nei casi più difficili, a contatto con la sofferenza, non è facile restare nella relazione...ogni momento c'è corrente e le onde ti possono trascinare via...ascoltare, osservare, modulare e rischiare....se la tecnica è diventata un automatismo, la mia attenzione può dirigersi sulla persona e sul mantenere un contatto con lei....e questo è ganzo perchè è come se vedessi il mio corpo che parla e si muove in automatico e le mie mani che vanno da sole...come se fossero caricate con la manovella...questo mi permette di essere sereno perchè so cosa fare e so farlo bene e il mio interesse va sul come farlo....guardo il bambino e mi accorgo se la cosa funziona o c'è da cambiare qcs in itinere...il ganzo, e il difficile, è riproporre ogni esperienza come se fosse la prima volta che si fa, con lo stesso entusiasmo e partecipazione..ridere le stesse cose come se fossero estemporanee e non conosciute a memoria...così facendo si può improvvisare e sparigliare le carte del mazzo per dare nuovo ordine alle cose...la sicurezza in ciò che propongo mi aiuta a non andare nel panico nelle situazioni più difficili e a trasmettere leggerezza e meraviglia...così può realizzarsi la magia che il bambino venga catturato dalla mia figura, tanto da pensare più ad essa che alla sua situazione contingente di malato...essere e restare sopra il disagio, per rispettarlo ma vederlo dall'alto e per riuscirlo a controllare, è una qualità imprescindibile per chi lavora in ambito sanitario...permette di saper cogliere e leggere sfumature che agli occhi di alcuni sono inezie mentre invece sono indispensabili...
se dei parenti darebbero l'anima per far star meglio il loro bambino, ma sono nella situazione di non poter fare nulla, un professionista della salute, un medico in primis, può andare incontro ai loro bisogni..........e curare non solo il bimbo ma anche la famiglia.........magari con piccoli gesti che facciano sentire loro partecipi e importanti, anche se in realtà inutili ai fini della terapia...
così facendo si può dare una mano a riempire un po' un grosso vuoto che le persone si portano dentro...
per un po' vado in vacanza...ci sentiamo quando torno...
m. brum brum
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