quali valesse ancora un po' la pena vivere. Mi attaccavo anche alle cose più frivole pur di restare in vita, ad una canzone, ad un libro che mi piacesse particolarmente, ad una foto. Sono stati i nove mesi più terribili, spaventosi, orrendi della mia vita. Il senso di disperazione, l'apatia verso qualsiasi cosa mi venisse detta o fatta. Ma quello che mi ha colpito di più è un'altra cosa. Quello che più mi ha colpito però è quello che sto per scrivere. Durante quell'estate ho ritrovato un mio amico che da tempo non sentivo più. Senza neanche il bisogno di palargliene sembra che abbia capito subito quello che avevo passato e mi ha aiutato. Finita l'estate sono ritornato in quella classe ma questa volta ero più forte di prima, più forte di loro, avevo passato 3 mesi a pensare a come reagire alle loro stupide angherie. Quando sono tornato mi trattavano allo stesso modo di come facevano prima, ma questa volta si trovavano davanti una persona che non aveva paura di dire quello che pensava né a loro né ai professori che mi avevano trattato male usando anche parole pesanti. È veramente strano, ma dopo appena 2 settimane, forse meno, erano quelle stesse 21 persone che mi avevano ucciso moralmente che ora quando entravo in classe mi salutavano, mi chiedevano il scusa se x sbaglio mentre camminavano mi toccavano, quelle stesse persone parlavano tranquillamente con me come se nulla fosse successo o mi invitavano alle loro feste di compleanno.Mi sono veramente reso conto di quanto stupidi siano certe persone. Inutile dire che per i restanti 2 anni non ho mai voluto scambiare una parola con la maggior parte di loro; certe ferite sono troppo grandi e dolorose per poter passarci sopra. Oggi, finita la scuola, sto molto meglio, durante tutta la quarta e la quinta non ho fatto altro che sentirmi male, mi veniva la nausea, ogni volta che li vedevo. Oggi sento di essere superiore di loro, sento di sapere meglio di loro cosa voglio dalla vita. Oggi io sono un ragazzo con sei sogni e delle aspirazioni. Loro, i miei aguzzini sono svogliati, stupidi, vivono una vita che non sembra essere la loro.A tutti quelli che vivono tuttora un'esperienza drammatica come quella del bullismo vorrei dire di non mollare, che tirare fuori le unghie è molto più facile di quanto si pensi, che quel periodo passerà e che è proprio questa esperienza che vi renderà più forti e più maturi degli altri. Oggi vivo una vita che, obiettivamente, non è normale, perché non sono come la maggior parte dei miei coetanei; ma non mi sento triste per questo. Sento, infatti che io non sono "normale" perché sono migliore, più forte de altri. Vorrei dire ancora di far tesoro di questa esperienza, di non dimenticarvi del dolore che provate ora, perché vi sarà molto utile quando ne sarete usciti.
Grazie a tutti
Andrea 

lunedì 3 giugno 2013

LA GRANDE LOTTERIA DEI MAGICOLIERI 2013


Namastè amici dei Magicolieri,
anche se un po' in ritardo eccovi i nominativi dei fortunati vincitori:
1° premio Infermiera Enza ped Versilia 
2° premio Giampierre 
3° premio Rosanna Massa
4° premio Swarup 
5° premio Emma Casini 
6° premio Damiano 

grazie di cuore per la partecipazione!!!!!
mirko